App o non app? Questo è il problema

​Da Gucci a Esselunga, da Trenitalia a Facebook, uno degli ultimi trend in fatto di comunicazione digitale è la creazione di app.

Da Gucci a Esselunga, da Trenitalia a Facebook, uno degli ultimi trend in fatto di comunicazione digitale è la creazione di app.

A sentire l'esigenza di essere presenti negli app store sono brand di settori e fasce di prezzo molto differenti tra loro, così come sono diversi i servizi e/o prodotti che vanno ad offrire tramite le proprie applicazioni.

Ma è sempre utile alla strategia di un marchio la creazione di un'applicazione?

Come prima cosa, come ci ricorda Leonardo Bellini, Digital marketing strategist del Digital Marketing Lab, sarebbe bene tenere in considerazione alcuni punti:

- Occorre davvero?

- Quali sono gli obiettivi?

- Qual è il valore aggiunto rispetto ad un sito web ottimizzato per il mobile?

- Quali sono i ricavi attesi?

- Quale valore porterà l'app alla tua audience?

- Sarà migliore delle app già presenti sullo store?

Spesso, infatti, presi dalla foga di stare al passo con i trend e con i competitor, i brand si dimenticano di concentrarsi su se stessi e considerare che valore aggiunto potrebbe portare un'applicazione in funzione della propria identità di marca. Un'applicazione che proponga gli stessi contenuti del sito finirebbe inevitabilmente per essere aperta una sola volta e poi dimenticata o disinstallata, andando solo ad occupare un posto in più nel cosiddetto 'cimitero delle app'.

Molte volte sarebbe molto più conveniente ottimizzare il sito web aziendale rendendolo responsive per il mobile, anche perché questa risulta un'opzione innanzitutto più economica da realizzare, inoltre un sito è capace di raggiungere chiunque abbia una connessione internet a prescindere dal sistema operativo montato dal proprio dispositivo e, se programmato in HTML5, può integrare molte delle funzioni tipiche dell'applicazione andando a migliorare notevolmente la user experience, da sempre punto forte delle app.

Altra cosa fondamentale da non perdere mai di vista è il proprio target di riferimento, per esempio considerando in che percentuale possiede uno smartphone o qual è la sua velocità media di connessione.

Un' applicazione quindi ha senso qualora offra davvero qualcosa di supplementare ed unico rispetto al sito, magari sfruttando quelle funzionalità tipiche dei dispositivi mobile, quali la geolocalizzazione, la fotocamera, l'accelerometro o la messaggistica e qualora risponda ad un reale bisogno dell'utente.

In questo modo può veramente configurarsi come un servizio aggiuntivo a sé stante, capace di integrare il sito web senza sovrapporvisi, apportando un vero valore aggiunto all'utente, ma soprattutto al brand.

Per approfondire la situazione in Italia clicca qui.

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare