Le emozioni sono e fanno parte di noi, della nostra vita quotidiana e influenzano in modo significativo i nostri giudizi e le nostre scelte. Non è facile riconoscerle ed esprimerle. La scuola e la società tendono a privilegiare un'educazione rivolta alle conoscenze scolastiche e alla cura del corpo , purtroppo però si tende a trascurare l'area emotiva. Da tempo invece la ricerca ha avvalorato l'importanza delle emozioni nel processo di apprendimento e a questo proposito la scuola riveste un ruolo fondamentale , in quanto spazio e tempo privilegiato per promuovere benessere e ridurre i rischi di disagio e disadattamento delle nuove generazioni. Si sente parlare spesso di alfabetizzazione emotiva . In cosa consiste? Consiste nell'insegnare COSA SONO le emozioni, A COSA SERVONO, e COME si esprimono. Una corretta alfabetizzazione emotiva permette di sviluppare sia competenze personali e sia competenze sociali. Imparando a conoscere le emozioni, si impara a conoscere di più se stessi. Questo comporta una maggiora fiducia, favorendo un graduale autocontrollo di se stessi e di gestione delle emozioni. Ciò fa si che si sviluppa una maggior capacità di adattarsi al cambiamento e all'innovazione a riconoscere i propri limiti , ma anche le proprie virtù. Tutto questo si riflette sulle competenze sociali. Infatti la conoscenza delle emozioni aiuta a divenire empatici , cioè a mettersi nei panni dell'altro per riuscire a comprenderlo. Inoltre si avrà uno sviluppo della capacità di comunicazione e questo aiuta nel creare dei legami di collaborazione e cooperazione importanti nel lavoro di squadra.
Qualora nelle famiglie si abbia una scarsità di attenzione al mondo emozionale dei propri figli e l'educazione emotiva, cosi importante per una crescita sana dei bambini e dei ragazzi, non sia sufficiente, la scuola, le associazioni , i professionisti possono intervenire offrendo una didattica di graduale alfabetizzazione emotiva.
Per sintonizzarsi con i bambini e con gli adolescenti occorre un linguaggio diverso , fatto di immagini, simboli , gesti e giochi. Se infatti per comunicare le emozioni, bastasse solo esprimersi attraverso le parole, l'uomo probabilmente non avrebbe trovato altre forme di espressione artistica come la musica, la poesia e la pittura.
Per questo motivo ho sviluppato due progetti in relazione all'età che vertono a sensibilizzare i bambini e i ragazzi verso un'educazione emozionale tramite le arti, in particolare il teatro e le arti visive, strumenti per trasmettere un primo approccio alle emozioni in modo ludico e creativo. Il nostro intervento può quindi affiancare e supportare il percorso educativo e scolastico portato avanti da altre figure professioniste.
Una fiaba per Merenda è stato sviluppato da me, Daniela e portato avanti da diverse professionisti nel settore.
Il nostro itinerario, nello specifico, adopera la letteratura per l’infanzia. Il progetto infatti propone un percorso di cinque storie che affrontano temi emozionali, suddiviso in altrettanti incontri. I temi trattati verranno sperimentati dai bambini tramite l’ascolto e l’espressione corporea grazie ad una lettura animata ed interattiva sperimentando il gioco creativo e successivamente tramite un laboratorio artistico con il metodo dell'arteterapia. In relazione all’ età di riferimento il percorso può variare: per i bambini al primo anno della scuola d’infanzia, ad esempio, può essere esaustivo lavorare solo sui primi testi, in quanto già potenzialmente ricchi di contenuti e spendibili anche nel proprio contesto educativo, mentre per gli alunni della scuola primaria si consiglia l’itinerario completo.!
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