SEO e SEM: iniziamo a fare chiarezza

​Cosa significano i termini SEO e SEM? Per iniziare a fare chiarezza è necessario fare un piccolo passo indietro.

Cosa significano i termini SEO e SEM? Per iniziare a fare chiarezza è necessario fare un piccolo passo indietro. In ogni tipo di strategia, infatti, esistono due tipi di marketing. Il primo è quello che siamo soliti definire Push, come ad esempio la cartellonistica, la pubblicità in tv, in radio e sulle riviste così come la pubblicità display realizzata con banner. Il secondo tipo di marketing è quello Pull, ovvero la pubblicità che compare sui motori di ricerca in base alla query che l'utente ha digitato.

Come è facilmente intuibile, Andrea Testa (che fra i vari titoli annovera anche l'essere Top Contributor di Google AdWords dal 2010), ha illustrato alcuni tips per imbastire una buona strategia SEO e SEM (rispettivamente, Search Engine Optimization e Search Engine Marketing).

Per iniziare a comprendere l'ampia materia dell'ottimizzazione, ha consigliato in prima battuta la lettura (e lo studio!) della Guida introduttiva di Google all'ottimizzazione per motori di ricerca (SEO). Brevemente, possiamo ricordare alcuni (solo alcuni!) elementi che influiscono sul posizionamento di un sito internet sui motori di ricerca:

  • il traffico che il sito stesso riceve;
  • la lingua del sito (cioè, utilizzando l'hreflang per mostrare ad ogni utente la versione del sito nella lingua che parla);
  • i back link (ovvero link esterni che puntano al sito in questione, cercando di privilegiare la qualità alla quantità);
  • il design responsive (che si adatta, cioè, agli schermi dei diversi device utilizzati per navigare);
  • la scarsa presenza di contenuto duplicato.

In generale poi, è vero che l'ottimizzazione dovrebbe mirare a migliorare la User Experience, in modo da ridurre il bounce rate (la frequenza di rimbalzo) e aumentare il tempo di navigazione.

Andrea Testa ha poi chiarito un equivoco terminologico relativo al CTR (Click-through rate) definendo due termini:

  • il Ctr organico, quantificato dal numero di click su 100 visualizzazioni di una query;
  • il Ctr a pagamento, quantificato dal numero di click su 100 impression di un annuncio.

Ma non solo, ha fatto ulteriore chiarezza:

  • Retargeting significa dividere n volte il target per specializzarsi sul target stesso;
  • Remarketing è invece il nome di un approccio di vendita che viene ricalibrato sul target.

In entrambi i casi, per una buona strategia SEM, è necessario focalizzarsi sui clienti che già conoscono il brand o, ancora meglio, sulle ricerche dirette relative al brand in questione. Così facendo, si modifica leggermente il classico funnel d'acquisto del consumatore:

  • Awareness, mostrando gli annunci agli utenti che già hanno mostrato interesse per il brand;
  • Consideration;
  • Intent, studiando anche le query di ricerca generiche (che, nel 40% di casi, portano il consumatore a convertire online);
  • Purchase, concentrandosi sul nome del brand

In una buona strategia SEM, dobbiamo quindi creare degli annunci pertinenti con ogni step del funnel, ricordando che "chi cerca il mio brand, deve cliccare sulla mia pubblicità".

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