La Socialmediability delle aziende italiane

Essere presenti sui social diventa un imperativo. Raggiungere il consumatore, comunicare i propri valori e generare profitto, l'obiettivo. I contenuti diventano coinvolgenti, creano engagement e relazioni.

4 febbraio 2004, Università di Harvard, cinque ragazzi e una grande intuizione: (The)Facebook.

In soli 12 anni i social network hanno cambiato la nostra vita. Rappresentano una personale finestra sul mondo, i cui contenuti sono scelti in base agli interessi, alle attitudini e alle relazioni personali.

Con il web sociale c'è stato un cambio di paradigma nella comunicazione. Basta un indirizzo mail ed una password e in un attimo siamo connessi all'universo digitale che ci siamo creati, pronti ad esprimere il nostro pensiero con un clic.

In un contesto in cui innovazione è diventata la parola d'ordine e la comunicazione, quella tradizionale, fatta di messaggi unidirezionali, è venuta meno, è fondamentale per i brand stare al passo ed evolversi.

Essere presenti sui social diventa un imperativo. Raggiungere il consumatore, comunicare i propri valori e generare profitto, l'obiettivo. I contenuti diventano coinvolgenti, creano engagement e relazioni.

Ma quanto sono presenti sui social network le aziende italiane? Per una panoramica sul tasso di penetrazione dei social media nell'universo aziendale italiano ci affidiamo alla IV edizione dell'Osservatorio sulla SocialMediAbility, realizzato dall'Executive Master in Social Media Marketing & Digital Communication dell'Università IULM in collaborazione con BlogMeter.

Da maggio a novembre 2015 sono state monitorate 720 aziende in 6 settori: Alimentare, Arredamento,Banche, Hospitality, Moda e Aziende con modello di business B2B.

Escludendo le aziende B2B il 73% presenta almeno un social network aperto, il social più utilizzato è Facebook e il settore più attivo è quello bancario grazie al cosiddetto social care, le attività di customer care che si realizzano su profili social.

L'indice di SocialMediAbility (SMA) è l'indicatore sintetico della qualità complessiva dell'uso che l'azienda fa dei social media come canali di relazione, comunicazione e marketing.

Fino al 2013, l'indice di SMA, era composto da tre dimensioni: Orientamento, Gestione ed Efficacia; nel 2015 il modello è stato arricchito.

L'indice si fa più discriminante, gli indicatori diventano cinque: Orientamento e Gestione/Cura rimangono invariati. L'indicatore Efficacia viene scisso in Reachness, che misura la capacità dell'azienda di raggiungere gli utenti attraverso i social media e General Engagement, che si riferisce alla relazione con l'utente.

Aumentando, poi, la funzione di customer care attraverso i social, viene aggiunto, l'indicatore Caring.


In una scala da 1 a 10, nel 2013 l'indice medio SMA era di 1,91, nel 2015 è salito a 4. Questo dato dimostra l'evoluzione dell'utilizzo dei social media per attività di marketing e comunicazione nel nostro Paese. Un'evoluzione che non va fermata, ma alimentata.

Investimenti, interazione, social listening diventano le parole chiave da inserire nel vocabolario aziendale.

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