In noi c'è un bambino interiore

che attende il nostro amore

Un bambino che gioca è più felice di una persona ricca.
Possiamo scoprire il suo segreto e farlo diventare nostro. Il bambino vive nell’attimo, non è nel passato o nel domani. Egli si muove con intensità e quando riesce ad esprimere la sua viva curiosità manifesta tutta la sua felicità.

Il bambino che è in noi.
Anche in noi adulti c’è un bambino che possiamo chiamare bambino interiore, e la qualità della nostra vita interiore ci segnala qual è la sua condizione, il suo stato.

Da sempre in noi, e da sempre anche nei nostri bambini, c’è un bambino interiore che ha una duplice storia. Compie un viaggio portando con sé due caratteristiche, due memorie: le emozioni (positive e negative), le credenze e i comportamenti acquisiti sin dalla prima infanzia, ma anche la sua essenza che la propensione alla vita e all’innocenza.

Il bambino interiore è sempre presente.
Il bambino in noi è probabilmente velato dalle esperienze vissute dalla nascita all’adultità, velato dagli schemi mentali che sovrapponendosi nel tempo ci hanno via via plasmato. Ma egli è sempre presente. Nella sua essenza è la parte viva e vera che è in ognuno di noi. E' ciò che realmente potremmo essere.

Per sentire il bambino interiore ci vuole sensibilità.
Le nostre convinzioni che nel tempo sono diventate credenze e attitudini possono celare alla nostra sensibilità l’esistenza del bambino interiore. Quanto archiviato nella mente inconscia può sottrarre o mettere in luce la sua presenza, ma è soprattutto l’attenzione che abbiamo oggi sulla qualità del nostro pensiero ed emozione a farci sentire o meno la forza della sua essenza.

L’amore verso il bambino interiore.
L’amore verso il bambino interiore cresce nel tempo, man mano che la nostra relazione con la vita passa dai bisogni ai valori, dalle emozioni ai sentimenti. L’amore è più che un’emozione, è un sentimento, è il nostro bambino interiore che riesce ad esprimere a pieno la sua sensibilità, a sentire ciò che è vero, a muoversi nella comprensione e non nella reazione. 

Il cuore va educato ad agire e non a reagire.

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