Colazione da Tiffany? Io preferisco un hamburger.

  • Autore: Luca Papale
  • 15.04.2015
  • tempo di lettura: 03:03

Mattino del 24 marzo. È un pigro martedì come tanti altri: i fortunati si recano al lavoro, i meno fortunati no, la vita nelle città italiane sembra scorrere normalmente. Ma qualcosa non torna. Per le strade e per le piazze si aggirano persone, coppie, gruppi più o meno numerosi di gente in pigiama.
Può sembrare l'incipit di una storia d'apocalisse zombie in chiave parodica, e invece è successo davvero. A spingere tanti italiani a questo strano gesto è stato l'evento lanciato da McDonald's Italia, pubblicizzato con lo slogan: "tu mettiti il pigiama, noi ci mettiamo la colazione".
In un Paese come il nostro, caratterizzato da una delle cucine più imitate e amate al mondo e da una cultura dello slow food, del D.O.P., dell'eccellenze territoriali, non deve essere facile promuovere quello che viene comunemente riconosciuto, a prescindere dai gusti personali, come junk food. Ma se hamburger e patatine sono riusciti, in qualche modo, a farsi strada nella vita degli italiani a pranzo e a cena, è dura a morire l'abitudine della colazione rigorosamente dolce, a base di latte/cappuccino/caffè e biscotti/cornetto/brioche, che sia a casa o al bar.
È anche per questo che McDonald's Italia ha lanciato questo evento. Unendo il carattere goliardico dell'uscire di casa in pigiama (sogno inconfessato di molti) alla sempreverde attrattiva del concetto di gratuità, l'azienda è riuscita a far conoscere agli italiani le sue proposte per la colazione, garantendosi anche una certa fidelizzazione grazie al fatto che a tutti i partecipanti è stata offerta non solo la colazione il 24 marzo, ma altre 24 colazioni gratis di cui usufruire in futuro (e con le quali abituarsi, inconsapevolmente, all'idea di fare colazione da McDonald's).
Inutile dire che il web si è spaccato in due: da un lato gli entusiasti, che si sono subito lanciati sui social network a colpi di hashtag, selfie e condivisioni; dall'altro gli haters che, sulle stesse piattaforme, hanno espresso sgomento, astio e fastidio per l'iniziativa e i suoi partecipanti. Dal punto di vista dei secondi, chi ha partecipato ha rinunciato alla propria dignità per una colazione gratis fatta di cibo scadente (c'è chi ha preso davvero a cuore la cosa, in maniera estrema). Dal punto di vista dei primi, si è trattato di un momento di condivisione e allegria: c'è forza nei numeri, e all'evento hanno partecipato in molti. Uscire da solo di casa in pigiama fa di te un reietto, ma farlo in massa significa improvvisare una festa di carnevale, un flash mob, insomma un modo per essere forse stupidi, ma facendolo insieme a tanti altri.



La missione di McDonald's Italia può dirsi compiuta, insomma. L'evento ha fatto parlare tantissimo di sé, ha coinvolto decine di migliaia di persone tra partecipanti diretti e indiretti e ha dato vita ad iniziative spontanee, come quella di regalare il buono da 24 colazioni a dei senzatetto.

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