Cicatrici e postura

Dott. Bartolomeo Fasano

COME UNA CICATRICE PUO’ CONTINUARE AD INTERFERIRE NEL TEMPO SUL SISTEMA POSTURALE


La pelle può sembrare alla vista un semplice involucro che riveste esternamente il corpo nella sua globalità, ma non si prendono in considerazione le sue connessioni e le sue funzioni.

Da un punto di vista anatomico la pelle risulta essere in stretta connessione con il sistema fasciale, a sua volta a contatto con le componenti muscolari.

Da un punto di vista funzionale invece, la pelle svolge una funzione recettoriale esterocettiva davvero importante, grazie alla sua sensibilità a numerosi tipi di stimoli esterni, come il freddo o il calore, la pressione o la sensazione di dolore.

Una perturbazione dunque a livello cutaneo può produrre delle interferenze sul sistema tonico-posturale, come nel caso delle cicatrici.
Le cicatrici producono un’ interruzione della continuità del tessuto cutaneo, dove in seguito ai processi di riparazione, vi sarà un tessuto dalle caratteristiche diverse rispetto a quello originario in termini di composizione biochimica, più fibroso e meno elastico.
Questo accade soprattutto quando siamo di fronte a cicatrici importanti, che si presentano molto in rilievo rispetto alla superficie cutanea e che prendono il nome di cheloidi.

Il cheloide è una tipologia di cicatrice caratterizzata da un tessuto cicatriziale molto spesso e fibroso a causa di un’iper produzione di fibre collagene durante i processi riparativi.

Le connessioni della cute con il sistema fasciale, fanno si che la perturbazione si diffonda in profondità nei tessuti , raggiungendo potenzialmente i fasci muscolari, i quali potrebbero “alterarsi”, assumendo appunto un attegiamento antalgico come meccanismo difensivo.

Interventi chirurgici invasici spesso possono portare alla formazione di cicatrici importanti, per le quali sarebbe opportuno effettuare dei trattamenti, manuali o mediante l’utilizzo di prodotti specifici, per migliorare le condizioni del tessuto cicatriziale, per renderlo più morbido, quindi meno fibroso e più funzionale, contrastando così le aderenze tissutali che si vengono a creare in seguito ad un intervento.

Le cicatrici vengono spesso trascurate, ma un’accurata anamnesi e successiva analisi posturale possono mettere in risalto l’eventuale reattività delle stesse, rendendo più chiaro il meccanismo perturbante e il conseguente iter terapeutico o rieducativo più adatto al caso.

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Dott. Bartolomeo Fasano
Fisioterapista – Posturologo Mèziérista - Chinesiologo

BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA

• “Cicatrici e postura” , Irma Bencivenga
www.irmabencivenga.it

• “Cicatrici – Un sistema da trattare – Approccio manuale” , Bordoni-Zanier

• “Cicatrici: come influenzano la postura e come si può intervenire”
www.ginnasticaposturale.com 

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