Solennità di Ognissanti

Le icone e la festa

La festa di Tutti i santi, una festa che è fortemente legata all’iconografia, fu infatti istituita nel 731 dal Papa Gregorio III che dopo aver riunito un sinodo, stabilì la scomunica contro chiunque avesse osato distruggere le icone. Proprio per difendere l’onore dei santi oltraggiati dall’iconoclasmo, il papa oltre a far dipingere un gran numero di icone, istituì ufficialmente la festa di “Tutti i Santi”. 

Quindi la festa che stiamo festeggiando è stata fin dall’inizio legata alle icone! La festa d’ognissanti ci ricorda poi una grande verità della nostra fede, che anche le icone ci mettono continuamente davanti: ci rammentano cioè che la nostra vita terrena non è eterna, è un passaggio, una pasqua, e che la meta ultima del nostro viaggio è il  Paradiso, dove si trovano e ci attendono tutti i santi che ci hanno  preceduto.

Quando si entra in una Chiesa di rito orientale, così come succedeva anche nelle nostre chiese del periodo bizantino, i fedeli si sentivano circondati dalla presenza viva dei santi, che li guardavano dalle icone e dagli affreschi sui muri. L’esperienza era quella di sentirsi immersi in un atmosfera divina, di sentirsi in Paradiso, ed ogni cosa all’interno della chiesa aveva questo scopo: far percepire ai fedeli di essere parte della Chiesa eterna ed universale, della comunione dei santi.

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