Employer branding: “the tempting side” of the Brands

"Quanta strada ha fatto l'uomo in soli 10.000 anni" e quanta ne ha fatta l'industria nel rapporto con i propri dipendenti in un cinquantesimo di quel tempo! L'employer branding è oggi di cruciale importanza per le aziende e dire che non è trascorso che un solo secolo dall'alienante catena di montaggio. Ma è meglio procedere con calma, un passo alla volta.

Charlot a lavoro nella catena di montaggio

Risale a non prima del 1911, infatti, la pubblicazione della monografia di Frederick Taylor The Principles of Scientific Management, in cui viene esposta per la prima volta il taylorismo, ossia la teoria di management per cui l'ottimalità economica viene raggiunta attraverso la razionalizzazione del ciclo produttivo, scomponendo e parcellizzando i processi di lavorazione nei singoli movimenti costitutivi, a cui sono assegnati tempi standard di esecuzione. Un'organizzazione di lavoro molto criticata nella sua concretizzazione come catena di montaggio a causa dell'alienazione che la ripetitività del lavoro provocava nel lavoratore: la nota scena di Modern Times vale più di mille parole in questo caso. Si potrebbe assegnare a queste aziende/fabbriche un grado di appeal pari a zero. Per fortuna questi tempi bui sono ormai destinati ad appartenere al passato e il nuovo percorso intrapreso apre la strada dell'employer branding.

Employer Branding Process

Employer Branding Process

Brevemente: "Employer brand is an organisation's reputation as an employer". È quindi un processo comunicativo dell'azienda volto a rendere note le peculiarità e le caratteristiche che conferiscono unicità a quel posto di lavoro; tant'è che da Unique selling proposition, il valore unico da comunicare che rende particolare un prodotto o un brand, è stata coniata la Employer Value Proposition:

"a unique set of offerings, associations and values to positively influence target candidates and employees […] gives current and future employees a reason to work for an employer and reflects the company's competitive advantage"

Come afferma il Randstad Award, il premio di employer branding nato in collaborazione con l'istituto di ricerca indipendente ICMA:

"se l'employer brand è forte, l'azienda viene percepita come "best place to work" con dei valori ben radicati e possibilità di carriera".


Il vantaggio per l'impresa è non solo quello di attrarre i lavoratori migliori, ma, sempre su Randstad, si legge che migliora "l'immagine del proprio brand: la presenza nella classifica delle migliori aziende in cui lavorare costituisce infatti un valore aggiunto anche agli occhi del consumatore, che, oggi, non guarda solo al prodotto, ma anche al marchio e ai valori che esso rappresenta". Quali sono i fattori che incidono su questo aspetto? Ne vengono elencati cinque: la sicurezza del posto di lavoro; stipendio e benefit; atmosfera del lavoro piacevole; work-life balance; salute finanziaria e contenuto del lavoro interessante.

Curiosi di sapere quale italiano ha vinto questo ambito premio? La Ferrero, l'azienda alimentare dolciaria leader in Europa e nel Mondo. Nasce spontaneo: che mondo sarebbe senza di loro?


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