Come costruire una routine flessibile (anche e soprattutto in vacanza)
Parola d’ordine: flessibilità.
Anche tu, quando senti parlare di routine, provi un irresistibile desiderio di scappare? Ti capisco. La sola parola ti fa pensare a noia, gabbie, giorni tutti uguali? Tranquilla, sei in buona compagnia.
Ma lascia che ti sveli un segreto: proprio perché abbiamo vite piene, cervelli che girano veloci e interessi che si moltiplicano come i carrelli di Amazon... una routine flessibile può diventare la nostra migliore alleata. Anche — e forse soprattutto — in vacanza.
Cos’è una routine flessibile (e perché fa bene anche in vacanza)
1. La routine flessibile non è una gabbia, è un’amica gentile
Se sei multipotenziale, è probabile che la parola “routine” ti faccia venire un leggero prurito. Troppo rigida, troppo noiosa, troppo prevedibile.
Eppure, proprio perché hai cervello curioso e tante cose in ballo, ti serve una struttura che ti contenga — senza costringerti.
Una routine flessibile è quella che tiene conto dei tuoi ritmi, dei tuoi bisogni e delle tue energie, e ti aiuta a non perdere di vista te stessa mentre il mondo intorno gira a mille. In vacanza inclusa.
2. Routine flessibile VS routine rigida
La routine rigida ti dice cosa fare ogni minuto del giorno.
La routine flessibile, invece, ti accompagna. È fatta di rituali leggeri, punti fermi morbidi, che puoi mantenere anche quando cambia il contesto.
Esempi?
10 minuti al giorno per te, senza telefono.
Una passeggiata ogni mattina.
Scrivere due righe su un taccuino (che non è un’agenda, ma un contenitore di pensieri sparsi).
Tre passi per costruire la tua routine flessibile (in vacanza o ovunque)
1. Ascolta ciò che ti serve adesso
Hai bisogno di riposare? Di stimoli? Di silenzio?
Parti da lì. Non da quello che dovresti fare, ma da quello che ti fa stare bene davvero.
2. Scegli il minimo indispensabile
Fissati due o tre micro-rituali che ti fanno sentire centrata.
Niente liste infinite o obiettivi irrealistici. Pensa a cose piccole ma potenti: leggere 10 pagine, camminare 15 minuti, prepararti una colazione con calma.
3. Lascia spazio all’imprevisto
Sì, anche in vacanza. Una routine che non contempla la vita reale... non funziona.
Prevedere margini di libertà non è disorganizzazione, è intelligenza gentile.
La mia esperienza personale (spoiler: mi porto sempre un quaderno)
Ogni estate, nella mia borsa del mare ci finiscono sempre tre cose:
🖊️ un quaderno
🖊️ due penne
🖊️ una mini lista di gesti che mi fanno bene
Non li faccio tutti, tutti i giorni. Ma sapere che ci sono mi calma. Sono il mio punto d’appoggio, il mio "centro mobile", anche quando tutto intorno rallenta o si mescola.
Perché avere una routine in vacanza è più utile di quanto pensi
In vacanza spesso le giornate diventano caotiche o vuote. Si passa dal "corro sempre" al "non so da dove iniziare".
Una routine flessibile ti aiuta a evitare lo sfasamento da rientro, a ritrovarti ogni giorno e a non sentirti smarrita mentre cerchi di goderti il meritato riposo.
In pratica?
🌀 Una routine flessibile non ti limita. Ti orienta.
🎯 Ti aiuta a vivere con intenzione, senza forzature.
💡 E sì, puoi costruirla anche ad agosto, con il costume addosso e il mojito in mano.
Ti lascio qualche spunto utile:
Il mio articolo: “Multipotenziale, stanca e in vacanza: 5 cose che puoi concederti senza sensi di colpa”
“Il potere delle abitudini gentili” – articolo di La Psicologa Nomade
“Perché creare routine leggere è un atto d’amore per te” – articolo di Cristina Pedretti
💬 E tu, come costruisci la tua routine flessibile?
Parlamene nei commenti su Instagram @raffaelladellea, o scrivimi in privato: mi piacerebbe scoprire i tuoi rituali d’estate.
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Raffaella