WELFARE E BENESSERE

Un Nuovo welfare per un nuovo concetto di benessere

UN NUOVO WELFARE PER UN NUOVO CONCETTO DI BENESSERE.

Un argomento complesso questo, che cercherò di trattare in modo semplice perchè lo ritengo oggi un tema di importanza fondamentale.

Più viene diffuso e facilmente compreso, meglio è!

Che cos’è il Welfare?

Sul dizionario alla voce Welfare troviamo: “sistema sociale che vuole garantire a tutti i cittadini la fruizione dei servizi sociali ritenuti indispensabili; in italiano: stato sociale”.

Ma come funziona? Quali sono le tematiche fondamentali del Welfare? E perché lo si traduce, erroneamente, con la parola benessere in italiano?

Le origini di questa parola risalgono  in Gran Bretagna appena dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Il paese interamente da ricostruire.

Nasce così il termine welfare riferito alle nuove politiche volte a dare sostegno alle fasce più deboli della popolazione che, proprio con la guerra, avevano perso ogni risorsa.

Lo stato di Welfare è quindi uno stato che si occupa e si prende cura del benessere di tutti, in particolare dei più deboli, garantendo sussistenze e assistenze di base, in primis a favore della vecchiaia (previdenza) e della salute (attraverso la garanzia del diritto alle cure), ma non solo.


L’idea - o l’ ideale?-  sottostante al concetto di welfare è quella di mettere ogni cittadino nella posizione di vivere e gestire le condizioni di  malattia, vecchiaia e di non autosufficienza,  nel modo più agevole possibile (per quanto compatibile con queste condizioni) e sostenere chi, per i motivi più diversi, si ritrova suo malgrado senza un lavoro.

Anche l’educazione e l’istruzione sono argomenti e temi che riguardano le politiche di Welfare.

Il sistema di welfare può anche essere visto come un modo per fornire una rete di sicurezza per le persone che non sono in grado di sostenersi o che, a seguito di eventi importanti ed imprevisti non riescono più a mantenere lo stesso tenore di vita. Un gruppo di condivisione, di ascolto, di supporto, di scambi di idee ed esperienze.

Con le riforme del sistema previdenziale avvenute nel corso del trentennio, con il passaggio dal sistema retributivo al contributivo e con le ultime vicende pandemiche che hanno messo in evidenza le debolezze dei sistemi sanitari dei paesi occidentali, stiamo assistendo ad un arretramento costante e progressivo delle politiche di  Welfare, che è sempre più demandato e trasferito alle aziende e alle reti territoriali, con tutte le difficoltà che si possono immaginare.

Sono sempre di più le aziende che stanno attivando piani di welfare aziendale per i loro dipendenti e collaboratori secondo il principio che: persone più soddisfatte al lavoro generano più produttività per l'azienda e persone più felici per sè stesse.

Ma non tutti lavorano in aziende (soprattutto medie-grandi) in cui sono attivi dei piani di Welfare!

Ecco che diventa fondamentale attivare la propria consapevolezza anche su queste tematiche, informarsi per tempo, per ampliare il proprio concetto di benessere: che non è solo meditazione, corsi di yoga, programmi alimentari super salutistici. O meglio, non solo questo.

Benessere è anche godere di sicurezza e solidità economica per oggi e per il futuro.
Mi lascia perplessa constatare che oggi, nell'era dell'informazione a portata di clic, ci sia scarsissima cultura e consapevolezza del risparmio, della gestione delle proprie economie. 

Tutto viene fagocitato per essere consumato all’istante.

La società è sotto questo profilo sempre più debole, indebitata e scarsamente previdente, in una parola: non libera e non indipendente.

Il futuro va pianificato, in modo strategico, nella piena consapevolezza del presente.

Non c’è porto sicuro per il marinaio che non sa dove andare, diceva Seneca.

Il Welfare diventa un nuovo modo di guardare al concetto di benessere, è la sfida del porto sicuro. 

Non è solo una funzione dello status economico, ma dipende anche dalla  qualità della salute fisica e mentale, dalle  relazioni sociali e familiari, dall' istruzione e dalle  competenze, nonché dal senso di scopo e di appartenenza al mondo di ciascuno di noi.

Il Nuovo Welfare per come lo vedo io, si basa sull'idea di benessere a 360°, il che significa che il benessere delle persone è definito in termini di tutte e sei queste dimensioni.

E’ pur vero, tuttavia, che alla luce degli scenari e dei cambiamenti in ambito previdenziale, con il progressivo allungamento dell’età lavorativa prima di poter maturare la famosa pensione, e le enormi difficoltà in cui si trova il nostro SSN è importante iniziare a pensare che – per quanto l’idea possa piacere poco – il benessere e il Welfare diventa una scelta anche di responsabilità individuale.

Bisogna avere una strategia anche per il proprio Welfare e non lasciarla al caso, o, peggio, ad altri. 

E' sempre più diffuso ed evidente un nuovo concetto di benessere che si concentra sull'aiutare le persone a bilanciare i vari aspetti di sè stesse: fisico, mentale e sociale. Anche i sistemi educativi stanno iniziando a riconoscerlo e stanno iniziando a fornire programmi e corsi che insegnino alle persone come raggiungere questo equilibrio. 


La cultura finanziaria dovrebbe essere divulgata in modo semplice, accessibile a tutti, con un linguaggio comprensibile e inclusivo, in modo da rendere le persone,  informate e consapevoli. 

In Italia la cultura finanziaria e la consapevolezza su questi temi è, ahimè molto scarsa. 

Conoscere il funzionamento dei mercati, avere conoscenze basilari di economia finanziaria, e darsi modo quindi di attivare le giuste scelte per proteggere sé stessi e le proprie famiglie è fondamentale. Oggi più che mai. Per essere liberi di pianificare e di scegliere.

Conoscere può fornire un senso di sicurezza e benessere che può essere inestimabile, fa parte del capitale umano, ed è utile soprattutto nei momenti di bisogno, di crisi o di paure, come quello che stiamo tutti vivendo.

Come divulgatrice di informazioni e consapevolezza, come welfare & business coach professionista e, soprattutto dopo aver maturato oltre vent’anni di esperienza nel campo della formazione assicurativa, del risparmio e della finanza, uno degli obiettivi del mio lavoro è proprio quello di aiutare le persone a portare consapevolezza su questi 3 punti di equilibrio, fisico-mentale-sociale, come da definizione di benessere dell'OMS,  perché sono collegati e interconnessi. 

Quando uno di questi aspetti entra in sofferenza, inevitabilmente si ripercuote anche sugli altri e, di conseguenza sulla vita della persona.

Sono convinta che  senza conoscenza e consapevolezza non possa esserci libertà nè di scelta nè di azione e soprattutto non ci si può difendere dalle aggressioni del mercato. 

E’ importante prendersi cura della propria salute fisica, così come quella mentale e quella finanziaria, pechè è certamente un modo per lavorare sulla propria felicità.

In conclusione, così come le persone possono avere interesse e benefici diretti nell' imparare a mangiare sano e a fare un buon  esercizio fisico, così come imparare tecniche per gestire lo stress e l'ansia e come costruire relazioni positive, è tempo di imparare e prendersi cura del proprio welfare a tutto tondo.

L'importante è trovare ciò che funziona per te e assicurarti di bilanciare tutti i diversi aspetti della tua vita.

Un welfare coach con  le giuste competenze  può aiutare le persone a progettare un futuro di serenità e sicurezza nel breve, medio e lungo periodo con scelte indipendenti e ponderate.

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