Quanto devi fatturare per iniziare a guadagnare ?!

Scopri come calcolare il fatturato minimo per coprire tutti i costi e iniziare a guadagnare grazie alla tua azienda

Fare l'imprenditore è sicuramente avvicente ma anche molto stressante e soprattutto sempre e comunque un rischio nel quale il guadagno non è assicurato, ma conseguenza di scelte e azioni imprenditoriali azzeccate che portano risulati economici soddisfacenti. Ma questo lo sai meglio di me 

Proprio perché il tuo guadagno non è per nulla assicurato e per mandare avanti l'azienda devi sostenere dei costi che possono non soltanto non portarti un guadagno ma anzi a perdere denaro, una parte importante è che tu riesca è riuscire a calcolare questo rischio. Come ?! Individuare il fatturato minimo necessario che ti consente di coprire tutti i costi ed iniziare a guadagnare


Quanto devi fatturare per iniziare a guadagnare ?!

Dobbiamo partire dal conto economico contabile della tua azienda e procedere alla suddividere dei costi in: ✅costi fissi,✅costi variabili. 

I costi fissi sono quelli che non variano se aumentano i ricavi, come ad esempio i costi per affitto di un capannone. Se fatturi di più il canone di affitto non varia. 

I costi variabili, invece, sono quelli che aumentano all'aumentare dei ricavi. Un esempio sono i costi di materie prime o merci. 

Per vendere di più bisogna produrre di più e quindi acquistare di più. Qui di seguto di propongo una rappresentazione grafica per agevolare la comprensione di un concetto che per certi aspetti potrebbe sembrare scontato, ma è bene non dare mai nulla per scontato. 


Una volta fatto questo, riscriviamo il conto economico contabile a margine di contribuzione.  In altre parole, il conto economico contabile viene riscritto suddividendo i costi in, appunto, costi fissi e variabili e evidenziando i risultati di guadagno intermedi. 


Il margine di contribuzione


Il calcolo del margine di contribuzione è necessario per calcolare una grandezza fondamentale per chiunque gestisca una attività imprenditoriale, perché è quel margine che deve essere sufficiente per coprire tutti i costi fissi. Facciamo un esempio e ipotizziamo i seguenti numeri.



Per ogni euro che vendi, 53 centesimi sono il tuo costo variabile e 47 centesimi il tuo margine. Da non confondere con la percentuale di ricarico, il cosiddetto mark up. Sempre nel nostro esempio, il tuo mark up è MdC/CV = 470.000/530.000 = 89%. ll margine di € 470.000 è sufficiente a coprire tutti i costi fissi e la tua remunerazione sia come lavoratore, se socio che lavora in azienda, e come investitore?! Dipende dai tuoi costi fissi

I costi fissi, che come abbiamo detto poco fa, sono quei costi che per loro natura non variano all’aumentare o al diminuire dei ricavi, sono indipendenti dall’andamento dell’attività, e generalmente sono i costi di: 

  • affitto,
  • costo del personale, 
  • manutenzione ordinaria, 
  • ammortamenti,

soltanto per citarne alcuni. Ragioniamo sempre numeri alla mano. Supponiamo i seguenti dati. 



In questo caso il margine di contribuzione di € 470.000 è sufficiente per coprire i costi fissi, generando un reddito operativo di € 280.000 = 470.000 – 190.000. 

Ora, per prima cosa, devi valutare se questo risultato è coerente con i tuoi obiettivi, poi se è sufficiente per coprire i costi della gestione finanziaria, straordinaria, fiscale. Qualora non lo fosse, la causa va ricercata nella gestione della tua azienda. 

  • Prezzi troppo bassi?! 
  • Volumi di vendita non sufficienti?! 
  • Costi eccessivi?!

Si inizia da qui! Questo approccio “scientifico” è fondamentale se vuoi avere il controllo della tua attività ed essere in grado di fare le scelte giuste al momento giusto. 


Calcolare i ricavi minimi 

Li possiamo calcolare perché abbiamo suddiviso i costi tra costi fissi e costi variabili e abbiamo riscritto il conto economico contabile secondo questa logica ricavando il margine di contribuzione, passaggio senza il quale sarebbe impossibile. 

Il fatturato minimo, in gergo tecnico detto anche punto di pareggio, break even point o bep, è dato dalla seguente formula matematica. 

Fatturato minimo = Costi fissi/ MdC%

Riprendendo i numeri del nostro esempio precedente:

Fatturato minimo = 190.000/47% = 404.255

I costi fissi sono il 19% dei ricavi di 1.000.000, quindi per coprire tutti i costi devi fatturare almeno 404.255. Vediamo se il calcolo è corretto. Facciamo la verifica. 



Corretto! I costi variabili sono il 53% dei ricavi e i costi fissi sono rimasti invariati. Con questa semplice formula puoi stabilire il fatturato minimo che devi raggiungere e che ti consente di coprire tutti i costi, fissi e variabili, e dal quale inizi a guadagnare. 


Se fatturi di meno, stai perdendo soldi

Se tra i costi fissi mettiamo anche il compenso per il tuo lavoro svolto in azienda, hai individuato il fatturato obiettivo che garantisce anche il guadagno che hai ritenuto essere equo per i tuoi sforzi e i tuoi sacrifici. In qualità di lavoratore però, non di investitore. 


I vantaggi   

Puoi sapere giornalmente, settimanalmente, mensilmente, quando decidi tu insomma, semplicemente guardano al fatturato, se stai raggiungendo i tuoi obiettivi, senza dover aspettare dalla contabilità il bilancio periodico aggiornato.  E questo è un vantaggio. Ma il vero vantaggio, quello a mio avviso più importante, è un altro. Sei obbligato a ragionare e pianificare la strategia per raggiungere l’obiettivo di fatturato che hai calcolato. Rimaniamo sempre nel nostro esempio numerico. 

Hai stabilito che devi realizzare il fatturato minimo di € 404.255. La vera domanda è: come lo raggiungi?!

Quali sono le decisioni e le azioni che hai programmato di mettere in atto per rispettare l’obiettivo minimo?! In concreto: 

  • il tuo storico cosa dice?!
  • chi sono i tuoi clienti target?!
  • come è strutturato il tuo sistema di acquisizione clienti?!
  • il tuo prodotto o servizio in cosa si differenzia per poter far leva sullo sviluppo del portafoglio?!
  • quanto hai budgettizzato di investire in marketing?!

Quali sono, in altre parole, le strategie che hai deciso di mettere in campo, nella pratica, per fare in modo che il tuo obiettivo diventi il tuo risultato?! Puoi farlo a sentimento, a intuito, ma sprecheresti soltanto energie inutilmente, o farlo in modo scientifico, con le giuste domande alle quali dare una risposta. E quella risposta di porterà a strutturare un programma di lavoro concreto, che se monitorerai durante tutto l’anno ti fornirà ulteriori informazioni per fare le scelte per raggiungere i tuoi obiettivi. 


Come possiamo aiutarti 

Se vuoi sapere:

  • il fatturato minimo che devi raggiungere per iniziare a guadagnare, 
  • come aumentare utile e liquidità anche senza aumentare per forza il fatturato, per non sprecare nemmeno un euro in costi inutili e non regalare tasse non dovute al fisco, 
  • pianificare le azioni per ottenere il massimo dalla tua attività e farla crescere trasformare i tuoi obiettivi nei tuoi risultati,  

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