Cari insegnanti, tutti sappiamo quanto sia importante per i bambini nella scuola dell’infanzia esplorare e conoscere il proprio corpo. Grazie ad esso i bambini hanno un primo contatto con il mondo che li circonda, si mettono in relazione con l’altro da sé, esprimono le proprie emozioni.
Offrire ai bambini opportunità di esplorazione e sperimentazione del proprio corpo è, quindi, fondamentale per aiutarli a sviluppare un’immagine positiva di sé, a costruire la propria identità, ad avere sicurezza e fiducia nelle proprie capacità per raggiungere l’autonomia.
Perché non farlo attraverso la musica? Le esperienze musicali che possiamo proporre sono infinite, vi faccio alcuni esempi.
1) Si potrebbe innanzitutto sperimentare un nuovo modo di proporre le filastrocche, ossia attraverso dei percorsi motori che tengano conto anche del ritmo che scorre fluido tra le parole.
Prendiamo la “Filastrocca per orientarsi” di Bruno Tognolini:
“Sette punti ho avuto in dono
Per capire dove sono.
Sopra me c’è il cielo vuoto.
Io cammino ma non nuoto.
Sotto me c’è il duro suolo.
Io cammino ma non volo.
Alla destra la mia mamma.
A sinistra il mio papà.
Dietro me ciò che era prima.
Avanti a me ciò che sarà.
Sopra e sotto, un lato e l’altro.
Dietro e avanti: il mondo è mio.
Ma dov’è il settimo punto?
È nel centro: sono io.”
E costruiamo questo percorso servendoci di: segnaposti (o cartoncini) circolari, sagome del piede, coni, aste, una palla grande, funi.
Riscrivo ora la filastrocca con le indicazioni motorie per ogni frase, ricordandoci che ogni movimento dovrà essere proposto seguendo un ritmo regolare che dapprima sarà più lento e che raggiungerà la lettura fluida della filastrocca man mano che i bambini saranno più consapevoli del percorso motorio da effettuare.
“Sette punti ho | avuto in dono (2 passi sui 4 segnaposti circolari)
Per capire | dove sono. (altri 2 passi sui segnaposti circolari)
Sopra | me | c’è il cielo | vuoto. (da fermi battere 4 volte le mani portando le braccia verso l’altro)
Io | cammino | ma non | nuoto. (4 passi sulle 4 sagome del piede)
Sotto | me | c’è il duro | suolo. (da fermi battere 4 volte le mani portando le braccia verso il basso)
Io | cammino | ma non | volo. (3 passi sulle sagome e un salto sul primo segnaposto circolare)
Alla destra | la mia mamma. (salto sul segnaposto a destra e poi su quello centrale)
A sinistra | il mio papà. (salto sul segnaposto a sinistra e poi su quello centrale)
Dietro me ciò che era prima. (salto sul segnaposto dietro a quello centrale)
Avanti a me ciò che sarà. (salto di nuovo sul segnaposto centrale)
Sopra | e sotto, | un lato | e l’altro. (salto sorpassando la prima asta appoggiata o incastrata nei coni, strisciare sotto la seconda asta collocandosi sul primo segnaposto, salto sul segnaposto di destra e poi su quello di sinistra)
Dietro | e avanti: | il mondo è mio. (salto sul segnaposto di dietro e poi su quello davanti, giro intorno alla palla)
Ma dov’è il settimo punto? (cammino sulla fune che segna il percorso ondulato)
È | nel centro: | sono | io.” (4 salti sui segnaposti)
2) Potremmo pensare giochi di gruppo per sperimentare alcuni degli schemi motori di base, come camminare, dondolare, correre, strisciare, saltare, roteare, galoppare e così via...avendo cura che i bambini possano effettivamente percepire lo spazio fisico esterno. Tutto questo si può fare su brani musicali accuratamente scelti, in base alle sensazioni che ci suggeriscono.
Qualche esempio musicale:
- Camminare = Terzo tempo (Allegro) dal Concerto per pianoforte e orchestra No.3 in D major BWV 1054 di J.S. Bach
- Correre = Papagena dei Rondò Veneziano
- Dondolare = Intermezzo da “Fedora” di U. Giordano
3) Le attività di esplorazione di voce e corpo sono altrettanto importanti. Guidiamo i bambini nella scoperta dei suoni prodotti con questi due strumenti naturali: si può usare la voce cantando con tante sfumature d’intensità, sussurrando, soffiando, pensandola in silenzio, parlando come un robot o come un orco o ancora come un neonato. Per quanto riguarda il corpo i gesti-suono da scoprire, come battere le mani, batterle sul petto, schioccare le dita, battere i piedi per terra, sono davvero infiniti.
Per giocare con la voce è molto semplice fare riferimento a una canzone che i bambini conoscono bene proponendo loro di cantarla in modi diversi, modificandone timbro, intensità, velocità, altezza. Accogliamo chiaramente anche e soprattutto le proposte dei bambini. Allo stesso modo, potremmo proporre di accompagnare la stessa canzone con dei gesti-suono diversi anche inventati dai bambini al momento.
4) Infine, attraverso il corpo comunichiamo, anche e soprattutto le nostre emozioni. Anche questo possiamo farlo attraverso brani musicali di genere diverso, spaziando dalla musica classica, a quella pop, al rock e alla musica popolare. È fondamentale considerare il fatto che non tutti percepiamo lo stesso stato d’animo ascoltando la musica, quindi, sarebbe opportuno concordare con i bambini soprattutto se di 5 e 6 anni, quali brani scegliere per rappresentare una data emozione. Attraverso attività di questo tipo possiamo stimolare il pensiero creativo-musicale dei bambini chiedendosi di muoversi liberamente nello spazio singolarmente o a coppie esprimendo attraverso il movimento e le espressioni facciale le varie emozioni.
Ecco alcuni esempi musicali:
- Tristezza = Lacrimosa dal Requiem di W.A. Mozart
- Paura = Danza macabra di Camille Saint-Saëns
- Rabbia = One step closer dei Linkin Park.
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