Hai un mantra ripetitivo di recriminazione? Quale?
Ad esempio:
"quando fai così non mi vai bene".. non mi ami abbastanza", "questo compito spettava a te".. "non posso fare le cose al posto tuo".. "non mi dai attenzione".. "ti ho detto mille volte di mettere i giocattoli a posto".. "non mi ascolti mai quando ti parlo".. "sono così e non ci posso far niente".. "ho capito che sei fatto così e da te non posso aspettarmi altro".. "ti avevo detto di non toccare mai quella cosa".. . E così via.
E questo accade nella coppia, verso i figli, con gli amici, in classe, al lavoro tra colleghi.. .
Recriminare crea disagio e stress
Perché genera una situazione dove sembra non ci sia la possibilità di un momento di relazione diverso.
Perché genera una situazione dove sembra non ci sia la possibilità di un momento di relazione diverso.
Quando recriminiamo siamo sotto il sequestro di memorie ed emozioni oppositive, la capacità di pensiero è ridotta al lumicino, la mente non riesce ad accedere a connessioni neurali che consentano un modo di relazionarsi differente e generativo di un agire che sia amorevole.
Recriminare è una reazione controproducente.
Può portare all'amarezza e al risentimento, e può impedirci di andare avanti.
Quando recriminiamo, ci concentriamo sul passato, su ciò che ci è stato fatto. Non stiamo guardando al presente o al futuro, a cosa possiamo fare per migliorare la nostra situazione. Non stiamo guardando al nostro ruolo nella situazione, a ciò che abbiamo fatto per contribuire al problema. E non stiamo guardando alla possibilità di perdonare, di lasciar andare la rabbia e il dolore.
Recriminare può essere un modo per prendere il controllo di una situazione, per far sentire alla persona che ci ha ferito il dolore che stiamo provando. Ma è una soluzione temporanea e spesso porta a più dolore nel lungo periodo.
Recriminare è una reazione controproducente.
Può portare all'amarezza e al risentimento, e può impedirci di andare avanti.
Quando recriminiamo, ci concentriamo sul passato, su ciò che ci è stato fatto. Non stiamo guardando al presente o al futuro, a cosa possiamo fare per migliorare la nostra situazione. Non stiamo guardando al nostro ruolo nella situazione, a ciò che abbiamo fatto per contribuire al problema. E non stiamo guardando alla possibilità di perdonare, di lasciar andare la rabbia e il dolore.
Recriminare può essere un modo per prendere il controllo di una situazione, per far sentire alla persona che ci ha ferito il dolore che stiamo provando. Ma è una soluzione temporanea e spesso porta a più dolore nel lungo periodo.
Se recriminiamo vuol dire che la mente non è tranquilla.
Anziché avventarsi sull'altro è meglio osservarsi in questo stato, dedicarsi a qualche respiro profondo che consenta di schiacciare il 'tasto pausa' del processo reattivo e attendere che il pensiero torni disteso e il cuore si manifesti.
Per Te, se vuoi, 20 minuti di consulenza completamente gratuita.
Prenotala al link: www.lavitacheami.com
