Spoiler: il senso di colpa in vacanza è un sabotatore travestito da senso del dovere
Qualche anno fa, quando i miei figli erano ancora piccoli, andare in vacanza era... faticosissimo.
Sì, hai letto bene: faticosissimo.
Prima di partire sentivo il dovere (auto-imposto, ovviamente) di pulire casa da cima a fondo, lavare e stirare tutto il pregresso, preparare liste su liste per non dimenticare nulla, gestire logistica, zaini, incastri familiari, e pure il beauty-case ottimizzato.
Partivo già svuotata e nervosa, con l’umore di un modem che cerca segnale nel nulla. E mi servivano almeno due-tre giorni per riuscire davvero a rilassarmi.
E se invece avessi fatto il minimo indispensabile?
Spoiler numero due: il mondo non sarebbe crollato.
E magari io sarei riuscita a sentire la brezza prima del quarto giorno.
Per questo oggi voglio condividere con te, da donna a donna, 5 cose che puoi tranquillamente concederti in vacanza.
Senza sensi di colpa. Anzi: con piena legittimità.
1. Puoi annoiarti (e non succede nulla di grave)
Lo so: la tua mente corre sempre, e ancor di più se sei multipotenziale. Ma la noia non è tempo sprecato.
È tempo fertile.
Uno spazio vuoto in cui far emergere nuove idee, intuizioni, bisogni profondi.
Secondo RIZA Psicosomatica, la noia stimola l’immaginazione e aiuta il cervello a “ricablarsi” in modo più creativo.
Quindi sì: anche la noia è uno strumento di rigenerazione.
Dagli spazio.
2. Puoi non finire tutti i libri salvati durante l’anno
E nemmeno iniziarli, se è per questo.
Ti confesso una cosa: a volte porto in vacanza tre romanzi e un saggio… e poi finisco con il leggere il menu del bar o a sfogliare una rivista scadente.
Non c’è un premio se finisci tutti i libri della tua wishlist.
E no, non sei meno interessante se lasci la pila dei “libri estivi” intonsa.
Ne ho parlato anche in questo articolo sul mio blog: L'arte di lasciar andare
3. Puoi mollare (temporaneamente) la gestione del tempo
Sì, te lo dico proprio io che ho fatto dell'organizzazione il mio lavoro e il mio lifestyle!
Ma anche noi ingegneri della pianificazione quotidiana abbiamo bisogno di sospendere il cronoprogramma ogni tanto.
Lascia perdere il planning perfetto. Segui l’istinto, ascolta il corpo.
Io ci sto provando, e i primi giorni mi sento persa. Poi però... respiro meglio.
Un’amica mi ha suggerito questo articolo:
Slow Life: la filosofia della lentezza
(Confessione: non l’ho ancora letto, ma mi hanno detto che è illuminante. Quindi... me lo concedo lentamente.)
4. Puoi smettere di ottimizzare tutto (anche le ferie)
La vacanza non è un progetto da consegnare.
Non serve trasformare ogni momento in qualcosa di utile, sensato, produttivo o “instagrammabile”.
Non sei obbligata a:
Visitare tutto ciò che vale la pena
Vivere esperienze sempre diverse
Riprendere quel corso lasciato a metà
Anche non decidere è una scelta. E vale tanto quanto le altre.
5. Puoi voler solo staccare. Punto.
E se il tuo unico obiettivo fosse svegliarti tardi, farti un bagno, guardare il cielo e vedere il segno del costume quando ti guardi allo specchio…
Va benissimo così.
Ricaricarsi non è un premio che ci si merita solo dopo aver fatto tutto il resto.
È una necessità.
Rispettarla è un atto di amore verso te stessa.
In conclusione: non stai perdendo tempo. Ti stai ritrovando.
Se senti il bisogno di non fare nulla di utile per qualche giorno, accoglilo.
Non sei meno attiva, meno ambiziosa, meno “sul pezzo”.
Sei solo una donna che si sta ascoltando. E questo è già moltissimo.
Vuoi ripensare il tuo tempo con più leggerezza al tuo rientro?
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👉 Chi ha tempo non perda tempo
Una mini guida per iniziare a gestire tempo ed energie senza sensi di colpa.
E ora raccontami nei commenti:
Qual è il tuo vero obiettivo per queste vacanze?
(Quello inconfessabile… che magari include il gelato alle 10 del mattino!)
Raffaella