Ho capito di non essere sbagliata

(ero solo multipotenziale)

Non c’è niente da aggiustare. E ora ti racconto perché.

Per anni ho convissuto con una sensazione fastidiosa e familiare: quella di sentirmi "troppo" o "troppo poco". Troppo curiosa, troppo dispersiva, troppo veloce… oppure troppo poco focalizzata, troppo poco coerente, troppo poco specializzata. Un giorno mi sembrava di avere mille talenti, il giorno dopo nessuno.

Poi un post su Instagram mi ha fatto scoprire un mondo nuovo: quello della multipotenzialità.


Cosa significa essere multipotenziale (e perché non sei sbagliata)

Essere multipotenziale vuol dire avere interessi molteplici, talenti diversi e una naturale tendenza a esplorare più strade invece di sceglierne una sola. Non è confusione: è ricchezza.

Per approfondire, ti consiglio di partire da questo sito italiano che raccoglie risorse interessanti: Multipotenziali.it.

La svolta per me è arrivata quando ho scoperto il TED Talk di Emily Wapnick (santo YouTube con i sottotitoli!) e poi ho letto il suo libro “Diventa chi sei”. Lì dentro c’era la mia storia — e forse anche la tua.


I segnali della multipotenzialità: li riconosci?

Tra i segnali più comuni della multipotenzialità ci sono:

  • l'entusiasmo per ogni nuova idea o progetto

  • il bisogno continuo di imparare

  • la difficoltà a scegliere “una cosa sola”

  • la tendenza ad annoiarsi quando una cosa diventa troppo ripetitiva

Nel mio caso, la sensazione era come vivere un tiro alla fune continuo: da un lato il desiderio di semplificare e focalizzarmi, dall’altro l’entusiasmo che mi travolgeva appena scoprivo qualcosa di nuovo.

E tra i due lati, spesso, c’ero io — tirata qua e là come la corda di un tiro alla fune, con quella sensazione addosso che prima o poi qualcosa (o qualcuno) avrebbe ceduto. Magari io.

Mi ripetevo: “Devo imparare a stare dentro i confini”. Ma intanto continuavo ad aprire porticine, immaginare, sognare. E ovviamente anche incasinarmi. Perché diciamolo: la multipotenzialità non è una passeggiata. È un modo intenso di vivere. E senza le chiavi giuste può sembrare un difetto.

Ne ho parlato anche in questo articolo sul blog: 5 cose che puoi concederti in vacanza senza sensi di colpa.


Il cambio di prospettiva che mi ha fatto bene

Da quel giorno, non ho smesso di essere multipotenziale (spoiler: non si smette mai!). Ma ho iniziato a guardarmi in modo diverso. A darmi il permesso di essere quella che sono, con i miei slanci e le mie mille curiosità.

Ho iniziato a chiedermi:

Come posso valorizzare il mio modo di essere, anziché combatterlo?

E da lì è iniziato anche il mio lavoro con altre donne multipotenziali — donne che, come me, vogliono smettere di sentirsi “troppo” o “non abbastanza” e imparare a gestire tempo ed energie in modo più sostenibile.


Vuoi approfondire?

Se ti riconosci in queste parole, sappi che non sei sola. Anzi, sei in ottima compagnia.

Puoi trovarmi anche su Instagram: @raffaelladellea — lì continuo a condividere spunti, storie vere e risorse per donne multipotenziali come te.

Perché no, non sei sbagliata. Sei semplicemente multipotenziale.


Raffaella

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