L’importante è "stare sul pezzo"

Come noi stessi ogni giorno siamo in grado di sperimentare, la rete è il luogo dove si condivide e dove si costruiscono esperienze comuni. Questa dimensione sociale della rete è una componente dominante del web 2.0 e tutto quello che si fa in Internet ha, conseguentemente, un riferimento sociale, un collegamento ai social network.
Questo scenario ha modificato il modo di comunicare il brand. Il Social Mobile Marketing, afferma Andreina Mandelli, tiene conto, infatti, dei risvolti sociologici prodotti dalle nuove tecnologie di comunicazione, che ridefiniscono le modalità stesse del consumo e del rapporto tra consumatore e brand.
Accanto alla comunicazione tradizionale veicolata dai Paid media, emergono nuove opportunità di creazione di valore per l'impresa che sfruttano proprio la dimensione partecipativa della rete. Attraverso gli Earned media posso pianificare un messaggio e affidarne la diffusione ai i miei consumatori, ai miei fan.
Ma come fare in modo che un messaggio diventi virale? Come far si che si diffonda spontaneamente grazie all'azione degli utenti?
Sono molte le variabili messe in gioco dalla letteratura esistente, ma un concetto ormai sembra essere chiaro: il messaggio deve "stare sul pezzo". Lavorando su media che vivono in real time, come per esempio Twitter, è quanto mai necessario essere pronti a cogliere l'attimo. Ancora di più, bisogna saperlo riconoscere ed essere in grado di trasformare quelle che possono essere delle minacce in potenziali opportunità.

L'ha dimostrato bene Oreo durante il Super bowl del 2013. Per l'occasione forma un team pronto a lavorare su ogni singolo spunto possa essere colto dal seguitissimo evento. Quando alle 20.48 un black out oscura metà delle luci dello stadio di New Orleans, fermando i giochi per ben 34 minuti, la capacità di cogliere l'attimo di Oreo viene ripagata con una visibilità enorme sul Web.
Oreo esordisce prontamente con un 'Power out? No problem. You can still dunk in the dark'.

Il team del famoso biscotto aveva capito l'importanza del carpe diem. In quel momento preciso momento, infatti, a partita sospesa, erano moltissime le persone che stavano commentando il black out sui social network. Il risultato? Ben 15 mila retweet.

Ma volendo stare sul pezzo anche qui… non si può non citare il team di Ceres. Pochi giorni fa, utilizzando Facebook ha saputo cogliere una situazione controversa e potenzialmente dannosa per il brand, come il vandalismo derivato dall'abuso di alcool, e trasformarla in un'opportunità di affermazione valoriale e di riflessione condivisa.

Dopo il passaggio dagli ultrà del Feyenoord a Roma, Ceres prende posizione precisando "Se non sapete bere, statevene a casa". In meno di 24 ore, si porta a casa 18 mila like.

È importante essere sul pezzo agendo in modo consapevole sul canale che si sta utilizzando; Twitter, Facebook, Pinterest… logiche differenti in spazi differenti che aprono nuove infinite possibilità per chi, davvero, sa come utilizzarli nel modo, non giusto o sbagliato, migliore.

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