Perché il mio cane se è al guinzaglio, abbaia agli altri cani.

Scopri cosa si può nascondere dietro un comportamento che spesso viene valutato da noi umani irrazionale, ma che può avere delle ragioni molto valide, compreso il nostro comportamento.

  • Autore: Paola Maida
  • 18.03.2022
  • tempo di lettura: 26:40

«Il mio è un bravo cane, ma quando è al guinzaglio  e vede un altro cane si trasforma!»

Quante volte hai ascoltato questa frase o l’hai pronunciata anche tu.

Non sei la sola e sai perchè? Sembra banale dirlo ma è proprio la condizione “guinzaglio” e tutto quello che gli fa da contorno, a provocare nei cani reazioni eccessive che altrimenti non avrebbero.

La maggior parte degli episodi di aggressività dei cani che vivono con noi è causata  infatti da stress. Il guinzaglio e le sue ovvie conseguenze, ossia:

  1. Privazione della libertà di scelta.
  2. Spazi troppo stretti per comunicare correttamente.
  3. Frustrazione da contenimento.
  4. Stretto legame con ciò che prova e fa il proprietario.

Per moltissimi cani è un enorme fattore di stress. Come dargli torto?

Fatta ora questa doverosa premessa, passiamo subito ad analizzare nel dettaglio tutte le possibili cause che contribuiscono a questo evento.

1° causa - Il guinzaglio interferisce con la normale comunicazione canina.

Proviamo ad immaginare un mondo ideale per i cani dove l’interferenza da parte nostra è qualcosa di sconosciuto, ci sono due cani a spasso liberi dal guinzaglio che si incrociano, cosa accadrebbe?

Molto probabilmente quel che verrebbe da immaginare è che entrambi corrano l’uno contro l’altro e poi chissà che succede..andrà bene, andra male?

Questo è quello che siamo abituati a vedere quando andiamo in giro con il nostro cane al guinzaglio, un cane tira da un lato, l’altro pure fino a che non si ritrovano naso a naso. E speriamo che tutto vada bene!

Ed invece tornando nel nostro mondo ideale, i due cani in questione, che sono liberi ma che non si conoscono, agirebbero così:

Ci sarebbe una sorta di danza sociale che inizia a distanza, con la raccolta dei feromoni emessi da entrambi attraverso vari canali.


Se poi in questa comunicazione preliminare, che è esclusivamente di tipo chimico e visivo, mostrano entrambi  un segnale di apertura, ci potrebbe essere un maggiore avvicinamento per scambiare altre informazioni.

Ma il tutto questo mai in modo veloce, mai diretto e mai  invadente! Come scrivevo prima sarebbe una danza di avvicinamento, distanziamento, curve e altre marcature, a cui questa volta l’altro cane se la distanza minore  è stata accordata, potrà accedere andando ad annusare direttamente.

Nel 90 % dei casi l'incontro finirebbe lì, nessun invito a prendere un caffè e fare due chiacchiere per usare un esempio umano, nessuna pacca sulla spalla o chiacchierata vis à vis, sfondando quella che anche per noi si chiama "zona intima",  e che concediamo solo agli amici conclamati.

Ognuno di questi cani dopo un calmo e reciproco scambio di informazioni prenderebbe la sua strada per continuare gli affari suoi.

Del resto la vita dei randagi si svolge così, e basta osservarli per capire che se un randagio ci incrocia al guinzaglio con il nostro cane in genere se ne sta a distanza ad osservare con occhi e naso, prendendo informazioni per tutelare la sua incolumità, di fare amicizia con quel cane non gli interessa minimamente.

Cosi come a noi non interessa stringere legami intimi con tutti coloro che incrociamo sulla nostra strada quotidianamente.

Quindi è importante distinguere la necessità di prendere e scambiare informazioni nel qui e nell'ora con un altro individuo, e la vera vita sociale che è quella che si codivide con i cani amici intimi, prima di proseguire nella lettura di questo articolo.

Ma se invece questi due cani fossero stati al guinzaglio con proprietari a seguito?

Lo scenario sarebbe stato più o meno questo: I due cani che hanno appreso dagli umani  e da una soscializzazione fatta al guinzaglio fin da cuccioli, che gli altri cani si incontrano in modo ravvicinato, frettoloso e diretto sempre, quasi come attratti da una calamita tirerebbero l'uno verso l'altro.

Del resto non hanno molta possibilità di scelta, visto che noi umani camminiamo solo in linea retta, non usiamo le curve sociali, e siamo portati per nostra natura di bipedi a fare incontri frontali.

Quindi a camminare l'uno verso l'altro sono per primi i proprietari, e questo  fin dalle primissime uscite del cucciolo, loro semplicemente si adattano.

Dunque i due cani si avvicinano sempre di più, è ancora una volta, arriva una grossa interferenza, quel guinzaglio che taglia clamorosamente lo spazio a disposizione ed impedisce ai cani di mettere in atto quella famosa danza  di movimenti e comunicazione corporea di cui ti ho parlato sopra.

I cani cercano dunque di fare il meglio che possono e di girare uno intorno all’altro per non rimanere frontali, che se non sapevi, nel codice bon ton dei cani sarebbe altamente scortese e provocatorio, ma ci riescono poco.

Non parliamo poi del fatto che se i guinzagli iniziano ad intrecciarsi i cani possono diventare davvero dislessici tra loro. 

A completare questo quadro della comunicazione approssimativa, poi ci siamo anche noi che con la nostra posizione, che chiudiamo lo spazio intorno a loro, impedendogli ancor di più movimenti e rituali comunicativi.

Anche se non è una legge assoluta spesso questo è lo scenario per una incontro pieno di tensione  tra cani al guinzaglio.

La comunicazione è distorta, caotica e falsata, il nervosismo sale, un guinzaglio si tende e "zac" è un attimo.

Puoi capire meglio di cosa sto parlando guardando questo video su Youtube:



A volte i cani riescono  a gestire meglio la situazione e non arrivare allo scontro come sopra, ma c’è solo tanta tensione, che  molto spesso non viene vista dai proprietari, magari perchè stanno osservando uno o tutti e due i cani che muovono la coda.

Come nel caso del cagnetto marrone nel video sopra. Ma ti assicuro che quel cagnetto preferirebbe essere da tutt'altra parte, tranne che lì.

Quindi attenzione, perché il fatto che due cani che sono vicino muovano la coda non vuol dire assolutamente che siano felici di vedersi. Ci sono tanti altri aspetti da osservare.

Nel 90% dei casi il movimento della coda, servirà a spargere nell’ambiente i feromoni che vengono emessi in quell’occasione a scopo comunicativo e che corrispondono all’emozione che i cani stanno vivendo in quel momento.

Dunque se i cani in questione vivono più e più volte, un evento di questo tipo durante la loro crescita e le loro esperienze al guinzaglio, prima o poi accadrà un fenomeno chiamato anticipazione emotiva.

Ovvero ad un certo punto della loro vita, in genere in adolescenza, dove grazie agli ormoni si sentono in diritto di esprimere più liberamente le proprie difficoltà, quegli stessi cani che hanno sempre incontrato altri cani estranei nella modalità che ti ho appena descritto, inizieranno a irrigidirsi alla sola vista di un altro cane sulla loro traiettoria.

La diffidenza verso cani non conosciuti viene influenzata anche da altri fattori, come la territorialità ad esempio.

Questa è una situazione che sembra comparire all'improvvisa ma ora che hai letto questo articolo, avrai visto che c'è sempre una storia dietro.

Se questa situazione non cambia in qualche modo, con una proprietaria attenta e informata, la tensione potrebbe trasformarsi ben presto  in ringhio, abbaio e affondo in direzione dell’altro cane. Di tutti i cani che incontrerà!

Questo perché il suo intento reale sarà non voler far avvicinare troppo l’altro cane a se, per non vivere per l'ennesima volta quelle situazioni scomode ed impegnative dal punto di vista del cane, cercando con una comunicazione molto eloquente di scoraggiare questo avvicinamento.

In fondo quando manca la possibilità di allontanarsi, la miglior difesa è l’attacco.

Molto probabilmente per mancanza di conoscenza della comunicazione canina, quando si arriva a questo punto, i segnali più sottili e diplomatici di richiesta di distanziamento sono stati ignorati per molte volte prima.

Eccoti dunque, appena descritta una possibile causa che potrebbe portare il tuo cane a reagire in modo nervoso alla vista di un altro cane quando siete in passeggiata.

Ma non è l’unica , ne analizzeremo altre. Continua a leggere fino a trovare quella che risuona maggiormente con la tua situazione.

2° causa - Frustrazione da ritenuta al guinzaglio

Torniamo per un attimo alla situazione in cui il tuo cane crescendo, sta imparando come funziona il mondo intorno a lui, ma è stato fin da piccolo abituato che quando si incrociano gli altri cani sulla nostra strada, ci si può sempre avvicinare. Sempre!

Questo diventerà per lui un mood normale quando si è fuori al guinzaglio. Magari hai un cane pacifico con gli altri cani e ben tollerante all’avvicinamento quindi è normale per te assecondarlo.

Ma poi capitano circostanze o situazioni in cui questo avvicinamento non può avvenire.

Magari l’altro proprietario ti fa capire che non è il caso, oppure quella volta vai di fretta e quindi una tantum cerchi di portare via il tuo cane prima che si incontri con l’altro .

Ma scopri che non ci riesci, non appena provi a distoglierlo da quella situazioni lui inizia a dare di matto, abbaia, ringhia e si arrabbia verso quel cane.

Che cosa è successo? Semplice quello non è altro che uno scoppio di impazienza e  frustrazione, che si è trasformato rapidamente in rabbia.

Molto probabilmente abbiamo al nostro fianco un cane con un basso controllo degli impulsi e una cattiva gestione della frustrazione, che non riesce a gestire le emozioni provate dopo che la sua volontà di avvicinamento ai cani subisce un interferenza.

In poche parole un cane che non ha mai imparato che nella vita non sempre si vince.


Ed ora passiamo ad un altro possibile scenario.

3° causa – Quando l’umana che accompagna è il fattore di stress.

Con l’analisi di questa terza causa ci addentriamo nel favoloso mondo della comunicazione empatica tra cane e umani.

Oltre a ciò che mi viene frequentemente raccontato durante le consulenze, ho osservato tantissime volte lo stesso cane comportarsi in due modi differenti se a condurlo era una persona piuttosto che un'altra.

Ciò che innesca questa situazione, non sempre si può identificare subito, spesso neanche la persona coinvolta è veramente cosciente di cosa fa e delle sue emozioni mentre porta il cane a passeggio.

Ma con un po' di autoanalisi ci si può arrivare e risolvere.

Vediamo ora insieme qualche ipotesi plausibile:

1.Potrebbe essere il caso in cui il cane mostra protezione verso la proprietaria perché in qualche modo la percepisce in difficoltà, reagisce così quindi per spirito di gruppo e non per un problema che riguarda strettamente lui.

2. Ed ecco una seconda ipotesi ossia, che la persona che conduce in qualche modo è stressata o preoccupata per ragioni sue dall’incontro con altri cani, e trasmetta questa apprensione anche al cane che accompagna condizionando la sua visione dell'evento.

Se ti stai chiedendo come un cane può sapere cosa passa per la testa della sua umana,  e quali emozioni si condividono, ti dico solo che per parlarne a dovere dovrei scrivere un altro articolo Blog solo su questo argomento (e credo che lo farò).


Ma nell'attesa devi sapere che non solo i cani sono abilissimi lettori del linguaggio del corpo, ma con i loro super sensi riesco a percepire anche il nostro cambio del battito cardiaco, della respirazione, e cosa non da poco possono leggere i feromoni che produciamo in base alle nostre emozioni.

A volte durante la passeggiata ad un cane può arrivare questo fiume di informazioni, e se le associa alla presenza di altri cani nei paraggi giorno dopo giorno, il gioco è fatto.

Ogni volta che sarà al guinzaglio con "quella persona" ed incrocerà un altro cane agirà di conseguenza, perché sente la proprietaria in difficoltà  e sa di avere una responsabilità verso il gruppo.

Mentre se accompagnato  da una persona che ha un atteggiamento più sicuro e rilassato in strada questo bisogno potrebbe non sentirlo affatto. Ecco che quindi abbiamo lo stesso cane che si comporta in modo diverso con persone diverse.

Attenzione se leggendo queste righe senti che le mie parole risuonano con il tuo caso, non devi assolutamente sentirti in difetto per questo.

Le paure e le insicurezze, sono qualcosa di intimo e delciato e vanno sempre rispettate a mio avviso, di qualsiasi natura siano, per quanto mi riguarda nel mio lavoro questo vale verso i cani ma anche verso le loro proprietarie! 

Riconoscerle è già un primo grande passo verso un evoluzione in positivo. In situazioni come queste i Fiori di Bach sono un grande supporto sia per il cane che per la proprietaria.

Ma non finisce qui, perché c’è un ulteriore causa che può portare il cane a mettere in atto un comportamento reattivo/aggressivo quando è al guinzaglio, e la analizzeremo ora. 

4° causa – il cane ha fatto un'associazione negativa con eventi accaduti al guinzaglio.

E qui entriamo nel cuore della questione gestione al guinzaglio, dove a volte anche se le intenzioni erano delle migliori, siamo involontariamente concausa del problema agendo e gestendo alcune situazioni in modo inappropriato.

Ad esempio un errore in cui si cade spesso, è quello di punire in qualche modo il cane per dei comportamenti verso altri cani mentre è al guinzaglio.

L’ evento spiacevole potrebbe essere ad esempio una strattonata, un guinzaglio che diventa ancor più corto e teso, un rimprovero verbale  e via così.


Oppure, caso tra i casi, è accaduto un evento traumatico che ha lasciato il segno, come essere stato attaccato da un altro cane mentre era legato al guinzaglio.

Dopo un evento del genere il cane po' mostrare un atteggiamento aggressivo/reattivo solo verso cani che somigliano molto a quello che lo ha attaccato ( stessa razza, colore o taglia), oppure via via se non si interviene può arrivare a generalizzare questo ancoraggio negativo su tutti i tipi di cani.

Spero che questo articolo ti abbia aiutata a fare un po' più di chiarezza su quelle che possono essere le cause scatenanti di un comportamento del tuo cane apparentemente irraggionevole, ma che ora sai non essere così.



Vuoi conoscere come aiuto i cani ad essere più sereni e rilassati nella vita di tutti i giorni e come supporto i proprietari nel renderlo possibile?

Allora guarda con attenzione questo video:

>> "Come risolvere i problemi di comportamento del tuo cane"



Paola Maida - Dog Trainer

Founder By Cinofilia al Femminile

"La 1° scuola di educazione cinofila nata per aiutare le donne ad essere un punto di riferimento solido e preprarato nel crescere ed educare il proprio cane."

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