Molte donne over 40 come me: professioniste, madri, volontarie, appassionate, vivono con la sensazione di correre senza mai arrivare. L’agenda è piena, le responsabilità sono molte, i “devo” costanti. Eppure manca qualcosa, quel senso di leggerezza, la capacità di respirare davvero, il sentirsi protagoniste, la cura di sé stesse.
Questo articolo è per te che senti che qualcosa dentro sta cambiando, che vuoi un equilibrio più umano, e che vuoi riconnetterti con te stessa, gestire il tempo in modo più gentile e vivere relazioni più autentiche. Partiamo da un concetto semplice: concedersi tempo per sé non è un lusso, è una necessità.
Il mito della produttività continua
Viviamo in una cultura che celebra l’azione incessante, la disponibilità totale e l’efficienza come metro di valore. Eppure, quando la mente e il corpo sono costantemente in modalità “azione”, la stanchezza non viene tanto dal fare troppo, quanto dal non riuscire a fermarsi. Una ricerca descrive questo stato come caratteristico del “Pattern A”, un profilo di comportamento che associa urgenza, fretta e competizione a un maggiore rischio di burnout e problemi cardiovascolari (alleyoop.ilsole24ore.com).
Gli strumenti ci aiutano: app, calendari condivisi e liste colorate possono migliorare l’efficienza. Ma se poi quel tempo creato serve solo a inserire nuovi impegni, senza lasciare spazio per noi, rischiamo di peggiorare la situazione. Creare tempo è importante, ma solo se nel tempo creato inseriamo noi stesse, i nostri bisogni e i nostri spazi di ricarica.
Il valore psicologico di concedersi una pausa
Pausa non significa pigrizia
Quando ci fermiamo siamo vittime del "senso di colpa", perché siamo abituate a pensare che “tempo uguale produttività”. Ma la realtà è che anche pochi minuti di pausa aiutano a ridurre la fatica cognitiva, stabilizzare i livelli di stress e favorire la creatività (stateofmind.it).
Il cervello ha bisogno di riposo
Il nostro cervello consuma molta energia anche quando sembra “inattivo”. Concedersi pause reali permette di respirare, ridurre la confusione mentale e tornare più lucide. Anche brevi distacchi dal digitale, secondo National Geographic, migliorano lo stato mentale e riducono la sensazione di essere sopraffatte (nationalgeographic.it).
Recupero ed equilibrio emotivo
Quando ci prendiamo del tempo, diventiamo più consapevoli dei nostri bisogni, riattiviamo la creatività e miglioriamo la qualità delle relazioni (psicologinews.it). Non siamo più “sempre in funzione”, ma possiamo entrare in una modalità più autentica e presente, sia per noi stesse sia per gli altri.
Azione quotidiana
Riconnettersi con sé stessa
Appena sveglia, concediti cinque minuti in silenzio, senza telefono, solo tu e il caffè o il respiro.
Riscopri un hobby accantonato: scrittura, yoga, giardinaggio, arte; ciò che ti fa sorridere davvero.
Impara a dire “oggi no” senza spiegazioni, sia agli impegni lavorativi sia a quelli legati alla casa o alla famiglia. Questi gesti ricostruiscono l’identità al di là del ruolo e mostrano che sei più di ciò che fai.
Gestire il tempo in modo umano e flessibile
Programma pause reali: dopo 60‑90 minuti di lavoro, impegni domestici o attività con i figli, concediti 5‑10 minuti di distacco consapevole.
Lascia spazi vuoti nell’agenda, perché non tutto deve essere pieno per essere “utile”.
Chiudi computer, telefono o lista di cose da fare, concedendoti un gesto simbolico: spegni, respira, fai altro. Queste pratiche permettono al tempo di dilatarsi e alla mente di tornare lucida.
Coltivare relazioni più equilibrate
Sperimenta il “no” responsabile: scegli te stessa e poi scegli gli altri con presenza, non per obbligo.
Concediti momenti di solitudine per ricaricarti: comprendere che sostenere sempre tutti non significa essere forte.
Chiedi aiuto quando serve: delegare non è debolezza, è scelta. Quando sei allineata con te stessa, le relazioni diventano più autentiche e la tua energia è più disponibile.
Decidere di fermarsi non significa perdere tempo, ma regalarlo a te stessa. Nel mio articolo precedente Prendersi una pausa trovi spunti pratici e riflessioni per costruire piccoli spazi nella tua settimana, anche in mezzo agli impegni familiari, professionali e personali. Qui puoi iniziare a vedere come le donne molto impegnate possono vivere con più leggerezza, equilibrio e presenza, senza rinunciare ai mille ruoli, ma scegliendo consapevolmente cosa mettere al primo posto: te stessa.
Concedersi tempo per sé non è egoismo, né perdita di produttività. È atto di cura, responsabilità verso te stessa, e la base per vivere ogni ruolo: professionale, familiare e personale, con più presenza e scopo. Quando smetti di rincorrere il tempo e inizi a crearlo, cambia la qualità della tua vita: più respiro, più chiarezza, più energia.
Come dico spesso, non serve cambiare tutto per ritrovarti, ti basta ricominciare da te.
Se senti che è arrivato il momento di concederti quel piccolo spazio per te, ti invito a:
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