Prendersi una pausa

perché fermarsi non è mai tempo perso

Ci siamo passate tutte. La sensazione costante di correre, di non avere mai abbastanza tempo, di rincorrere scadenze, impegni, responsabilità… e, soprattutto, la convinzione che fermarsi significhi essere pigre, egoiste o “meno utili”.

E invece no. Fermarsi non è solo necessario: è essenziale.

Il mito della produttività infinita

Viviamo in una cultura che misura il valore in base al fare. Più fai, più vali. Più sei veloce, più sei capace. Più completa la tua lista di cose da fare, più “brava” sei. Ma questa convinzione, per quanto diffusa, è un’illusione.

Quando corri sempre, il cervello non ha il tempo di elaborare, le emozioni si accumulano, il corpo si stanca e la mente diventa meno lucida. Non solo: la qualità di ciò che fai cala, perché la fretta sostituisce la concentrazione, e l’ansia sostituisce la creatività.

E allora cosa significa davvero “non avere tempo”? Significa vivere in uno stato di rincorsa continua, dove anche quando completi una lista di cose da fare, senti di non aver fatto abbastanza. È una trappola, e spesso le donne che hanno mille ruoli e desiderano gestire tutto ci cadono dentro con facilità.

Perché le pause funzionano

Fermarsi non è un lusso. È un modo per ricaricare la mente e il corpo, migliorare la concentrazione, ridurre lo stress e aumentare l’efficienza. Uno studio italiano evidenzia che, per una produttività ottimale, occorrono pause regolari: circa il 20‑25 % della giornata lavorativa dedicato a interruzioni (anche brevi) migliorerebbe energia e rendimento. infederazione.it+1

Ma non si tratta solo di produttività. Fermarsi aiuta a mantenere il senso di sé. Quando non smetti mai di fare, rischi di perdere il contatto con ciò che ti rende davvero felice, con i tuoi bisogni e desideri. Le pause diventano, quindi, un gesto di cura verso te stessa, non un peccato da rimproverarsi.

Come creare pause efficaci nella vita di tutti i giorni

Ecco il punto: fermarsi non significa stare sdraiata sul divano senza far nulla (anche se, a volte, un po’ di divano ci sta tutto!). Significa ritagliarsi spazi consapevoli per respirare, osservare, riflettere o semplicemente godersi un piccolo piacere.

Ecco alcuni esempi pratici, che puoi inserire nella tua routine senza sconvolgere l’agenda:

  • La pausa pranzo consapevole
    Anziché mangiare al volo davanti al computer, prova a sederti, respirare, assaporare il cibo. Anche solo 15 minuti possono cambiare l’energia con cui affronti il pomeriggio.
    (Io, ad esempio, porto sempre il Kindle nella borsa: leggere qualche pagina di un romanzo mi aiuta a staccare la mente dai pensieri lavorativi.)

  • Micro‑pause durante il lavoro
    Ogni ora, anche solo 3‑5 minuti per alzarsi, stirare le gambe, bere un bicchiere d’acqua o guardare fuori dalla finestra. Non è tempo perso, è tempo investito per ritrovare concentrazione ed equilibrio.

  • Piccoli gesti di piacere
    Una passeggiata veloce, una sosta in pasticceria o un caffè condiviso con le colleghe: sembrano dettagli, ma servono a ricordarti che la vita non è solo da fare. Sono momenti che nutrono la mente e lo spirito.

Superare la colpa del fermarsi

Molte donne sentono che prendersi una pausa sia un atto egoista. Io lo sento ancora a volte, soprattutto quando la stanchezza si accumula o quando ci sono mille cose da fare. Ma la verità è che prendersi tempo per sé non diminuisce il valore del tuo lavoro o il senso di responsabilità. Anzi: ti rende più lucida, più energica e più presente.

Un piccolo trucco pratico è spostare alcune attività dalla lista delle “necessarie” a quelle “opzionali”, così da creare un margine di respiro senza sentirti in colpa. (Lo sto facendo anche io questa settimana: l’agenda era fitta di impegni e attività “bonus” e… ho ridotto le seconde. Sensazione di leggerezza immediata, ritmo migliore.)

Pause e organizzazione: un duo vincente

Creare spazi di pausa non significa rinunciare all’organizzazione. Anzi: pianificare pause e momenti di respiro dentro l’agenda è un metodo potente per gestire meglio il tempo e l’energia.

Se vuoi approfondire come conciliare organizzazione e benessere al femminile, puoi leggere il mio articolo precedente. Lì trovi strategie concrete per strutturare la giornata senza sacrificare il tuo spazio personale.

Inizia con piccoli passi

Non serve rivoluzionare tutta la tua agenda in un colpo. Inizia con micro‑pause, momenti di respiro, gesti quotidiani che ti ricordano di esistere oltre il fare. Può essere una passeggiata di 10 minuti, qualche pagina di un libro, una tazza di tè senza distrazioni.

Il punto è: concedersi tempo non è mai tempo perso. È un investimento su te stessa, sulla tua energia, sulla tua serenità. E, alla lunga, anche sulla qualità del tuo lavoro e delle tue relazioni.


Se vivi in uno stato di rincorsa continua, prova a sperimentare: ritagliati uno spazio ogni giorno, anche breve, solo per te. Noterai la differenza nella calma, nella chiarezza mentale e nella capacità di gestire tutto ciò che ti circonda.

Il tempo, se impariamo a trattarlo come una risorsa e non come una trappola, può davvero diventare nostro alleato.

E tu, quando ti sei fermata l’ultima volta per respirare davvero?

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