Sii rigido con le regole e tenero con il bambino

Sono poche, ma semplici, le cose da spiegare a tuo figlio

“Spegni la tv.”

“No! Non voglio, l’ho appena accesa.”

“Non è vero, eravamo d’accordo che l’avresti spenta.”

“Non spengo.”


Quante volte ti sarà capitato di intrattenere un dialogo come questo, con tuo figlio?

Quante volte il bambino ha insistito nel suo “non voglio” e il tuo “spegni, per favore” si è quindi trasformato in un “devi spegnere perchè te lo dico io”?


E, infine, quante volte ti sei chiesto perché ogni santa volta capiti la stessa cosa?

Beh, ci sono molte spiegazioni, eccone alcune.


  • La tv, con le sue immagini e i suoi suoni, è molto coinvolgente e assorbe talmente l’attenzione del bambino da fargli perdere le facoltà uditive: in poche parole, non sente la tua voce.

  • La tv è un sicuro motivo di dialogo con i suoi compagni, un argomento di cui può parlare a scuola, al parco o alle festine. I cartoni più in voga sono quelli che hanno a che fare con i gadget in edicola, gli astucci o il videogioco di ultima generazione… difficile resistere! La tv è un’ottima babysitter anche per noi genitori, quando siamo troppo stanchi o abbiamo bisogno di riprenderci da una giornata di lavoro. Il bambino lo capisce e usa quest’informazione: per lui c’è una bella differenza tra guardare la tv da solo e guardarla con te!

Cosa puoi fare?


Sii rigido con le regole e tenero con il bambino.

come lo puoi fare?

Come sempre, ti consiglio poche ma semplici cose da spiegare a tuo figlio in anticipo (cioè, prima della frase “Spegni la tv”):


  • fissa la quantità di tempo che tuo figlio può trascorrere davanti alla tv;

  • decidi con lui, fin da subito, quali sono i programmi che può guardare;

  • limita il tuo tempo davanti alla tv, in modo che tuo figlio impari da te a fare attività diverse;

  • guarda con lui i suoi programmi preferiti.


L’ultimo punto è cruciale: crea terreno di dialogo e ti consente di potergli insegnare (senza farlo direttamente) a non “bere passivamente” il linguaggio della televisione, in particolare la pubblicità.


Ecco alcune domande che puoi fare, senza farlo insospettire che gli stai insegnando qualcosa

  • Cosa ti piace, di questo programma?

  • Se fossi un personaggio di questa storia, chi vorresti essere?

  • Cosa avresti fatto, al suo posto?

  • Cosa ti piace di lui?

  • E il personaggio che ti piace, cos’ha di diverso da quello che non ti piace?


E poi, verso i 5 o 6 anni, inizia a spiegargli con parole semplici e senza panico (mi raccomando, perché non serve!) come la pubblicità della tv vorrebbe farti acquistare ciò che vuole!


Ecco quali sono le frasi che funzionano con tuo figlio (e… certo, che funzionano perché non lo sminuiscono!):

"Ascolta, amore, capisco che non vuoi spegnere la tv, ma hai già passato tanto tempo a guardarla, per oggi. Pensiamo a qualcos’altro da fare che sia divertente?"


Immedesimarsi in lui comprendendo la sua poca voglia di chiudere l’aggeggio, ricordandogli contemporaneamente la regola, aiuta tuo figlio a imparare l’importanza di rispettarla. Gli stai dimostrando che sei sensibile ai suoi bisogni e ai suoi gusti e il vostro rapporto ne uscirà rinvigorito!

"Amore, la regola è che quando finisce il cartone animato finisce anche il tempo di guardare la tv."


Ricordaglielo, dandogli così il tempo di prepararsi a congedarsi dallo schermo. Il messaggio è: le esigenze di tutti possono essere soddisfatte.

"Spegni la tv. Se adesso lo fai, più tardi potrai vedere l’altro cartone che ti piace. Se invece non la spegni subito, allora non potrai più guardarla per il resto della giornata."


Questo è un “barbatrucco”! Così spingi infatti tuo figlio a comportarsi in modo da avere dei vantaggi, guadagnarsi dei privilegi; sotto sotto coglie che le gratificazioni possono arrivare anche più tardi e che… l’attesa può essere giustificata!


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