Visione e postura

Dott. Bartolomeo Fasano

COME L’OCCHIO PUO’ ESSERE PROTAGONISTA NEL SISTEMA TONICO-POSTURALE


Nel contesto del Sistema Tonico Posturale (S.T.P.) più recettori lavorano in sinergia per garantire un controllo posturale ottimale.
In particolare, grande attenzione è rivolta verso l’occhio, spesso sottovalutato in termini di influenza nelle disfunzioni posturali, ma che in realtà riveste funzioni molto importanti nella vita di tutti i giorni.

Non a caso infatti l’occhio può essere considerato uno dei principali recettori del sistema posturale umano, proprio grazie alle sua duplice valenza recettoriale, ossia di propriocettore e di esterocettore.

L’occhio è in grado di captare circa l’80% delle informazioni provenienti dall’ambiente a noi circostante, lasciando una percentuale di captazione marginale al resto dei recettori, che pur restano importanti.

L’occhio, grazie alle sue caratteristiche esterocettive in particolare, ci consente in un certo senso di “aggrapparci” allo spazio circostante, effettuando un rapido screening dell’ambiente, conferendoci così stabilità, sia in condizioni statiche, sia in condizioni dinamiche.
L’occhio dunque, in base a quello che accade intorno a noi ci consente di attuare delle rapide risposte in concomitanza di determinati stimoli, cambiando istante per istante i nostri attegiamenti corporei.

Allo stesso tempo però abbiamo un’attività oculare propriocettiva.
L’occhio infatti, dal punto di vista neurofisiologico, è inserito in un contesto di reti nervose che mettono in collegamento la parte oculare con la parte del rachide cervicale e della muscolatura delle spalle, costituendo così le cosiddette vie dell’oculocefalogiria.

Questo dunque ci permette di capire quanto una disfunzione a livello della muscolatura oculomotoria può influenzare la disposizione spaziale del capo, la quale a sua volta provocherà delle tensioni anomale su tratto cervicale e la muscolatura annessa.
Essendo però il corpo umano costituito da catene muscolari che uniscono punti lontani del corpo, una problematica alta potrebbe “viaggiare” lungo le catene mio-fasciali, arrecando disturbo e quindi una perdita di fisiologia in altri distretti anatomici lontani, dando così vita ad una sindrome posturale che vede il recettore oculare come la causa di tale disfunzione.

Sarà importante dunque riuscire ad evidenziare tali anomalie e instaurare un rapporto di collaborazione professionale, tale da unire il lavoro prettamente posturale al training visuo-motorio, in modo da contrastare da un lato le anomalie posturali, dall’altro la disfunzione recettoriale in questione.
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Dott. Bartolomeo Fasano
Fisioterapista – Posturologo Mèziérista – Chinesiologo


BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA

• “Clinica visuo-posturale” – L. Giannelli

• “Visione e postura – Ginnastica oculare e prescrizione prismatica monoculare nel trattamento delle alterazioni posturali”
M. Casini, S. Esente, F. Panzera, R. Saggini, G. Sarti

• “Occhi e postura” – D. Raggi
www.posturalmed.it



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