Come evitare ai figli le cattive compagnie senza interferire - parte 2

Per i ragazzi il gruppo è un punto di riferimento irrinunciabile, come aiutarli a scegliere?

Ti presento le ultime 5 delle 8 strategie per aiutare tuo figlio a fare le sue prime esperienze nel gruppo “senza uscire dalla finestra di casa” ma “accompagnato da te sulla porta”. Il ragazzino potrà fare tranquillamente le sue belle esperienze in gruppo, se hai dichiarato che la casa è sempre e comunque il luogo accogliente dove si sta bene e ci si ritrova con gioia!


4. No al "genitore amico"  

In una famiglia i ruoli sono diversi e un genitore è chiamato a prendersi cura dei figli e guidarli in modo responsabile: sono permessi gli errori ma non la confusione di ruolo! Già a 10/11 anni il ragazzo deve sapere che la guida sei tu, che spetta a te fissare le regole e stabilire le conseguenze di determinate azioni. L’amico ha una funzione diversa: è un sostegno imprescindibile ma non può essere una guida e certo non stabilisce le regole della famiglia! I genitori indicano la rotta verso cui dirigere, con autorevolezza e affetto, la nave “educazione figli”.


5. Allarga i suoi interessi

Spronalo ad ampliare i suoi interessi e le sue passioni – sai, dal punto di vista di un ragazzo di 10/14 anni l’orizzonte degli interessi è abbastanza limitato. Porta tuo figlio a teatro, a mostre, fiere dell’hobbistica, concerti di gruppi musicali vicini al suo mondo… Aiutalo ad appassionarsi veramente a qualcosa: lo aiuterà a sentirsi competente, sicuro e a sviluppare i primi elementi dell’autodisciplina.


6. Mantieni costanti i momenti di ritrovo per tutta la famiglia  

Spesso capita che i genitori lavorino fino a tardi più volte a settimana… Ti ci ritrovi anche tu? Ricorda che però serve un appuntamento fisso nel quale tutta la famiglia si ritrovi, a fine giornata. Ecco che il dopocena diventa un momento godibile. Bandite tv, videogiochi, telefonini e incombenze varie, sparecchiate a turno, mettetevi comodi sul divano e prendete un bel gioco da tavolo, oppure raccontatevi le vostre giornate dando anche la possibilità a vostro figlio di confidare quei piccoli segreti che ai ragazzi vengono in mente solo verso l’ora di andare a letto… ecco che la prima cotta, il dispetto subito, il voto non detto trovano il giusto luogo e il giusto tempo.

I figli devono aspettare con gioia, e non con timore, il momento di ritrovarsi assieme a tutta la famiglia, lasciando che la giornata si chiuda serenamente.


7.  Continua a dimostrare apertamente il tuo affetto

Sembra banale, ma non lo è. Certo, le provocazioni di un ragazzino possono essere dolorose per un genitore (che deve assolutamente imparare a conoscerle e gestirle) ed essere paziente davanti all’aggressività di tuo figlio dandogli un bacio per incoraggiarlo, nonostante ti urli in faccia… può essere davvero difficile. Pensare che il tuo “cucciolo tutto coccole” si sia trasformato in un ragazzetto dai gusti musicali allucinanti, brufoloso e supponente che ti insulta con una strana voce roca… beh, è dura.

Tutto questo serve a prepararti a tutti gli scossoni emotivi che verranno fino al giorno in cui tuo figlio ti dirà: “Non ti far vedere dai miei amici!”.

Il figlio deve affrontare la fase di guerra al genitore – non tanto a te come persona ma a te come modello per poter iniziare a crescere diventando se stesso. Ma c’è un’insidia: sarà faticoso, per lui, se nascesse in te il risentimento nei suoi riguardi per gli attacchi che ti sferra. Tuo figlio ha bisogno della sicurezza che gli dà sapere che lo ami a prescindere. Non lasciarlo mai senza questa certezza!


8. Tieniti alla larga dalle generalizzazioni e dai pregiudizi  

Purtroppo in questo aspetto i media e i social non ci aiutano per niente. "Fa più rumore una foresta che cade che un albero che cresce": il “bene” e il “buono” degli adolescenti fatica sempre a emergere nella nostra società. Fai attenzione a pronunciare certe frasi di giudizio sulle amicizie di tuo figlio, a “fare di tutta l’erba un fascio”, a emettere sentenze generiche che poi diventano delle etichette anche nella testa del ragazzino.

“Gente vuota”, “senza famiglia e senza valori”, “adolescenti superficiali” sono affermazioni che ci aiutano a scaricare la nostra ansia (e la nostra frustrazione) che, però… finisce per pesare sulle spalle dei nostri figli: volenti o nolenti, diventeranno genitori a loro volta, ricordiamolo sempre.


 Questo è il messaggio che voglio mandarti: aiutare i figli con l’esempio!

Aiuta tuo figlio, come puoi, a creare in lui una capacità riflessiva ampia, a nutrire speranza nel domani, a essere responsabile delle cose che fa, a pensare in modo positivo e realistico allo stesso tempo, a cambiare il modo di guardare le cose con coraggio!

È più facile rompere un atomo che un pregiudizio. (A. Einstein)

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