Dal vintage alla “Brave Decadence”: rispolverare il passato per farlo brillare di nuova luce

Lo sguardo al passato, alla tradizione, permane. Ma è uno sguardo nuovo, ribelle, che restituisce atmosfere gotiche e iper-patinate.

  • Autore: Ida Maggi
  • 27.04.2016
  • tempo di lettura: 03:20

Brave Decadence: "la Decadenza ribelle e un po' nerd". È questa una delle quattro nuove tendenze estetiche, oggetto dell'incontro del 14 Aprile 2016, organizzato da Future Concept Lab (Istituto di ricerca, consulenza e formazione per l'innovazione) e presieduto da Francesco Morace (sociologo e autore del volume "Crescita Felice. Percorsi di futuro civile"). Con questa nuova tendenza, il vintage viene ripreso e superato, diventa oggetto di innovazione. Lo sguardo al passato, alla tradizione, permane. Ma è uno sguardo nuovo, ribelle, che restituisce atmosfere gotiche e iper-patinate. Sebbene il passato continui ad esercitare un fascino ossessivo, lo sguardo avanguardista dell'artista interferisce, "disturba", interrompe, indirizzando il progetto verso luoghi inaspettati. Il risultato è spesso surreale e dissacrante. Ne è esempio la collezione del noto marchio Balenciaga, firmata Demna Gvasalia. Lo stilista georgiano, fondatore del brand Vetements, ha ripreso la tradizione della maison di moda con uno sguardo laterale e dissacrante: ha realizzato una nuova linea intorno al corpo delle modelle, introducendo elementi di modernità e innovazione, frutto del suo percorso formativo. I capi di Gvasalia sono dissacranti nelle loro proporzioni sproporzionate ma rispettano i processi sartoriali tradizionali e vengono indossati da modelle che reinventano l'immagine femminile. Sono donne del tutto normali, che sfilano struccate, sfoggiando acconciature semplici e rompendo così con il classico "modello della modella".

Un altro esempio di spirito di rinnovata decadenza ci viene dal progetto culturale "Break Bread", realizzato da due artisti (Scott Hove e Keith Magruder) conosciuti come Baker's son. I due illustratori hanno creato un labirinto di torte di oltre 2'000 mq, dando vita ad uno scenario altamente sensoriale e seduttivo, all'interno del quale hanno collocato, un po' nascosti, una serie di elementi disturbanti e disgustosi (come zanne affilate e tacchi a spillo). Lo spettatore si ritrova così circondato da uno scenario in grado di stimolare tutte le emozioni che partono dalla pancia. Un simile percorso di ripugnanza e seduzione, in cui ogni dettaglio diventa provocatorio, è stato pensato nella prospettiva di sottolineare il tema della sovrabbondanza occidentale rispetto all'alimentazione.

Ultimo eclatante esempio di questa nuova tendenza estetica è dato dalla serie TV americana "American Horror Story". La quinta stagione del telefilm ha per protagonista la celeberrima Lady Gaga nei panni della Contessa (proprietaria dell'Hotel dove sono ambientate le puntate). Dal punto di vista estetico, c'è una cura maniacale, sia negli abiti di scena, sia negli interni. Entrambi appaiono oscuri e lussuosi, misteriosi ed estremi. I colori nero e oro risaltano sulle pareti rovinate dal tempo, restituendo atmosfere cupe e, a tratti, disturbanti.


Tutti gli esempi citati, seppur provenienti da mondi del tutto diversi, si fanno testimoni di un'unica volontà: superare i limiti della razionalità, dando espressività al mondo del fantastico. E nel farlo, c'è tanto coraggio. La razionalità, del resto, è rassicurante. La ribellione no. E perché allora non trasporre questo stesso coraggio nella reinvenzione di un brand? Per tanto tempo si è sentito dire di un prodotto o di un marchio, che fosse vecchio, "polveroso". Ma il passato non sempre ha a che fare con la polvere. Spesso si tratta di riuscire a lavorare intorno ad un concetto di estetica classica, riproponendolo in chiave moderna. La sfida sta proprio in questo: nutrire il rigore di fantastico.
La bravura di un artista o azienda (a seconda dei casi) è data dalla sua capacità di spazzar via la polvere e far risaltare il patinato. In altri termini: rispolverare il passato, per farlo brillare di nuova luce.

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