
Ciao, sono Sabrina,Pedagogista Clinico, e benvenuto a un nuovo episodio di “Risposte Pedagogiche”, il podcast per genitori che vogliono crescere i figli con intenzione e consapevolezza.
“Ho fatto degli errori con mio figlio… lasceranno segni per sempre?”.
L'aspetto più affascinante è che questi dubbi vengono proprio ai genitori più consapevoli, quelli che si fanno 1000 domande, quelli sempre pronti ad imparare.
Mi sa che il vecchio e caro Socrate ci aveva proprio visto giusto col suo celeberrimo: "più so e più mi accorgo di non sapere".
E' quella che io spesso chiamo l' "ignoranza consapevole";
è quella che ci spinge alla curiosità e alla ricerca;
è quella che ci spinge al miglioramento e alla crescita;
è quella che offre un esempio stimolante ai nostri pargoli e vale più di mille prediche.
Giusto per capirci di cosa stiamo parlando, vi faccio un esempio sulla differenza fra ignoranza inconsapevole e ignoranza consapevole.
C'è stato un momento della mia vita in cui ho dovuto prendere in mano tutte le faccende contabili, amministrative e burocratiche della mia famiglia, cosa di cui non mi ero mai occupata.
Bene, ho preso una marea di multe.
Il mio commercialista dell'epoca mi disse:
"ma perchè non mi hai fatto qualche domanda? ti avrei risposto e ti avrei evitato questi problemi".
Ma io non potevo fare domande, perchè non sapevo di non sapere. Domande su cosa? Su ciò che ignoravo?
Come è possibile?
Oggi continuo ad essere allergica a certi argomenti, ma, contrariamente a 16 anni fa, ho un'ignoranza consapevole e questo mi permette di fare le giuste domande e raccogliere le informazioni necessarie (ovviamente sempre con l'orticaria in agguato).
Capisci la differenza fondamentale?
Quando fai capolino nel mondo della pedagogia succede questo: ti senti con mille dubbi, ma entri nella sfera della consapevolezza e questo ti permette di farti le domande utili (ovviamente anche tu con un po' di dermatite).
Ed ecco una delle domande più frequenti:
Ma aspetta: un segno è solo un segno, non è l'intero romanzo.
Ogni parola, ogni gesto, ogni scelta che facciamo come genitori lascia un’impronta sui nostri figli. Ma non è necessariamente definitiva.
Magari non sei l'incarnazione della Montessori, ma nel momento in cui sei un genitore presente, innamorato, che investe sui propri figli, questo amore, questo accudimento, è il segno più forte che lasci.
È un’impronta di valore, e quella non svanisce.
Quelle risposte date di fretta, quelle frasi reattive di cui ci si pente subito dopo, un tono più sgradevole, un conflitto non gestito bene, o quei momenti in cui non riesci ad essere una guida autorevole e quel contenitore emotivo di cui tuo figlio ha bisogno; pure queste cose lasciano un segno.
Lo so, ti si sta contorcendo lo stomaco, ma ovviamente c'è anche una splendida notizia: IL CERVELLO E' PLASTICO e quindi si modifica e impara PER TUTTA LA VITA!!!
Oggi sappiamo che non è così. La plasticità cerebrale è altissima nella prima infanzia e nell’adolescenza – i due momenti di apprendimento più intensi – ma non si ferma mai.
Il cervello rimane plastico per tutta la vita.
Significa che possiamo continuare a imparare, crescere e cambiare, sempre.
Pensaci: se non fosse così, io non sarei qui e neppure tu saresti qui ad ascoltare con la voglia di imparare.
Le esperienze, le sfide, quello che ho studiato e imparato – soprattutto nella mia fase adulta – mi hanno trasformato più di quanto abbiano fatto la mia infanzia o adolescenza.
E lo stesso vale per te.
Non sei la persona che eri prima di avere tuo figlio.
Questo dimostra che il cambiamento è una parte imprescindibile della vita.
Se oggi ti rendi conto che alcune modalità non sono funzionali – fatichi a mantenere la calma, non sei sempre fermo nelle regole, ti capita di dire cose di cui pentirti, cadi in meccanismi eterni di sfide e nogoziazioni, anzichè gestire la rabbia di tuo figlio ti inalberi più di lui – non è troppo tardi. Non esiste il "troppo tardi".
Cavolo, la vita è un affascinante viaggio di scoperte, consapevolezze, apprendimenti e cambiamenti.
Guarda in faccia ciò che non ti piace più, accettalo perchè è il meglio che potevi fare con gli strumenti che avevi ed è sempre stato sostenuto da tutto l'amore possibile.
Raccogli nuove informazioni, cerca strategie più funzionali, che ti facciano sentire soddisfatto e fiero di ciò che dici e fai.
Semplificati la vita, perchè la conoscenza porta sempre con sè strumenti nuovi e soluzioni più efficaci.
Fallo nel modo che ti piace di più, e sempre a piccoli passi, perchè solo così riesci ad essere funzionale e costante.
Costruisci nuove tracce nel tuo cervello e regala a tuo figlio nuove possibilità.
Scegli il tuo passo e poi sii inesorabile, accettando cadute, risalite, frustrazioni, soddisfazioni e tutto ciò che fa parte di un percorso di crescita.
E ricorda che quando:
- sei consapevole
- sei motivato
- accogli le giuste informazioni
- e ti alleni con costanza
IL GIOCO E' FATTO.
Trovi i miei contatti su www.sabrinasalmaso.it.