Oggi voglio parlarti di talenti nascosti: quelli delicati, spesso trascurati, che aspettano solo di essere ascoltati.
Per anni ho pensato che talento volesse dire eccellere.
Io, invece, mi sono sempre sentita un po’ dispersa. Curiosa, affascinata da mille cose, ma incapace di fermarmi su una sola.
Un giorno scrivevo un pezzo, il giorno dopo mi addentravo in psicologia, poi volevo imparare una lingua nuova o studiare un tema tecnico.
E ogni volta la vocina interiore faceva il suo ingresso:
“Ma ti sembra il momento? Cambia meno. Concentrati.”
Sai, siamo cresciute con quel senso di dovere cucito addosso.
Siamo state figlie del dovere, e quel dovere ci ha insegnato che la curiosità è distrazione, che cambiare è rischioso, che desiderare troppo è un lusso che non possiamo permetterci.
E così abbiamo relegato le nostre passioni nell’ombra.
Ma ho imparato, e mi ci è voluto molto tempo, che proprio quella curiosità è la linfa dei nostri talenti.
Che non è un difetto, ma un dono.
Che non è disordine, ma apertura.
Questo ottobre ho letto un libro che ha risuonato dentro:
📘 “Generalisti” di David Epstein — sottotitolo: Perché una conoscenza allargata, flessibile e trasversale è la chiave per il futuro.
Epstein mostra come tante persone di successo non siano specialiste in un solo campo, ma esploratrici che intrecciano esperienze, passioni e competenze diverse, e creano connessioni uniche.
Ho trovato uno strano parallelismo con ciò che sostiene lo scrittore e docente Alessandro D’Avenia: egli parla del talento come vocazione, come ciò che custodiamo e coltiviamo, non solo come prestazione o visibilità. Alzogli Occhi Verso Il Cielo+2Cam.TV+2
«Il talento non è solo ciò che fai bene, ma ciò che sei chiamata a fare», scrive, un’idea che risuona profondamente con le nostre vite dopo i 40.
Perché proprio dopo i 40?
Spesso, quando superiamo i 40 anni, ci guardiamo allo specchio e pensiamo: “È troppo tardi”.
Ma è proprio a questo punto che molte di noi si trovano con un patrimonio unico:
Esperienze di vita consolidate.
Competenze professionali accumulate.
Capacità relazionali maturate.
Una volontà più consapevole di dare significato alla propria vita.
Eppure, quel messaggio interiore del “non sono abbastanza” o “non ho tempo” ci blocca ancora.
Ma gli studi internazionali confermano che molte donne trovano la loro vera realizzazione in età matura: ad esempio, un articolo della rivista Glamour evidenzia che diverse donne hanno conosciuto il successo o una svolta significativa dopo i 40 anni. Glamour
Anche in Italia, riflessioni come quelle di D’Avenia ci ricordano che la vocazione è scoperta, non imposizione. Orizzonte Scuola Notizie+1
Quali talenti stiamo ignorando?
I talenti che più spesso ignoriamo sono:
La curiosità instancabile che ci porta a esplorare campi diversi.
L’empatia e il legame che sappiamo costruire con gli altri grazie alle nostre esperienze.
La capacità di reinventarci, anche quando “tutto dovrebb’essere già definito”.
La saggezza di saper connettere ambiti diversi (es. corsi, passioni, hobby, lavoro) per creare qualcosa di unico.
Molte di noi abbassano il volume di queste qualità perché pensano che “non contino”
E invece, come scrive D’Avenia, il talento è «ciò che riceviamo ogni giorno e decidiamo di moltiplicare».
Come puoi iniziare oggi
Ecco tre semplici passi che possiamo fare insieme:
Riconosci quello che già fai
Prendi carta e penna, scrivi tre cose che fai bene (qualunque cosa: ascoltare, imparare, creare, ideare). Queste sono tracce del tuo talento.Dai valore alle tue “diverse” passioni
Se hai sempre avuto mille interessi e senti che “non scegli” mai uno solo, sappilo: quel pluralismo può essere il tuo punto di forza.
Vuoi approfondire? Dai un’occhiata a questo mio articolo 👉 Donne multipotenziali: come trasformare la curiosità in un punto di forzaFai un piccolo esperimento
Scegli una di quelle passioni o competenze dimenticate e dedicaci 30 minuti questa settimana. Senza giudizio, solo per il piacere di riscoprirla. Vedi come ti fa sentire.
Un invito alla gentilezza verso te stessa
Non è mai troppo tardi. Anche dopo i 40 anni, anche con il peso di dover essere “responsabili”, possiamo dare spazio alle nostre potenzialità. Possiamo riconoscere le nostre sfumature, dare dignità alle nostre passioni e integrare i nostri punti di forza nella quotidianità, senza sentirci inadeguate.
Ricorda: non stai “recuperando il tempo perso”, stai creando tempo per ciò che conta.
Con fiducia e calore,
Raffaella 🌿
Percorsi per donne che vogliono ritrovare spazio, energia e fiducia nelle proprie sfumature.