Più parlo, più mio figlio si arrabbia... come fare?

Come disinnescare le mine incontrollate della rabbia

Ti è mai capitato, nel bel mezzo di una crisi di rabbia del tuo bambino, di dire qualcosa di “fatale” per cui… tuo figlio si è infuriato ancora di più?

Sicuramente sì. Eppure avevi pensato bene a ciò che dicevi, eri convinto della bontà delle tue affermazioni e, certamente, l’ultima cosa che volevi era peggiorare la sua ira.

Un bel problema, no? È proprio lì che voglio arrivare: vedi, esistono delle frasi – anche solo delle parole – che fanno scattare quella specie di molla che fa aumentare la collera dei bambini. Benzina sul fuoco, e… Boom! Esplode tutto.

Si tratta di frasi semplici, che dette in altro momento e in altro contesto passerebbero inosservate.

Sai, spostare frasi e toni di voce dal contesto “normale” cambia ogni cosa: i bambini non riescono a reggerne il peso emotivo “decontestualizzato”.

Ricordati anche che il classico fiume di domande che tu, da genitore preoccupato nel vedere il figlio arrabbiato, metteresti in atto… non serve. Non è utile per placare la rabbia del fanciullo, piuttosto serve (apparentemente) a placare la tua ansia.

Vediamo insieme, ora, alcuni esempi di “frasi proibite”.


"Te l'avevo detto" 

Questa è una delle frasi che, da bambini, ci siamo sentiti dire più o meno tutti. Non ti rendeva felice, ricordi? Ti sentivi come se fossi arrivato in ritardo al binario di un treno che, mentre ti avvicinavi, prendeva velocità. Queste quattro (terribili) parole ti riportano indietro nel tempo, ti fanno sentire nel posto sbagliato al momento sbagliato e ti lasciano l’incertezza di non riuscire a prendere il treno nemmeno in futuro, e l’amara consapevolezza che… bastava poco per evitare di perderlo!

Sentimenti contrastanti, questi, che possono coesistere nella testa e nel cuore di un adulto, ma possono essere meno tollerati nella testa e nel cuore di un bimbo. Il piccolo sentirebbe di aver deluso mamma e papà e penserebbe di dover aspettare l’occasione successiva per dimostrare di essere bravo. Ma, nel frattempo… come si sentirà?


 “Non ci si arrabbia per così poco”

I bambini non sanno che peso dare perchè imparano col tempo a dare il giusto peso alle situazioni e a modulare le reazioni; l’impatto che hanno gli eventi, solitamente, non deriva solo dal modo di considerarli ma anche dal fatto che non si conoscono. Per un bambino il non aver ancora abbastanza esperienza delle cose, il non sapere come le situazioni nascono e si svolgono… beh, ha importanti implicazioni!

Non sanno ancora che “per così poco” non ci si deve innervosire, non lo comprendono proprio perché sono bambini e, in quanto tali, stanno imparando!


“Impara da tuo fratello, che non si arrabbia mai”

Dicendo a un bambino una frase del genere passiamo il seguente messaggio: “Caro mio, tu hai dei problemi e non sei in grado di risolverli!”. Questo, per il piccolo, è un vero dramma: lo fa sentire inadeguato, non all’altezza della situazione; altro sentimento che lo può rendere ancora più incapace è il senso di solitudine. La frase “è un tuo problema”, tra le righe, esprime anche il pensiero: “Figlio, non è un mio problema e io non posso farci niente”.

È tragico, credimi.

L’informazione implicita è che, nel momento di difficoltà, il bambino se la deve cavare da solo. Da qui a “Risolviti da solo il problema” il passo è breve, non solo, il bimbo farà proprio così: risolverà il suo guaio un po’ come può, a seconda dell’età che ha, seguendo lo schema comportamentale che ha imparato, ma… non apprenderà un sistema funzionale e utile di gestione della propria rabbia.


"Sei il solito"

Quest’affermazione veicola la seguente informazione: “Da te posso aspettarmi solo questo tipo di comportamento, e non altro”. Segnala che, come genitore, l’immagine che ti stai costruendo di tuo figlio è… limitata! Sì, proprio così!

Quando pronunci questo tipo di frase, sicuramente non lo pensi veramente ma, attenzione: se operi questa selezione di parole forse, da qualche parte, anche inconsciamente quest’immagine si sta costruendo. Continuare a rinfacciargli che il suo comportamento è sempre identico, indurrà tuo figlio a comportarsi effettivamente sempre in quel modo, proprio perché lui interpreterà la tua affermazione come una predizione (o previsione): “Da te mi aspetto che ti comporti sempre così”. In questo caso, se involontariamente gli trasmetti che non te li aspetti, sarà difficile per il tuo bimbo scoprire altri comportamenti, altre reazioni.

Dal suo punto di vista è come dire: “Non esistono altri modi di fare diversi da quelli che ho attuato finora”.


Non è facile abbandonare i propri schemi di pensiero, lo so bene, sono la prima a dirlo… ma se cerchiamo di aumentare la consapevolezza di quanto questa tipologia di frasi sia deleteria, allora potremo modificarla!

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