Lavorare in vacanza? Ecco come padroneggiare la vacanza-lavoro se sei freelance

Se sei freelance o gestisci un'attività in proprio, lavorare in vacanza può sembrare un male necessario.

Se sei freelance o gestisci un'attività in proprio, lavorare in vacanza può sembrare un male necessario. 

Il problema è che quando si cerca di combinare le due cose, nessuna delle due viene bene: la qualità del tuo lavoro ne risente, e in più non riesci a goderti le tanto necessarie e meritate vacanze. 

E dopo tutto, hai iniziato a lavorare in proprio perché hai bisogno di più flessibilità, non di meno!

Non deve essere uno scenario perdente.
Dopo svariati tentativi, sono finalmente riuscita a trovare una quadra e pianificare il mio lavoro in funzione delle vacanze, lavorando per un massimo di 90 minuti al giorno (e non tutti i giorni).

Lavorare durante le vacanze è una cosa che non viene vista di buon occhio.
E onestamente, lo capisco.
Se hai mai trascorso un po' di tempo in un'azienda, soprattutto prima del COVID, c'è una linea molto netta tra lavoro e svago, tra riposo e produttività.

Di solito, mescolare lavoro e piacere suscita sentimenti di angoscia e di colpa.

E questa mentalità è difficile da scrollarsi di dosso una volta iniziata la dolce avventura di lavorare per se stessi.
È difficile indossare il cappello del capo e creare uno stile di vita che Ti permetta di servire i tuoi clienti e allo stesso tempo accontentare il tuo partner e la tua famiglia.

Per quanto mi riguarda, amando trascorrere lunghi tempi lontano da Milano soprattutto d’estate, ho deciso che il piacere e la produttività non debbano più essere esclusivi!
E di sfidare l'idea che lavoro e vacanza debbano essere sempre separati e che non si possano vivere bene entrambi insieme.

 

Ora, io mi godo questa flessibilità e attribuisco il successo delle mie vacanze di lavoro essenzialmente a tre cose: 

  1. stabilire correttamente le aspettative, 
  2. pianificare l'utilizzo del tempo e 
  3. concedermi un tempo di recupero dopo il ritorno.

 

Il mio amore per le vacanze di lavoro ben pianificate non mi impedisce di riconoscere che NON TUTTI I VIAGGI DEVONO ESSERE UNA VACANZA DI LAVORO. Il ROI (ritorno sull'investimento) di staccare completamente la spina è eccezionale: fa bene a te, alla tua attività e alla tua famiglia! C'è un tempo e un luogo per ogni cosa!

 

Passo n. 1: stabilire aspettative realistiche

La parte difficile di questo passo è essere onesta con te stessa e stabilire i propri piani in anticipo.

Devi progettare in modo proattivo le tue vacanze di lavoro per adattarle al tuo stile di vita e alle tue esigenze per ogni viaggio. Non tutti i viaggi avranno lo stesso scopo e il tuo compito in questa fase è quello di valutare onestamente i desideri tuoi e della tua famiglia per ogni vacanza.

Chiediti: ho bisogno di staccare completamente la spina durante questo viaggio (va benissimo se la risposta è sì!)?

Chi viene e qual è la sua capacità di condividere compiti come la cura dei bambini, la preparazione dei pasti e la pulizia, ecc.

In base alla mia attività e al mio carico di clienti, quale tipo di lavoro è essenziale e quale può aspettare? Che aspetto avrebbe il "successo" alla fine di questo viaggio? Quante ore voglio lavorare?

 

Esempio personale: Il prossimo viaggio che ho organizzato è un mese a Palma di Maiorca, ospite da parenti che vivono sull’isola. So che voglio staccare completamente la spina per le primi due settimane. 

Ma dopo, probabilmente lavorerò 90 minuti al giorno.
È più o meno il numero di minuti alla volta che riesco a concentrarmi quando fuori c'è bel tempo e il mare che mi aspetta.
E in questo lasso di tempo riesco a svolgere la maggior parte dei compiti che DEVO FARE.
Quindi, mi alzerò la mattina presto, mi preparerò la mia super tazza di caffè e mi metterò con il mio PC in terrazza, a godermi l’arietta fresca (ancora per poco) del mattino.

E so che avrò anche il tempo di preparare la colazione per gli altri, e scendere al bar sotto casa a comprare pane caldo e brioche appena sfornate per tutti.

E’ il mio piccolo modo per restituire le attenzioni che ricevo in quanto ospite.

 

Passo 2. Se pensi di lavorare in vacanza, devi pianificare il tuo tempo.

Pianifica il tipo di lavoro che farai per ogni sessione di lavoro.
Sembra semplice, ma so che tutti noi ci siamo seduti per portare a termine un compito vitale solo per sprecare i primi 30 minuti a spulciare le e-mail.

Più sarai specifica e concentrata durante questi momenti di lavoro, più ti sentirai produttiva e sarà più facile staccarti per andare a divertirti quando avrai finito. Sarai sorpresa dai risultati ottenuti!

Esempio personale: quando cerco di essere produttivo con blocchi di lavoro più brevi mi faccio due domande

  • Qual è la singola cosa che farà sì che i miei clienti abbiano quello di cui hanno bisogno in questo momento?
  • Quale singola cosa farà progredire la mia attività in questo momento?

Di solito, le risposte a queste domande mi danno abbastanza da fare nei miei piccoli blocchi di lavoro. Inoltre, aggiungo sempre una decina di minuti per verificare nelle mie varie caselle email che non ci siano emergenze in atto.

Per questo mese di agosto, come ho detto intendo staccare completamente la spina fin dopo ferragosto. Ne ho bisogno anche in vista dei progetti che ho già messo su carta per l’autunno.

Questo significa che le attività della mia Academy saranno sospese per il mese di agosto, e che dovrò programmare l’attività sui social media prima di partire. Sarà un po’ un tour de force, ma ne varrà assolutamente la pena!

 

 

Passo #3. Pianificare un ritorno di successo

L'ultimo passo sembra il più semplice, ma è il più difficile da applicare. 

È forte la tentazione di rimettersi al lavoro per essere al servizio dei nostri clienti e cercare di essere produttivi il giorno dopo il nostro rientro.

Ma in realtà è controproducente!
Senza un po' di spazio per decomprimere e prepararsi, tornerete in piena attività sentendovi come se aveste bisogno di una vacanza dalla vostra vacanza!

Esempio personale: io organizzo sempre il rientro per il giovedi, massimo per il venerdi.

Questo buffer mi dà spazio per affrontare l'inevitabile caos post-viaggio senza perdere la testa. Posso preoccuparmi di riaprire la casa e di tutte le operazioni di disimballaggio, rifornimento del frigorifero, bucato, con estrema calma, senza andare in affanno e dover lottare contro la tentazione di ripartire immediatamente. 

Poi, trascorro anche una mezza giornata a fare un piano per il prossimo lavoro con i clienti.
E quando torno a loro, sono organizzata e non affannata. Un vantaggio per tutti!

 

 

Se sei una freelance o gestisci un'attività in proprio, per lavorare con successo durante le vacanze è necessario pianificare e concedersi tempo e spazio a sufficienza per eseguirle al meglio.

Stabilendo aspettative realistiche, pianificando il tuo tempo e concedendoti un cuscinetto per un rientro senza problemi, potrai far sì che la commistione tra lavoro e vacanza diventi parte della tua realtà!

Hai in programma delle vacanze di lavoro? Che cosa farai per far sì che le cose riescano bene e gradite a tutti?

 

 

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