Una delle prime nozioni che una formulatrice in erba deve avere ben chiare è la differenza tra INCI e formula cosmetica. L'INCI non è la formula cosmetica. Partiamo da un paio di definizioni. Lo so, sono noiose, ma prometto che sarò sintetica. E poi descriviamo come è strutturato l'INCI.
Le definizioni
L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), tradotto in Italiano, indica la denominazione internazionale degli ingredienti cosmetici. Tutti gli ingredienti che sono presenti in un cosmetico, vengono indicati in etichetta utilizzando la nomenclatura internazionale.
La formula cosmetica è, invece, quell'elenco di materie prime che noi formulatrici scriviamo per realizzare il nostro cosmetico. Qui le materie prime sono indicate in percentuale e, nei cosmetici in commercio, non troviamo giustamente traccia della formula con le percentuali.
Quale è la differenza principale tra INCI e formula?
CI sono due sostanziali elementi che differenziano in modo inequivocabile l'INCI dalla formula.
In primis, come abbiamo visto, le quantità: espresse in percentuali nella formula e non indicate nell'INCI.
In primis, come abbiamo visto, le quantità: espresse in percentuali nella formula e non indicate nell'INCI.
E poi l'ordine: nell'INCI ha un senso preciso, legato alle quantità delle materie prime; mentre nelle formule queste sono suddivise nelle differenti fasi.
Come è strutturato l'INCI di un cosmetico naturale?
Secondo quanto prevede la legge:
- l'ordine
Si parte dagli ingredienti presenti in quantità maggiore, che sono elencati in quantità decrescente.
Fino ad arrivare a quelli presenti in quantità inferiore all'1%; questi sono elencati in ordine sparso e non secondo la quantità inserita in formulazione.
Fino ad arrivare a quelli presenti in quantità inferiore all'1%; questi sono elencati in ordine sparso e non secondo la quantità inserita in formulazione.
- la lista
Il primo terzo, che può essere fino al 90% del prodotto, sono gli ingredienti presenti con una percentuale a due cifre.
Il terzo centrale, circa il 5%-8% del prodotto, sono i principi attivi, preceduto dai tensioattivi nei detergenti, gelificanti e umettanti.
Infine, l'ultimo terzo, cioè il 1%-3% del prodotto, sono conservanti, coloranti, profumi, eventuali allergeni.
Di questi ultimi, ce n'è un elenco internazionale, e sono da indicare obbligatoriamente in etichetta.
- I nomi
I vegetali sono indicati con il loro nome latino, seguito dal nome in inglese della parte del vegetale che è stata utilizzata e poi dalla tipologia di estratto. Es: olea europea fruit oil.
Gli emulsionanti, i fattori di consistenza, gli emollienti, sono indicati con il nome chimico in inglese.
I termini 'parfum' o 'aroma', indicano i composti odoranti e aromatizzanti, che per legge non devono essere indicati ad uno a uno.
CI sta per Colour Index, ed indica i coloranti, sempre identificati con un numero.
Attenzione però!
Una stessa nomenclatura (cioè una denominazione), può indicare due materie prime differenti.
Es: glycerin può essere glicerolo puro fino a oltre il 99%, oppure solo all’85%.
Es: l'acido lattico può essere all'80% o al 90%.
Dobbiamo, quindi, prestare attenzione alle materie prime che inseriamo in formulazione. Non sono sempre identiche.
La loro composizione può infatti cambiare da produttore a produttore.
Prendiamo per esempi il caso dei tensioattivi, che sono spesso diluiti in acqua la cui percentuale può variare.
Prendiamo per esempi il caso dei tensioattivi, che sono spesso diluiti in acqua la cui percentuale può variare.
Inoltre, le materie prime possono essere estratte a partire dai vegetali, oppure prodotte in modo sintetico in laboratorio.