Si può fare Reiki a una persona che non mi ha dato il suo permesso?
Nell'articolo precedente ho fatto la metafora di una persona che sta affogando e di come, in un simile caso, non abbia senso chiedersi se salvarla o meno, dal momento che non ci ha dato il permesso per farlo.
Quindi, nel Reiki, se una persona sta male, non ha senso farsi il problema se non abbiamo avuto il permesso da questa persona.
Supponiamo che tale persona stia affrontando un'operazione chirurgica, quindi non è possibile chiederle il permesso, perchè è in sala operatoria ed è incosciente.
Sarebbe assurdo non fare Reiki in un simile caso.
Ma allora, a cosa serve chiedere il permesso?
Chi ha creato, o ha intuito una tale regola nel Reiki o, in generale, nelle tecniche energetiche, non l'ha fatto tanto per risolvere un problema etico, che è il motivo della confusione che si crea rispetto a questo argomento.
Il chiedere il permesso, facendo parte del trattamento, diventa una regola energetica, ed è quindi sotto tale ottica che lo dobbiamo considerare.
Chi ha creato questa regola, non lo ha fatto per salvaguardare la privacy della persona che riceve il trattamento, bensì per mettere in guardia chi lavora a livello energetico, di rispettare le regole del mondo energetico, altrimenti si rischia di farsi male.
Ed è questa la vera chiave con cui dobbiamo vedere il chiedere il permesso.
Così come, se faccio l'elettricista, nel mio lavoro avrò a che fare con l'energia elettrica, ma ci sono delle precauzioni che devo necessariamente rispettare, se non voglio farmi male con la corrente elettrica, allo stesso modo devo fare nel Reiki con l’energia universale.
Se io faccio un trattamento a una persona, indipendentemente se quella persona mi ha dato il suo permesso o meno, e lo faccio per il suo bene, allora quel trattamento avrà dei risvolti positivi, farà del bene sia alla persona a cui sto facendo il trattamento, che a me.
Quindi, quando faccio del bene agli altri, lo faccio anche a me stesso.
Quando faccio Reiki agli altri, lo faccio anche a me stesso.
Ma se, viceversa, il mio trattamento non è fatto per il bene della persona, allora il mio trattamento avrà dei risvolti negativi sia per quella persona, ma, soprattutto per me.
Ed è questa la vera regola del chiedere il permesso.
Ma cosa significa questo?
Significa che spesso si fa del male credendo di fare del bene.
Spesso noi crediamo di fare del bene a qualcuno, ma è il nostro punto di vista e non stiamo minimamente tenendo conto del punto di vista dell’altra persona.
C’è un proverbio che dice che la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Noi crediamo di fare una cosa buona, ma poi non è buona per l'altro, oppure, è buona solo per noi.
Facciamo un esempio.
E’ finita la relazione tra me e il mio partner e io faccio un trattamento Reiki con l’intenzione di ritornare in buoni rapporti e iniziare nuovamente la relazione.
Questa per me può essere la cosa migliore dal mio punto di vista, e magri posso anche credere che lo sia anche per il mio ex partner, ma è davvero così?
Facendo un simile trattamento sto forzando quella persona a fare qualcosa che lei non vuole.
Così facendo farò del male a quella persona, ma ancor di più a me stesso, senza che me ne rendo conto.
Ecco perchè è importante che, nel momento in cui agiamo a livello energetico, lo facciamo veramente per il bene dell’altra persona.
Il permesso è una sorta di precauzione, perchè, se la persona mi ha dato il suo permesso, ecco che posso agire, ma devo sempre chiedermi se il mio agire non va a danneggiare qualcun altro.
In quel caso, non devi fare nulla, persino se ti è stato dato il permesso, anche perchè, come detto, ne pagherai le conseguenze.
Bisogna chiedersi sempre se ciò che si sta facendo farà del bene oppure no.
Se abbiamo dei dubbi e non sappiamo cosa è giusto fare. potremmo sempre, nel momento in cui facciamo Reiki, utilizzare un’intenzione vaga e rivolta verso il bene.
Ad esempio, per tornare all’esempio della relazione, possiamo fare Reiki affinchè la situazione si risolva per entrambi nel miglior modo possibile.
In questo modo non fai del male e non stai forzando il libero arbitrio di nessuno.
Augurarsi la miglior soluzione lasciando che sia la saggezza Divina ad intervenire e non il nostro egoismo, è la miglior cosa che possiamo fare.
Tieni conto di queste cose che ho detto e non avrai mai problemi.