Pagella peggio di un cimitero? Salvati prima che sia troppo tardi

La road map di un genitore che non deve sostituirsi al figlio

Quando un adolescente che frequenta le scuole superiori porta a casa pagelle che lasciano l'amaro in bocca, molti genitori entrano in ansia, si fiondano a cercare la soluzione come se non ci fosse un domani, cercano professori che danno ripetizioni, scarrozzano figli con 40 gradi all’ombra alle due del pomeriggio per portarli a tutti i corsi di recupero che esistono. Con il risultato che tuo figlio sbuffa anche, sembrando quasi insensibile alla tua disponibilità. E poi il resto è storia: rivendicazioni, conflitti, sensi di colpa, rabbia, ricatti, minacce e punizioni.

SALVATI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. 

COME? FERMATI!!!

Le liti più aspre e i bocconi più amari che un genitori può assaporare nascono dal fatto di tirare il figlio verso una soluzione che non gli appartiene e che è imposta, ma non percepita come soluzione.

Se anche tu ti trovi in una situazione di questo tipo, prima di disperare leggi questo articolo fino in fondo!

Partiamo dal presupposto che se vuoi che una soluzione funzioni, prima bisogna definire qual è il problema, trovarne le cause  e solo dopo cercare la soluzione più adatta.

Facciamo finta che giochi a golf: per poter scegliere la mazza migliore, devono essere considerati diversi fattori: distanza, superficie, dislivello ecc…. Tu vuoi  la migliore mazza, la più adatta al tuo gioco, la mazza che ti facilità la giocata e ti fa fare buca. Conosci bene il tuo modo di giocare sotto il profilo tecnico, fai golf da tanti anni e ti fai consigliare dal tuo mentore per scegliere al meglio. Non sceglieresti in base ai consigli dei tuoi amici giusto? Ti serve un parere tecnico.

Ti racconto la storia di Marta con qualche difficoltà nella matematica negli anni della scuola elementare, egregiamente superati grazie a un percorso specifico. Bene, la rivedo dopo qualche anno a 17 anni è iscritta al terzo anni di Liceo: a dicembre ha 2 materie una con il 4 e una con il 5.

Quando incontro Marta ha lo sguardo preoccupato e triste quando parla della propria pagella e racconta gli sforzi compiuti per arrivare (o non arrivare) a quei risultati.

Marta è una ragazza con testa, una che ha amiche, va a scuola e l’ha scelta lei, i genitori sono presenti e la rassicurano: è una famiglia come tante dove non ci sono grossi problemi. Eppure, eppure i suoi genitori, per fortuna, una domanda se la sono posta: “Ma se lo studio e l’impegno ci sono, come mai non bastano per farle avere voti positivi?”.

In effetti l’impegno, la quantità di ore sui libri sono importanti ma non sono i fattori determinanti. Ma perché succede questo? Perché nonostante l’impegno i risultati non arrivano? 

Vediamo quali sono i 5 principali ostacoli che possono portare a risultati non soddisfacenti seppur con un buon impegno; è importante che come genitore lo abbia ben chiaro per prendere le decisioni giuste e scegliere il modo migliore per uscire dal pensiero “devo risolvere io il problema e cercare la soluzione”.

✅ IL TEMPO 

La quantità di tempo sui libri è importante ma è anche relativa; ciò che serve è che sia un tempo usato con concentrazione, determinazione,   intervallato da brevi pause che possono essere anche ogni 30/45 minuti volendo.

✅ ORGANIZZARSI

Organizzare lo studio pomeridiano è già un passo per portare a casa risultati sopra il 6: se non c’è capacità di fare una tabella di marcia   i ragazzi purtroppo tendono a trascinare in avanti il tempo, di fatto non decidono e lasciano che il tempo scorra.

✅ MENTE ATTIVA

Un ragazzo per studiare efficacemente  deve saper riconoscere quando ha capito e quando no, deve saper scegliere quali strategie di studio servono per studiare storia e quali per apprendere i concetti della matematica. Si chiama mente attiva e consapevole (o anche metacognizione per gli appassionati della teoria): se non sa riflettere sulla sua esperienza di studio mentre la sta facendo non coglierà quei segnali di gli servirà molto tempo per comprendere i concetti.

✅ ANSIA E PAURA

Ansia e paura se in “dose” elevata, purtroppo non facilitano l’apprendimento ma lo ostacolano, poiché le energie impiegate  nel gestirle saranno tolte allo studio, alla concentrazione, alla capacità di focalizzazione. Di solito anche il sonno e l’alimentazione potrebbero risentirne, così come anche i rapporti in famiglia e a scuola

✅ FATTORE SICUREZZA IN SE’ STESSI

La sicurezza in sé stessi fornisce benzina buona a tutte le ore, anche quando la tempesta è fuori! La sicurezza ha un valore insostituibile ed è importante non solo nel rapporto con noi stessi ma anche nelle prestazioni (e la scuola è anche prestazione)  ; se tuo figlio non ha sedimentato dentro di sé una sufficientemente solida sicurezza in sé stesso e nelle proprie capacità, purtroppo sarà più esposto all’ansia e alla paura, ad esempio.

Ti starai chiedendo cos’è successo a Marta, quella ragazza di terza superiore che ho seguito nel mio studio. Quindi lascia che ti racconti la fine di questa storia…

I genitori di Marta hanno fatto un passo indietro, si sono fermati prima di continuare a proporre soluzioni come non ci fosse un domani. Hanno dato a marta la responsabilità di capire dove sbagliava e di porsi le domande giuste. Dopo un po’ di incontri con me  Marta  ha capito meglio qual era la sua difficoltà, ha individuato la causa e ha apportato le prime modifiche nello studio. Ha capito che non può leggere il paragrafo successivo se non ha capito quello precedente sperando che le si chiariscano le idee alla fine del capitolo.  Abbiamo costruito assieme una scaletta settimanale per lo studio a casa, ha ridotto di 2 ore al giorno lo studio, alla sera ascolatva musica, guardava qualche film o chiacchierava con le amiche invece di stare sui libri. Si è attivata per recuperare le insufficienze ma stavolta programmandole per tempo e studiando con qualche amica. Ha mantenuto il ritmo di studio e di organizzazione e a giugno dell’anno successivo Marta è stata promossa!

 

E tu hai verificato cosa ha portato tuo figlio ad essere rimandato? Fermati, fermalo e verifica con lui quale dei 5  ostacoli sente di più, parlatene e poi prendete la decisione giusta  e rimetti tuo figlio al centro del suo cambiamento!

Hai bisogno di una mano e di una mia consulenza? Scrivi a info@federicaciccanti.it o manda un messagio whatsapp al numero 0444597154, vediamo come posso aiutarti!

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