Il ruolo dell'attività fisica nella ricerca di una gravidanza

L'esercizio fisico moderato

L’esercizio fisico è spesso associato al benessere mentale, la salute, il controllo del peso. Ed è proprio così perché l’attività fisica è fondamentale e correlata con un sano stile di vita, ancor più in fase di concepimento in cui una nuova vita deve prender forma; studi hanno dimostrato che un corretto stile di vita supportato da un’attività fisica regolare migliora la fertilità.

Da uno studio svolto in Danimarca da Lauren Wise, sono state prese in esame 3.628 donne tra i 18 e i 40 anni che avevano pianificato una gravidanza, analizzando le abitudini alimentari, il peso e l’ esercizio fisico svolto quotidianamente. Dai risultati è emerso che l’ ESERCIZIO FISICO MODERATO, praticato per più di 5 ore a settimana va ad incidere positivamente sull’ avvio di una gravidanza sia in donne normopeso che in donne sovrappeso e obese.

L’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità ci indica i principali benefici per la nostra salute:

 

·riduzione della frequenza di malattie croniche come quelle cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione arteriosa, alcune forme di tumore (seno, prostata, colon)

·incremento della mineralizzazione ossea, che contribuisce alla prevenzione di osteoporosi

·miglioramento della funzione digestiva e la regolazione del ritmo intestinale

·aumento di dispendio energetico essenziale ai fini del controllo del peso corporeo

·aiuto alla salute mentale, contribuendo al mantenimento delle funzioni cognitive e alla riduzione del rischio di depressione e di demenza

·riduce stress e ansia, con miglioramento della qualità del sonno e dell’autostima

 

Tutte queste condizioni permettono e vanno ad influenzare la fertilità e i tempi per il concepimento.

 

Ma cosa si intende per attività fisica moderata?

 

L’intensità dell’esercizio può essere definita come la quantità dello sforzo che facciamo nel periodo di tempo. La frequenza cardiaca è un parametro che ci può dare indicazioni sull’intensità dell’allenamento, un’attività moderata è compresa tra il 50 e 60% della propria frequenza cardiaca massima, alcuni esempi possono essere la camminata, bicicletta, aquagym, pilates, yoga, facendo invece attenzione a quelle attività che potrebbero comportare rischi di cadute, traumi e alti impatti. 

Per il periodo successivo di gravidanza e post parto con tutte le modificazioni fisiologiche che avvengono nel corpo della donna esistono corsi specifici che permettono di rispettare i cambiamenti e le esigenze del periodo.

 

 

Negli ultimi anni si sono accesi dibattiti su alcuni sport che influirebbero in modo negativo sulle possibilità di concepimento. La questione ha riguardato non tanto la tipologia di attività ma il livello agonistico che richiede allenamenti molto intensi a livello fisico e mentale

Secondo alcuni studi scientifici le cause sarebbero due:

  1. gli allenamenti molto intensi hanno tendenza a ridurre la fase luteale del ciclo mestruale: si tratta del periodo che segue la fase ovulatoria fino al primo giorno in cui compaiono le mestruazioni, dura generalmente tra i 12 e i 14 giorni ed è una fase cruciale ai fini della gravidanza;
  2. le attività sportive agonistiche ad alta intensità possono ridurre l’ovulazione.

 

Queste situazioni di stress porterebbero ad un accorciamento e modificazione delle fasi del ciclo mestruale. Le variazioni ormonali sarebbero generate da un disequilibrio nutrizionale, testimoniato dal possibile eccessivo calo di peso e dal basso livello di grasso corporeo. In questi casi il corpo metterebbe in atto una sorta di risparmio energetico e andrebbe a ridurre l’attività riproduttiva, ritenendola meno essenziale di altre alla sopravvivenza. Inoltre, c’è anche da considerare che livelli di stress psicologico molto elevato – come quelli a cui è sottoposto chi per ottenere risultati di un certo tipo porta lo sforzo oltre i propri limiti – possono influire negativamente sull’atteggiamento psicologico e ostacolare il concepimento anche da questo punto di vista.     

L’importante quindi non è tanto, o soltanto, il tipo di sport, quanto piuttosto il modo in cui vengono condotti gli allenamenti e l’entità dell’allenamento stesso.

 

E’ importante rispettare e ascoltare il proprio corpo, migliorando la condizione fisica e la tenuta all’allenamento gradualmente e con competenza. E’ bene associare il movimento con la gratificazione, scegliere un’attività che segua le proprie inclinazioni ed esigenze per avere una corretta funzione distensiva anche a livello psicologico-emotivo.

 

E nell’uomo?

Un’attività fisica moderata ma costante ha effetti benefici anche per l’organismo maschile. Permette di contrastare gli accumuli di grasso e il sovrappeso, migliora il funzionamento di tutto l’apparato cardiovascolare e del flusso di sangue, compresi gli organi genitali. Inoltre aiuta la fertilità: negli uomini meno sedentari si riscontra infatti un aumento della motilità degli spermatozoi. 

 

Dott.ssa Melania Balzarin

 

BIBLIOGRAFIA:

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