Un giorno qualsiasi, un giorno dedita a postare un contenuto sulla pagina di instagram ( @the.good.art_family) , mi sono imbattuta improvvisamente in un post , un post "arrabbiato" ... Condividendone il messaggio mi sono incuriosita e ho scoperto una pagina piacevole ( @barpapalive) che racconta momenti di condivisione tra padri e figli e fornisce ottimi spunti di riflessione.
La mia ricerca non si è limitata a questo naturalmente, ho scoperto il sito 👉 www.barpapa.it che a quanto pare offre servizi e la possibilità di condividere storie tra padri e figli, coltivare pensieri differenti rispetto al loro ruolo genitoriale.
Provo a raccontarvi qualcosa.
Il progetto nasce da tre padri di famiglia, con storie famigliari diverse, ma con un obiettivo comune: rivendicare il loro ruolo di genitore.
Patrizio Cossa, Giuseppe Lamberto e Marco Fagnani fanno da portavoce rispetto ad una tematica in costante evoluzione ( finalmente). Lo scopo è di riuscire, attraverso la condivisione di storie vere, a far sentire meno soli i papà e fornire un supporto, un contributo vero creando un punto di raccolta tra "birre e biberon. "
"Siamo in una nuova era, " ci dicono durante una simpatica diretta, piena di luce e di connessione altalenante che solo TheGoodArt sa fare e che la potete ritrovare qui: Cosa fa un mammo?.
" Passeggiamo con i nostri bambini, li portiamo a scuola, alle varie attività e ancora ci guardano in modo strano. Dobbiamo cambiare un pannolino e siamo costretti ad entrare nel bagno delle donne perchè nel nostro non è presente un fasciatoio ."
Raccontare la paternità dal punto di vista dei papà è proprio l'obiettivo dei barpapà. Riuscire a raccontarsi senza giudizio, ad ascoltare senza giudizio. Non è una scuola, ma un bancone ove la finalità è l' informazione.
Io aggiungo: è ACCOGLIENZA e chiedo:
" Marco , cosa fa un mammo?"
"Ah, non lo so, io so cosa fa un papà...forse"
In un società dove vengono proposti questi titoli di giornale, dove le stesse donne non lasciano spazio ai loro compagni non ritenendoli all'altezza dei compiti da svolgere in casa o con i propri figli, queste nuove comunità di papà vogliono rivendicare il loro diritto alla genitorialità, vogliono sdradicare l'effetto di un retaggio culturale che riveste l'uomo nel solo compito di protezione e di figura forte e prestante, ma che non può far parte del mondo affettivo emotivo della propria prole. Il mondo emotivo- sentimentale sarebbe argomento relegato alla sola realtà femminile.
Anche in questa situazione ci viene incontro l'arte e Marco fa presente come il teatro possa rappresentare un'alternativa allettante per far vivere un momento di condivisione tra padre e figli . Un aiuto alla scoperta di se stessi e dell'altro. Non essere solo accompagnatori , ma essere protagonisti nella relazione. Promuove percorsi grazie a diverse associazioni che comprendono l'esigenza di affrontare questo cambiamento.
Be' io non posso che approvare e diventare io stessa una sostenitrice! L'argomento merita di certo uno spazio più ampio di uno solo incontro , per cui resta sintonizzato, perché sicuramente ci saranno altre simpatiche dirette ed incontri con i fantastici barpapà.
A presto
Daniela
Educatrice pedagogica teatrale
Family Coach
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