8 CONSIGLI PER GESTIRE I CONFLITTI TRA FRATELLI

“CANE E GATTO, CHI L’HA DETTO CHE NON SI PUò” di Erika Aprile

Una famosa canzone dello Zecchino d’Oro così declamava:

<< Cane e gatto, cane e gatto, chi l'ha detto che non si può?

Cane e gatto, cane e gatto, chi l'ha detto che non si può?

Cane e gatto, cane e gatto, chi l'ha detto che non si può?

Io ho un gatto che fa "bau" e un cane che fa "miao">>.

[31° Zecchino d’Oro - 1988]

 

Chi ha fratelli e sorelle come me, ed io ne ho 4, può ben comprendere quanto possa essere complicata la convivenza.

Le litigate, un po’ per ostilità e un po’ per gelosia, sono sempre all’ordine del giorno.

Ma siamo sinceri… ci sono anche i momenti di piacere e di affetto e crescendo è sempre bello perdersi tra le braccia dei propri cari.

 

Diciamo che il confronto, a volte un po’ burrascoso, serve a delineare la diversità caratteriale ma anche una grande opportunità sociale, di crescita personale, di miglioramento, riflettere sul comportamento, venire in contatto con le proprie emozioni e cercare di razionalizzarle.

Tutto questo è possibile se gestito bene dai genitori.

Eh si! Cari mamma e papà; in questa fase il vostro ruolo è molto rilevante.

E’ importante che nessuno dei fratelli abbia dei “vantaggi” rispetto all’altro né per età né per condizione.

Non devono esistere i confronti.

 

Ricordo ancora quando a 3 anni la suora dell’asilo mi paragonò a mia sorella.

Mi disse: “Tu non sei come tua sorella, lei è più brava”.

Io, se pur piccola avevo le idee abbastanza chiare, le risposi: “Infatti, io sono Erika, lei è Edda”.

Distinguere i nomi fece capire che anche le due personalità, mia e quella di mia sorella, erano diverse così come le nostre debolezze, le nostre fragilità ed i nostri punti di forza.

 

“Tra moglie e marito non mettere dito” ma anche tra fratelli è meglio non intromettersi.

I litigi fra fratelli sono inevitabili; è fondamentale lasciare che si confrontino esprimendo le proprie emozioni (gelosia, rabbia, desiderio di imitazione, difesa, ecc), le reazioni, le sensazioni proprie ed altrui e che si gestiscano i momenti di tensione.

Ovviamente è da evitare che il conflitto degeneri e stabilendo delle regole precise e chiare a priori può essere di aiuto come sollecitare la discussione quando nasce il conflitto.

Il miglior modo per far imparare ai propri figli come gestire una discussione è dare l’“esempio”, sempre!

Davanti ad una lite, causata da incomprensioni o gelosie, i bambini piccoli spesso cercano il benestare da parte degli adulti, in particolare dai genitori.

La prima regola fondamentale per gli adulti, nella gestione del rapporto tra fratelli è quella di tener presente proprio le differenze di carattere considerando la personalità di ogni figlio/a, le sue abilità, doti, qualità e talenti.

E’ fondamentale, per gli adulti, limitare la possibile gelosia tra fratelli evitando qualsiasi giudizio nei confronti dell’uno o degli altri perché ciò potrebbe essere motivo di potenziali tensioni che indurrebbero facilmente alla lite determinando l’aumento progressivo di una forma di astio che si svilupperebbe man mano che i bambini crescono, con il rischio che permanga anche una volta cresciuti.

Il paragone è un elemento di disturbo nel rapporto tra fratelli.

Fratello/Sorella maggiore e minore dovrebbero arrivare a sviluppare una relazione basata sull’affetto principalmente grazie alla conoscenza di sé stessi e degli altri, oltre che allo sviluppo della capacità di accettazione delle differenze e del carattere di ognuno.

Ecco per voi, mamma e papà, un elenco che spero possa aiutarvi a gestire meglio il rapporto dei vostri figli:

 

  • Preparare opportunamente i bambini all’arrivo di un nuovo fratellino o di una nuova sorellina
  • Non schierarsi mai a favore di un figlio piuttosto che di un altro
  • Evitare di caricare fratelli e sorelle maggiori di eccessive responsabilità
  • Considerare le differenze come ricchezza e grande risorsa e mai come punti deboli che creerebbero competizione
  • Ricordarsi sempre che ognuno ha il proprio carattere e le proprie qualità
  • Valorizzare talenti, doti, abilità di ogni bambino al meglio
  • Non esprimere mai preferenze
  • Fondamentale nel rapporto tra fratelli sarà la complicità e la cooperazione.

 

Erika Aprile, Attrice & Counselor a mediazione teatrale

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