Alimentazione e Emozioni, un legame indissolubile.

Cosa lega ciò che mettiamo nella ciotola alle emozioni del nostro amico a 4 zampe?

Per più di 10 anni mi sono recata a casa dei proprietari di cani chiamata ad educare o a risolvere un "problema comportamentale”. 

Per i primi anni l’analisi della situazione era sempre improntata sulle richieste della famiglia: non deve tirare al guinzaglio, non deve saltare addosso, non deve abbaiare se lasciato solo…. insomma io ero la persona che doveva aggiustare il cane perché si adattasse perfettamente alla famiglia e ai ritmi di questa.

Ma il cane? La sua indole, la sua aspettativa di vita, le sue necessità etologiche? 

Perché non venivano prese in considerazione?

Perché per molto tempo e purtroppo ancora oggi si pretende che sia il cane ad adattarsi, gli si offre un cuscino comodo, il cibo nella ciotola, qualche carezza, perché non dovrebbe essere felice?

Ma noi davvero sappiamo cosa rende felice il nostro cane? 

Ovviamente quando ho aperto gli occhi su questo aspetto è cambiato tutto. 

E’ cambiato il modo di relazionarmi con i miei animali, il mio metodo di lavoro si è plasmato pian piano su questa nuova visione e chiaramente ogni scelta fatta veniva considerata in maniera completamente diversa rispetto a prima.

Più aumentava questa consapevolezza più mi pesava dover lavorare con umani che pretendevano il cambiamento del cane senza considerare le sue vere necessità e soprattutto senza mettersi in gioco. E non parlo di applicarsi 10 minuti la sera a fare esercizi per insegnare il seduto, parlo di mettersi in gioco emotivamente, prendersi la responsabilità dell’influenza che hanno sui comportamenti del loro cane e accettare di dover cambiare loro per far si che anche il cane facesse il cambiamento.

E’ così che, affascinata da sempre dal mondo dei rimedi naturali e dell’alimentazione ho spostato la mia formazione in questa direzione prima frequentando il corso di Aromaterapia per Animali, poi la formazione in Naturopatia per Aniimali domestici e mentre e successivamente molteplici corsi di Alimentazione, l’ultimo, finito quest’anno “Il potere del cibo secondo la medicina tradizionale cinese negli animali domestici”.

Perché così tanta attenzione all’alimentazione?

Perché ho messo insieme i pezzi del puzzle. 

Tanti anni come educatrice mi hanno dato l’esperienza necessaria a comprendere che in moltissimi casi le scelte alimentari fatte dai proprietari nei confronti dei loro animali sono causa di frustrazione, di insoddisfazione e anche di comportamenti anomali. 

E se ci pensi è la cosa più facile da cambiare… da migliorare, sicuramente più semplice di cambiare il proprio stato d’animo in relazione ad alcuni comportamenti del nostro animale, di attenuare o modificare le reazioni istintive, di imparare a guardare il mondo con i loro occhi… insomma basta cambiare ciò che mettiamo nella ciotola e questa parte è fatta, e ho capito che è da qui che bisogna partire: dare agli animali la prima prova di comprensione delle loro necessità per poi pian piano lavorare poi su strati più profondi.


L’insoddisfazione alimentare è la causa meccanica più facile da modificare causa di frustrazione e comportamenti indesiderati.


In pochi casi balza all’occhio questa influenza, ma non hai idea di quante volte invece ci sia una connessione diretta!

Ti faccio un esempio pratico:

Il primo caso eclatante in cui ho avuto la prova di quanto l’alimentazione influenza il comportamento è stato con un cucciolone di 7 mesi di bulldog francese.

Vivace a dir poco, sono stata chiamata perché era davvero incontenibile: abbaione, saltava addosso e mordeva in richiesta di attenzione continuamente e al guinzaglio tirava come un dinosauro.

La proprietaria era fuori casa 10 ore al giorno per lavoro e il cane rimaneva con la mamma che ormai aveva dato l’ultimatum alla figlia, o il cane si calmava o le avrebbe chiesto di darlo via perché era esasperata da questi comportamenti.

Durante la telefonata ho pensato:”è un cucciolo… è normale che sia vivace, probabilmente non si sfoga abbastanza..”

Qualche giorno dopo sono andata da loro. 

No non era normale il suo comportamento, la madre aveva ragione, era insostenibile! 

Vero che un cucciolone di bulldog può essere agitato ma vero anche che avrebbe dovuto avere tregua ogni tanto e riposare…. invece sembrava avesse le duracell, 1 ora di passeggiata tirando, giochi di fiuto e gioco di tira e molla e ancora era carico come una molla! La mamma aveva le gambe devastate dai graffi, erano arrivate a metterlo in un piccolo serraglio perché lei potesse muoversi per casa senza essere morsa e graffiata. E lui ovviamente cercava di smontare il serraglio e passava il tempo lì dentro ad abbaiare come un pazzo.

Oltre a molti consigli per gestire la situazione mi sono fatta mostrare cosa davano da mangiare. La proprietaria tutta soddisfatta della sua scelta mi ha mostrato un sacco di crocchette che riportava proprio un bulldog francese sul fronte, quindi assolutamente adatto alla razza.

Mi è bastato girare il sacco e leggerne l’etichetta per capire che dovevamo immediatamente cambiare cibo. La materia prima più presente nelle crocchette era riso. 

Riso=amidi, amidi=zuccheri. Ed ecco qui… una delle cause di questa situazione.

Cambiato piano alimentare (sempre utilizzando prodotti pronti) e in una settimana il cane è cambiato completamente. Certo è rimasto il cane allegro che era, ma con i suoi momenti di pausa e soprattutto capace di concentrarsi e rallentare. 

Ho ancora gli screenshot dei messaggi che mi ha mandato questa proprietaria stupita e incredula che in una sola settimana di cambio alimentare il cane fosse migliorato così tanto.


Senza porre attenzione al piano alimentare il risultato non sarebbe mai arrivato e chissà dove sarebbe finito questo cucciolone.


Ovviamente questo è lo scenario di un caso eclatante ma ci sono tante piccole sfumature che i proprietari che seguo notano quando introduciamo cibo che il cane o il gatto apprezza davvero.

Spesso nemmeno sanno di poter rendere il loro amico ancora più felice del pasto finché non decidono di fare il cambio e notano l’entusiasmo e la gioia del loro animale.

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