Le TRE relazioni felici

nascono dalla consapevolezza

Le relazioni felici.
La felicità nelle relazioni nasce dall'acquisire la consapevolezza che la vita è un progetto di cambiamento.

Le mie relazioni felici hanno origine nella terza decade della mia vita grazie alle scoperte che hanno poi determinato gli anni successivi. Era già qualche anno che cercavo una vita migliore e le esperienze vissute mi portarono ad una riflessione non da poco: la vita è educarsi alla relazione, continuo miglioramento!

Mi misuravo con l’idea di educazione, con la ricerca di quelle risorse interiori che mi guidassero verso un futuro più luminoso.


La ricerca di relazioni felici.

Maria Montessori affermava che la grandezza della personalità umana comincia dalla nascita. Rita Levi Montalcini che l’apprendimento è possibile a ogni età grazie alla plasticità del nostro cervello.

Quanto si può crescere?

Nelle mie esperienze di crescita personale cercavo di comprendere quanto nella mia vita fosse una mia conquista oppure un'eredità ricevuta dalla genetica o dalle influenze di famiglia, amici, libri..., e come superare il limite delle credenze e convinzioni limitanti.

Da una parte mi sono reso conto del prezioso aiuto che dà madre natura, dall’altra della necessità d'impegno per avere relazioni felici e della determinazione per scoprire nuove e reali capacità.


Relazioni felici: sono tre quelle fondamentali.

Passo dopo passo cresceva la consapevolezza di come sia possibile una vita felice osservando e allenando costantemente le tre nostre relazioni fondamentali: con il nostro mondo interiore, con ciò che ci circonda, con la vita.
Il valore di queste tre relazioni produce la qualità delle nostre giornate

Da quel momento divenne imperativo “educarmi alla relazione”!


Ricorda: La relazione è comunicazione. Non si può non comunicare.

Solo come esempio:
la persona che se ne sta in silenzio per conto suo durante una festa sta comunque mandando un messaggio, comunica ad esempio che non vuole parlare con nessuno; il solo prendere in braccio un bambino è già comunicare con lui; situarsi a distanza o abbracciare il proprio partner è comunicazione, così come mostrare forza o tenerezza in famiglia, rimanere isolati o partecipare durante una riunione di lavoro, rilassarsi o essere in tensione in un gruppo di amici, mettersi di fronte o voltare le spalle, ascoltare o essere distratti durante un colloquio, sorridere o rabbuiarsi mentre si passeggia, e così via.


Nelle nostre giornate ogni accadimento è una situazione di comunicazione relazionale.

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare