1O CONSIGLI PER FAR RISPETTARE LE REGOLE A CASA

“SAPRO’ PROTEGGERTI” di Erika Aprile

Mi è sempre piaciuta rappresentare la famiglia attraverso la metafora del fiume.

Prova ad immaginare il percorso del fiume verso il mare.

Esso ha bisogno di argini perché altrimenti, se straripa, potrebbe provocare disastri.

E’ così anche per tuo/a figlio/a.

Per crescere ha bisogno che ci siano dei genitori (o la figura di riferimento) che, un po’ come gli argini, gli/le indicano le regole ed i limiti all’interno dei quali possa esercitarsi con la massima autonomia.

Ma come posso, io genitore, far crescere mio/a figlio/a in maniera tranquilla e serena facendogli/le rispettare le regole?

Come posso farmi ascoltare? 

Come posso trasmettergli le regole?

 Queste sono solo alcune delle domande che, in quanto genitore, ti stai ponendo.

 

Partiamo da una base molto semplice e che sicuramente ti aiuterà ad entrare più in sintonia con tuo/a figlio/a.

Prova ad immedesimarti nelle emozioni che tuo/a figlio/a prova ogni giorno.

Imparare a riconoscere ed accettare le emozioni dei nostri figli, permette loro di sentirsi compresi ed ascoltati. E’ un po’ come “indossare” i loro panni… ma questa volta vi vestite con le loro emozioni.

 

Quante volte avrai detto a tuo figlio, magari urlando, “Ora vai a letto… devi dormire!”?

E quale reazione hai ottenuto?

Ovviamente un bambino che urla, si innervosisce, ed è arrabbiato.

Questo perché, in quanto persona, non sempre è disposto ad accettare le regole senza fare storie.

Sta noi adulti avvicinarci ai nostri figli in maniera empatica, abbassando il tono di voce, e comprendere questo sentimento, accogliendo quell’emozione negativa, dargli un nome e verbalizzarla mantenendo un punto fermo: “Ti capisco, anche io sarei arrabbiata/o, ma si è fatto tardi ed ora bisogna proprio andare a letto”.

I bambini hanno bisogno di sapere che l’adulto comprende quello che sentono e che riconoscano la loro tensione emotiva. Questo produrrà in loro l’effetto di sentirsi accolti ed ascoltati anche quando provano emozioni “negative” ed impareranno a comunicare i loro sentimenti con più facilità.

Ma come trasmettere le regole?

Ecco per voi, mamma e papà, un elenco che spero possa aiutarvi a gestire meglio il rapporto dei vostri figli:

  • Stare in ascolto delle emozioni dei vostri figli

Un aspetto di primo piano nella relazione tra genitore e figli, anche per l'educazione, è la capacità di comunicare i sentimenti... le emozioni. 

L'adulto deve imparare a riconoscere e a comprendere quelli dei propri figli e al tempo stesso esplicitare i suoi. In questo modo li aiuta a capire cosa prova e ad esserne più consapevole.

 

  • Abbassare il tono della nostra voce

Se tuo/a figlio/a urla non metterti sul suo stesso piano. Non dirgli/le di non urlare alzando tu stessa/o il tono della voce.

Questa modalità comunicativa, incentrata sulla conflittualità e sull’obbedienza autoritaria, innesca una sorta di escalation del braccio di ferro genitori-bambino del tutto controproducente.

 

Una tecnica molto utile per essere ascoltati (sia dai grandi sia dai piccini) è quella di abbassare il tono della voce.

 

Per poter comprendere cosa tu stia dicendo, l’altro incomincerà ad abbassare il tono della voce riportando la comunicazione sul vero ascolto

 

Mantenere un atteggiamento pacato e tranquillo, spiazza il bambino (e spesso anche noi adulti) e suggerisce un modo diverso di comunicare. 

Inoltre, il mantenere la calma, trasmette l’idea che la rabbia può essere gestita in tanti modi diversi rispetto a strilli e pianti.

 

  • Non fare paragoni o ricatti

Paragonare i vostri figli a quelli degli altri o ricattarli (es: “se non mangi domani non ti porto al cinema”) non vi aiuterà a far rispettare la regola perché i vostri figli non si sentono ascoltati e compresi. 

Ognuno è diverso dall’altro ed ha esigenze e modalità differenti. 

Bisogna accogliere e rispettare tale “unicità”.

 

Ricorda che quando minacciamo o ricattiamo stiamo fallendo dal punto di vista educativo!

E non dimentichiamo che… le umiliazioni e le mortificazioni sono pericolose e devastanti.

 

  • Essere coerenti e determinati

Voi genitori rappresentate un modello educativo per i vostri figli. Loro impareranno per imitazione pertanto per permettere ai vostri fogli di rispettare la regola è bene che siate loro di esempio rispettando, in primis, voi stessi la regola.

Questo non significa essere rigidi ma è fondamentale stabilire dei limiti che siano chiari a tutti i componenti della famiglia.

 

 

  • Esprimere regole in positivo.

Quante volte hai detto a tuo/a figlio/a di non fare quella cosa e lui/lei puntualmente la fa?

Sentirsi proibire di fare un’azione sposta l’attenzione sull’azione stessa.

Pertanto anziché dire “non litigare con tuo fratello” provate a dire “gioca con tuo fratello”.

 

  • Condivisione dei limiti

E’ importante che già all’interno della coppia si condivida lo stesso codice educativo nei confronti dei figli. 

Avere due parametri diversi e giocare al “poliziotto buono e l’altro cattivo” non aiuterà i vostri figli a rispettare le regole familiari, anzi. 

Si sentiranno confusi e pieni di sfiducia nei confronti di chi dovrebbe essere il loro modello di riferimento.

 

  • Ogni età ha le sue regole

Un aspetto da non sottovalutare è, senza dubbio, l’età di vostro/a figlio/a. 

Quando loro crescono, anche i comportamenti si modificano e di conseguenza anche i loro bisogni. Sta ai genitori modulare le richieste in base a ciò che effettivamente possono fare i bambini. 

Non si potrebbe mai pretendere che un bambino di tre anni metta in ordine la stanza e si rifaccia il letto. Piuttosto si potrebbe farlo insieme, rendendolo un gioco, chiedendo la sua collaborazione accompagnandolo/a alla sua autonomia.

 

  • Ogni regola ha il suo tempo

Un/una bambino/a per quanto possa essere un bellissimo contenitore di informazioni ha bisogno di avere il suo tempo per assimilarle. Ciò significa che non bisogna comunicare tutte le regole nello stesso momento ma scegliere le 3 o 4 più importanti (in base anche all’età) e dare a vostro/a figlio/a il tempo di interiorizzarle, di comprenderle e di metterle in pratica.

 

Dobbiamo fornire istruzioni chiare ed efficaci stabilendo sempre un contatto visivo e assicurandoci che il bimbo abbia capito cosa gli stiamo chiedendo. Inoltre, quando le citiamo formuliamole correttamente: “dopo aver giocato, i giochi devono essere messi al loro posto!”

 

  • Elogiare vostro/a figlio/a

Il comportamento dei vostri figli deve essere monitorato. 

E’ necessario verificare che le regole stabilite vengano rispettate ed agire di conseguenza ogni volta che una regola viene infranta. 

E’, inoltre, importante dare dei feedback positivi dicendo “Brava/o” o abbracciando vostra/o figlia/o quando ha rispettato una regola. 

In questo modo avrà più voglia di continuare a rispettarla.

Le approvazioni servono a dare sicurezza, a far crescere la fiducia in sé stessi.

 

  • Ogni problema ha la sua soluzione

Se la matematica non è un’opinione neanche la risoluzione dei problemi lo, è se si cerca insieme la modalità più adatta. 

Provate a ragionare con loro, insegnate a risolvere i loro problemi in modo riflessivo. 

Bisogna parlare con loro esporli davanti al problema, spiegandogli perché quel comportamento è inaccettabile, ascoltando anche le sue ragioni e poi invitarlo a trovare una soluzione. 

I bambini se vengono coinvolti in prima persona nel problema stesso, spesso lo risolvono in modo creativo.

 

Erika Aprile, Attrice & Counselor a mediazione teatrale

 

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