Il Reiki rappresenta una tecnica energetica e non può essere considerato una pratica medica; pertanto, non si può affermare categoricamente che guarisca. L'utilizzo del termine "guarire" è scorretto in questo contesto, poiché è strettamente legato al campo medico. Tuttavia, esistono testimonianze di persone che affermano di aver ottenuto notevoli benefici attraverso il Reiki. Quale dovrebbe essere, quindi, l'approccio corretto?
La verità è che non dovremmo aspettarci risultati specifici dalla pratica del Reiki. In effetti, fin dai tempi di Ippocrate nell'antica Grecia, si sa che la vera guarigione è un processo interno. La guarigione autentica ha radici dentro di noi, e qualsiasi intervento esterno, che sia medico, farmacologico o addirittura mediante il Reiki, agisce solo come attivatore di processi interni di guarigione.
È interessante notare che, nella medicina moderna, i farmaci vengono spesso testati utilizzando un metodo chiamato "test a doppio cieco". Questo approccio implica somministrare a un gruppo di persone un vero farmaco, mentre a un altro viene somministrato un placebo. Il test è chiamato "a doppio cieco" perché neanche chi somministra il farmaco sa a quale gruppo è destinato. Questo è fatto per evitare l'influenza del medico, poiché la consapevolezza della somministrazione del farmaco può influenzare il risultato.
La percentuale di successo di un farmaco è considerata significativa solo se supera quella dell'effetto placebo, che di solito funziona per circa il 50% delle persone coinvolte. Questo dimostra chiaramente che la convinzione interna gioca un ruolo cruciale nel processo di guarigione.
Il Reiki funziona in modo simile; è uno strumento che agisce come uno specchio profondo, rivelando aspetti interiori di noi stessi. La pratica del Reiki può portare a una maggiore consapevolezza, consentendo al ricevente di identificare cause e soluzioni interne ai propri disturbi.
Va sottolineato che il Reiki non sostituisce la medicina tradizionale, ma può essere visto come un complemento che aiuta ad attivare il processo di guarigione interno. Così come uno strumento è cruciale per un lavoro efficace, il Reiki è uno strumento che richiede l'impegno attivo della persona coinvolta. In questo senso, il Reiki può essere visto come una guida, un supporto per affrontare e risolvere le sfide interiori, simile all'utilizzo di uno strumento adeguato per compiere un lavoro specifico.
Un lavoro semplice, tipo svitare una vite diventa difficile se non ho il cacciavite.
Ecco perché è importante avere uno strumento giusto.
Con lo strumento giusto posso velocizzare il mio lavoro, ma, chiaramente, non mi posso aspettare che sia lo strumento a fare tutto, così come non mi posso aspettare che il cacciavite si attivi da solo e sviti la vite, c’è sempre bisogno che sia io ad utilizzare tale strumento.
In questo senso, il Reiki può essere visto come una guida, un supporto per affrontare e risolvere le sfide interiori, simile all'utilizzo di uno strumento adeguato per compiere un lavoro specifico.