Giro giro in tondo

Il dis"orientamento" dei giovani dalla scuola al lavoro.

Che dire! E' incredibile molte volte quanto si presenti lungo, tortuso e difficoltoso il tragitto che separa il conseguimento di una meta scolastica con il raggiungimento di quella che dovrebbe invece rappresentare la sua prosecuzione conseguenziale, ossia il raggiungimento di un obiettivo lavorativo sicuro ed appagante dei tanti sforzi sostenuti.

L'esperienza ci insegna che purtroppo non è così e il giro giro tondo che tanto ci aveva divertiti da bambini diventa un vortice inspportabile. Un giro giro in tondo, che nulla ha a che fare con quel gioco tanto amato da bambini, specialmente se si arriva dpo tante fatiche scolastiche, che avrebbero dovuto sfociare in un obiettivo lavorativo appagante e non essere causa di tanto scompiglio.

Pertanto quale è il problema che fa inceppare questo meccanismo? Me lo chiedo spesso e vorrei sinceramente avere la risposta e potertela dare in un batter d'occhio. Tuttavia sono arrivato alla conclusione che non esista un problema! 

Si aspetta! Mi spiego! Non esiste un problema unico ma una serie di concause per cui sarebbe impossibile risolvere tutto qui. Una causa può essere sicuramente lo scollamento del mondo della scuola da quello lavorativo, quasi non dovessero rappresentare l'uno l'appendice naturale dell'altro. Altro punto da tener presente, e che spesso stride, è la coerenza dei percorsi scolastici con gli obiettivi lavorativi che vorremmo raggiungere.

Dalla mia esperienza, mi capita spesso nel fornire attività di orientamento a ragazzi al termine degli studi secondari superiori, che non si comprendano come lo studio sia lo "strumento" per raggiungere i loro obiettivi lavorativi e come non esista la "migliore" università o facoltà, quanto invece la più adeguata al conseguimento del loro scopo.

Un ulteriore problema è rappresentato anche dalla mancanza di conscenza delle dinamiche lavorative che molte volte non si riescno a comprendere se non con tanta esperienza, ma cosa è questa competenza bhè! Oscar Wilde lo avrebbe detto così "Experience, the name men give to their mistakes." 

Ebbene si abbiamo tanta Esperienza, ed è proprio il nome che diamo ai nostri errori, ne siamo consapevoli e siamo consapevoli che la nostra forza sarà quella di non ripeterli ne farli ripetere a chi si affiderà ai nostri servizi.  

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