Il curioso caso di Yosemite Bear

Il signor Yosemite Bear, al secolo Paul Vasquez, l'8 gennaio 2010 pubblica su youtube un video intitolato Double Rainbow. Il video, realizzato con minima strumentazione (uno smartphone) e costi irrisori, è caratterizzato dalla presenza di due arcobaleni che attraversano contemporaneamente una valle tra le montagne dello Yosemite National Park.

Il signor Yosemite Bear, al secolo Paul Vasquez, l'8 gennaio 2010 pubblica su youtube un video intitolato Double Rainbow. Il video, realizzato con minima strumentazione (uno smartphone) e costi irrisori, è caratterizzato dalla presenza di due arcobaleni che attraversano contemporaneamente una valle tra le montagne dello Yosemite National Park. La componente più "simpatica" è però l'entusiasmo incontenibile della voce fuoricampo di Paul, letteralmente in estasi per il fenomeno.

Solo diversi mesi dopo Jimmy Kimmel, rinomato conduttore televisivo e comico statunitense, definisce con un tweet il video in questione "the funniest video in the world". Il contenuto diventa così virale, raggiungendo in brevissimo tempo più di un milione di visualizzazioni fino a raggiungere quota 41.000.000 in continua crescita.
Il video viene addirittura rimasterizzato da un gruppo di ragazzi e venduto su i-tunes a 90 centesimi di dollaro. Qui il divertimento lascia spazio all'incredulità, Yosemite Bear che guadagna ben 1.000.000 $.


Ma come poter trasformarsi da"orsi" dello Yosemite.. in animali da palcoscenico?
Ovvero, come poter far diventare il contenuto di un video virale?

Questa è il grande dilemma al quale è però difficile riuscire a dare o ad ottenere risposta univoca, soprattutto alla luce di casi come quello di Double Rainbow. Le aziende che investono cospicue risorse per la realizzazione di video promozionali dei loro brand, desiderano infatti ottenere visibilità e diffusione del messaggio, grazie all'efficacia del contenuto.
Alla luce del fatto che su youtube vengono caricate circa 300 ore di video al minuto, occorre che il video riesca ad ottenere nelle prime 24h, che sono cruciali, un numero tale di visualizzazioni da rientrare nella schermata di quelli più visti.
La tecnica del "post and pray", ovvero sperare che dopo aver postato il video qualche Jimmy Kimmel di turno si accorga del contenuto e lo condivida, innescando così un processo di vasta visibilità e rapida diffusione, non è una tecnica affidabile. "Content is king, distribution is queen". Il contenuto è fondamentale, ma la diffusione attraverso il giusto veicolo è la conditio sine qua non.Il caso di Double Rainbow rimane comunque un caso fortuito. È infatti necessario utilizzare espedienti per suscitare nell'osservatore un "emotional rollercoaster", che tanto non si discosta da quelli che erano i principi aristotelici della buona retorica, e creare saldi ganci emozionali per appassionare il pubblico. Sono questi alcuni degli innumerevoli ingredienti che possono favorire la viralità di un video.

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