IMMERSIONE NEI COMPARTIMENTI ANATOMICI ALLA SCOPERTA DELLA RETE FASCIALE
Negli ultimi tempi è certamente aumentato e migliorato il bagaglio di risorse scientifiche a disposizione riguardo al sistema fasciale.
Per anni si è cercato di capire effettivamente quale fosse la sua funzione ed in che modo andava a farsi spazio all’interno del corpo umano.
Nel tempo si sono susseguite innumerevoli definizioni di sistema fasciale, fino alle evidenze più recenti, che lo definiscono come un sistema che presenta caratteristiche di:
-Globalità
-Tridimensionalità
-Tensegrità
Queste tre caratteristiche fondamentali possono già rendere l’idea di quanto il sistema fasciale sia presente nel corpo umano e della sua importanza da un punto di vista funzionale.
Volendo effettuare una grossolana classificazione, il sistema fasciale si divide in superficiale e profondo, procedendo appunto dal compartimento sottocutaneo, fino ad arrivare alle componenti muscolo-articolari e viscerali.
Il sistema fasciale quindi attraversa tutto il corpo, cambiando le sue caratteristiche biochimiche procedendo in profondità, creando solide connessioni tra le componenti meccaniche e viscerali.
La funzione del sistema fasciale però non può essere ridotta semplicemente al conferimento della forma corporea o ad una sorta di fitta rete stradale che attraversa e connette vari punti del corpo o al mantenimento degli organi nella propria sede fisiologica.
La fascia è qualcosa che va oltre, essa infatti assume un ruolo fondamentale nel contesto biomeccanico, in quanto funge da trasduttore di forze durante i movimenti, quindi durante la contrazione muscolare, fungendo da coadiuvante nei confronti dei muscoli nell’espressione della forza.
Si parla dunque spesso di disfunzioni mio-fasciali grazie alla strettissima correlazione tra fascia, in particolare con la sua componente profonda e tessuto muscolare.
La fascia profonda va a costituire un vero e proprio involucro attorno al tessuto muscolare, influenzandosi reciprocamente.
La fascia quindi è un qualcosa di complesso ed affascinante allo stesso tempo, ed è fondamentale per chi si occupa di postura averne una profonda conoscenza, proprio in virtù del suo stretto rapporto anatomico con le catene cinetiche, per poterne evidenziare le eventuali disfunzioni e poter stabilire un protocollo di lavoro atto a ripristinare la fisiologia perduta.
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Dott. Bartolomeo Fasano
Fisioterapista – Posturologo Mèziérista – Chinesiologo
BIBLIOGRAFIA
• “Atlante di fisiologia della fascia muscolare”, Luigi Stecco
• “Manipolazione fasciale”, Luigi e Antonio Stecco
• “Functional Atlas of the human fascial system”, Carla Stecco