Connessioni ed interferenza del recettore occlusale sul controllo posturale

Dott. Bartolomeo Fasano

Spesso di fronte a sintomatologie dolorose molto classiche, come cervicalgie, emicranie, cefalee o dolori alle spalle, si ignora che alla base di questi disturbi ci possa essere un’alterazione della funzione recettoriale posturale; in particolare si fa riferimento all’apparato stomatognatico, costituito da diversi elementi interconnessi dal punto di vista anatomo-funzionale:
-Arcate dentali(occlusione)
-Mandibola
-Osso ioide
-Lingua

Tra tutte queste componenti vi sono delle connessioni muscolari profonde, tali da alterare l’attegiamento di una o più parti influenzando i distretti anatomici circostanti, creando appunto delle tensioni muscolari anomale.

in particolare, i cosiddetti disturbi cranio-cervico-mandibolari sono responsabili di problematiche dolorose che si manifestano a livello alto, ossia dalla settimana vertebra cervicale in su, quindi colpendo i muscoli trapezi(fascio medio e superiore) i muscoli cervicali ed il tratto cervicale stesso, i muscoli del collo e altre sintomatologie come cefalee muscolo-tensive, emicranie, dolori facciali o limitazioni funzionali nei movimenti mandibolari.

Essendo però il corpo umano costituito da catene muscolari che lo attraversano, tali disturbi non necessariamente provocheranno alterazioni soltanto a livello localizzato, ma possono spostarsi lungo le catene cinetiche, influenzando negativamente distretti anatomici lontani, provocando potenziali alterazioni della disposizione spaziale di un’articolazione ad esempio, con conseguente dolore.
Se pensiamo ad esempio ad una problematica occlusale che ha causato un’alterazione cervicale importante e che in concomitanza di essa vi è anche una sofferenza a livello lombare, non ci sarebbe da meravigliarsi se tutto ciò si ripercuotesse anche sull’appoggio plantare a causa della perdita di fisiologia durante la deambulazione.

I disturbi cranio-cervico-mandibolari dunque sono connessi alle alterazioni posturali e l’approccio nei confronti di queste problematiche è nella maggior parte dei casi di tipo multi-disciplinare, in modo da poter combattere la causa di una disfunzione e quindi riportare alla fisiologia il recettore causativo, in questo caso il recettore occlusale, ma allo stesso tempo lavorare sulle componenti meccaniche, ossia ristabilire la fisiologia muscolare sia a livello locale, nei distretti che presentano fastidi o dolori, ma anche a livello globale, impostando un programma di rieducazione posturale globale per impostare e stabilizzare uno schema posturale più corretto possibile.

Non sono assolutamente da dimenticare le parafunzioni occlusali causate da disturbi d’ansia ad esempio, o i generale da stati d’animo negativi, i quali porteranno la mandibola a lavorare in modo anomalo, ad assumere posizioni innaturali rispetto alla posizione fisiologica di riposo, andando così a creare delle asimmetrie a livello della muscolatura oro-facciale, aumentando la possibilità di formazione dei trigger point e quindi di alterazioni della disposizione spaziale delle varie componenti, come mandibola, testa, osso ioide, tratto cervicale e spalle.

Un’accurata valutazione, vedendo il tutto dal punto di vista di un esperto in posturologia, sarà fondamentale per evidenziare eventuali anomalie a livello occlusale e poter instaurare una collaborazione professionale con lo gnatologo per poter svolgere un programma di lavoro adeguato ed integrato, atto a migliorare la situazione recettoriale del soggetto e accompagnare il tutto da una spinta meccanica per migliorarne globalmente la postura. 

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Dott. Bartolomeo Fasano 
Fisioterapista – Posturologo Mèziérista – Chinesiologo


BIBLIOGRAFIA

• “Terapia miofunzionale e ortognatodonzia. Occlusione, musocli e postura”
R. Deli, S. Saccomanno

• “La riprogrammazione posturale globale” – Bernard Bricot

• “
L'articolazione temporo-mandibolare. I DTM secondo la valutazione tradizionale e integrata con medicine non convenzionali”
C. Di Stanislao, R. Giorgetti, F. Deodato

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