Perchè gli sdolescenti non imparano a stare bene da soli: la sicurezza emotiva si costruisce in relazione

Perché dire “deve imparare a cavarsela” rischia di essere un tradimento affettivo (e cosa fare invece)

Caro genitore,

Se hai un figlio adolescente, probabilmente ti sei trovato almeno una volta a pensare: “Deve imparare da solo, non posso sempre esserci.”
È una frase legittima, spesso dettata dalla fatica o dal timore di “viziarlo”. Eppure, c’è una grande differenza tra accompagnare verso l’autonomia e lasciare che se la cavi da solo troppo presto.
In questo articolo, esploriamo perché la sicurezza interiore si costruisce con qualcuno, e come fare, concretamente, a essere una guida senza diventare un'ancora che frena la crescita.


1. L’autonomia non nasce dalla solitudine

Nella nostra cultura educativa c’è ancora l’idea che l’adolescente debba “staccarsi” per diventare grande. È vero: ha bisogno di spazi suoi, di errori, di tentativi. Ma staccarsi non significa trovarsi soli.

Prendiamo Marco, 14 anni. È timido, fa fatica a inserirsi nel nuovo gruppo sportivo. Il padre, ben intenzionato, dice:

“Non vado a parlare con l’allenatore. Deve imparare a cavarsela.”
Ma dopo tre settimane Marco ha smesso di andare agli allenamenti, dicendo che lo sport “non fa per lui”.

In realtà non era lo sport il problema. Era la paura di esporsi, di sentirsi giudicato. E quella, da soli, è difficile da regolare.
Un altro approccio, più efficace, sarebbe stato:

“Vuoi che parliamo insieme con l’allenatore per capire com’è il gruppo? Poi decidi tu se continuare.”

Qui il messaggio è chiaro: non ti risolvo tutto, ma nemmeno ti lascio solo nella difficoltà. Questo è ciò che costruisce fiducia di base.


2. Essere presenti senza invadere

Luca ha 16 anni e non studia. I genitori provano con il controllo: orari rigidi, niente telefono finché non finisce i compiti, interrogazioni a casa come a scuola.
Risultato? Tensione crescente, silenzi, bugie.

Essere presenti non significa sostituirsi, né controllare tutto, ma esserci come base sicura.
Un genitore può dire:

“Non mi interessa solo che tu prenda un voto sufficiente, ma che tu capisca dove stai facendo fatica. Se vuoi, parliamone insieme. Se non vuoi farlo con me, possiamo trovare qualcun altro con cui farlo.”

La presenza, in adolescenza, è come una luce accesa nel corridoio: non obbliga a rientrare subito in camera, ma dice: qui c’è qualcuno che non dorme mentre tu attraversi la notte.


3. Quando il genitore si allontana per “dare spazio”, ma il figlio lo vive come ritiro

Chiara ha 13 anni. Dopo un litigio con le compagne in chat, passa tutto il weekend chiusa in camera. La madre, per rispettare la sua privacy, non la disturba. Ma Chiara si convince di essere sbagliata, che “tanto non interessa a nessuno”.

In questi casi, il silenzio dell’adulto non è rispetto, è assenza emotiva.
Anche solo un piatto di frutta portato in camera con un “se vuoi parlarne, ci sono” può fare la differenza.

Spesso i ragazzi non chiedono aiuto. Ma testano continuamente la disponibilità affettiva di chi li circonda.
E quando trovano porte chiuse, non crescono in autonomia. Crescono in disorientamento.


4. La vera autonomia nasce da un’alleanza, non da un abbandono

La psicologia dello sviluppo è chiara: per sviluppare autonomia reale, l’adolescente ha bisogno di una figura affettiva che resti stabile anche quando lui si allontana, si arrabbia, o sembra non voler nulla.

È in quelle fasi di “chiusura” che il messaggio educativo più importante è:

“Io sono qui, anche se ora non ti piaccio.”

Un figlio che sente questa coerenza diventa più libero, non più dipendente. Perché può esplorare sapendo che c’è un rifugio sicuro in cui tornare.


  • Non è vero che “deve farcela da solo per diventare forte”. La forza si costruisce con qualcuno che ci guarda senza giudicare.

  • Accompagnare non significa invadere. Significa essere leggibili, disponibili, stabili.

  • Se c’è una regola che vale per gli adolescenti è questa: la loro autonomia cresce solo se sanno di non essere lasciati soli nelle fasi difficili.

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