SCONFORTO O TRIONFO CONSAPEVOLE. Quale strada prendere?

Rubrica per raggiungere il completo potenziale

Quando lessi per la prima volta il proverbio “La storia è fatta dai vincitori” mi soffermai a pensare quanto sia bello e importante partecipare attivamente alla vita e lasciare ai posteri il proprio contributo, sia esso familiare, sociale, lavorativo o spirituale. 

Vincere può assumere i toni di chi vuol a tutti i costi arrivare al primo posto anche a discapito di altri e, spietatamente bypassare i rivali magari scorrettamente. Per indole non sarei mai capace di far questo e molto probabilmente anche chi mi sta leggendo, allora su cosa ho riflettuto e quali decisioni ho preso per “fare storia e vincere” nel mio contesto di vita?

Innanzi tutto ho pensato alla mia famiglia, ai miei affetti più profondi e ho analizzato il mio atteggiamento con loro e la qualità del tempo che trascorrevo in loro compagnia. Essendo stata una mamma sola con tre figli mi sono dovuta impegnare molto sul lavoro e purtroppo non sono riuscita a dedicare tutto il tempo che normalmente una mamma dà ai propri bambini. Questo stesso problema l’ho riscontrato parlando con molti imprenditori che, per esigenze lavorative, non hanno offerto sufficiente spazio alla famiglia. 

Ho quindi rivisitato la mia agenda e adattato il lavoro in modo da avere del tempo per i miei cari, ho imparato a far ruotare tutto sulle mie esigenze personali e su quelle emotive della mia famiglia e successivamente sul lavoro. 

Applicando il principio di Pareto del 20/80 sono riuscita a massimizzare i risultati semplificandomi la vita, sono riuscita a dare qualità, intensità e amore ai rapporti affettivi senza trascurarne le priorità. 

Nei momenti in cui dovevo mediare tra urgenze lavorative e famiglia ho coinvolto i miei cari rendendoli partecipi della situazione e chiedendo il loro parere sul da farsi. Raramente si sono opposti, anzi generalmente si sono alleati con me nel prendere importanti decisioni che mi avrebbero dirottata lontana da loro per un periodo di tempo. 

Con questa soluzione ho trovato la giusta formula per andare tutti d’accordo e rispettarci reciprocamente. Il risultato è che in famiglia mi sento vincente, serena e piena di gioia perché vedo altrettanto felici, liberi e allegri i miei cari.

Nell’ambito sociale e lavorativo il mio desiderio di fare storia è dettato dalla qualità del metodo di counseling che ho creato vent’anni fa, l’IperSophia Emozionale®, che accompagna le persone nella trasformazione delle crisi emotive in punti di forza per migliorare l’essenza della vita, essere più vitali, ottimisti e virtuosi. Insegnare il metodo ad altri professionisti è ciò per cui negli ultimi tempi sono particolarmente focalizzata perché l’eccezionalità dei risultati penso possa contribuire molto a far star bene tante persone sofferenti.

In campo spirituale ho ancora molto da imparare ma credo fortemente che quando apriamo il cuore all’Universo le buone energie potenti e illuminanti inizino a nutrirci e a guidarci verso una visione più ampia e leggera permettendoci di essere fonte di sollievo e serenità per gli altri.

Dopo ogni crisi esistono due strade: lo sconforto o il trionfo. Quale imboccare? 

È solo con la consapevolezza del “perché”, del “come” e del “cosa” che riusciamo a dare una risposta a questa domanda. Analizzando il “perché” della crisi, quale è stato il nostro ruolo e quale responsabilità ci attribuiamo, siamo in grado di definire “come” reagire e “cosa” fare per migliorare la situazione.

Avere consapevolezza di come sono avvenuti i fatti ci permette di organizzare e pianificare il futuro evitando gli errori precedenti e imparando da essi la giusta strada da percorrere per arrivare al traguardo e lasciare il segno positivo del nostro passaggio.

Il mio suggerimento è quello di ringraziare sempre ciò che ci è capitato perché dietro ad ogni sofferenza c’è la risposta per cambiare le cose e trionfare consapevolmente.

Abbiamo tutti il potenziale e le virtù per eccellere e lasciare un ottimo ricordo di sé, a volte basta un sorriso o una carezza, un atto di umiltà o un grande risultato economico, ognuno è illuminante per qualcun altro, l’importante è fare le cose con il cuore, essere utili per gli altri e “vincere” i propri affanni e dolori per fare storia!

Un caro saluto a voi pieno di sorrisi.

Dott.ssa Elena Beltramo

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