Insegnare le abilità sociali ai bambini: la ricetta per il successo

Le abiltà sociali sono fondamentali per la vita da adulto

“Suo figlio, oggi, ha messo le mani attorno al collo di un compagno perché non gli voleva prestare la macchinina rossa.”

Immagina che una frase del genere venga pronunciata dalla maestra durante un colloquio con i genitori di un bimbo.

Fai finta per un momento che quel bimbo sia il tuo… e che la maestra lo dica a te!

Ti è mai capitato? Come ti sentiresti? Una frase “da panico”, eh?

Il genitore in questione (tu, nella nostra ipotesi) cadrebbe dal mondo delle nuvole e, incredulo, bianco in volto, risponderebbe: “Non è possibile... a casa non fa mai così, nemmeno con sua sorella quando gli distrugge la torre dei Lego!” o qualcosa del genere.

Ti ci ritrovi?

Situazioni come questa avvengono più spesso di quel che si crede, e il genitore si trova emotivamente con le spalle al muro, impreparato ad affrontare questo tipo di resoconto: il suo cucciolo non assume più le caratteristiche di un angioletto ma di un vero e proprio “Gianburrasca”!

Per un genitore è difficile, è una presa di coscienza davvero complessa da accettare e soprattutto da affrontare.

Come puoi prendere in mano la situazione? Hai bisogno di avere più informazioni.

Bene, ti aiuterò a farlo immediatamente facendoti entrare nel mondo delle abilità sociali: conoscerle ti permetterà di insegnarle poi ai tuoi figli.

Le abilità sociali descrivono comportamenti situazionali specifici, di natura verbale e non verbale, che la persona manifesta nel contesto interpersonale e che costituiscono il prerequisito di un’adeguata competenza sociale.

È necessario però sfatare dei miti, delle credenze non reali che, se assecondate, possono generare grande confusione nei bambini (oltre che nei genitori!).


 1 mito : "i bambini capscono da soli come comportarsi"

Non è vero: nessuno di noi nasce “sapendo come ci si comporta”: le abilità sociali sono frutto di apprendimento e non di “predisposizioni innate” che si attivano quando ci si trova in un gruppo.


 2 mito: "se un bambino si comporta bene a casa lo fa anche a scuola" 

Non è vero: la relazione che il bambino vive con i genitori o i fratelli è caratterizzata da una grande intimità, mentre… quella con i compagni non lo è!


 3 mito: “Il bambino ha i suoi bisogni e l’adulto deve soddisfarli per non farlo soffrire.” 

Non è vero. Certo il bambino ha i suoi bisogni ed esigenze, naturalmente, ma nella sua crescita, man mano che si inserisce nei vari gruppi di pari, deve fare i conti con la frustrazione di non veder soddisfatti i propri bisogni e desideri per lasciar spazio agli altri.


Come deve agire un genitore affinché il figlio sviluppi le proprie abilità sociali?

Ecco alcune semplici azioni che non sono (e non possono essere!) risolutrici in sé e per sé, ma in virtù della relazione che i genitori costruiscono coi figli:


  • Dare per primi l’esempio ai figli e porre l’accento sul loro comportamento positivo.

  • Creare un clima familiare incoraggiante e affettuoso.

  • Creare uno spazio di ascolto e di espressione delle emozioni dei bambini, entro il quale potranno “buttarle fuori” senza fare del male a se stessi, agli altri, alle cose.

  • Esprimere fiducia nelle loro capacità di donarsi.

  • Raccogliere insieme a loro giochi e vestiti che non usano più per farne dono ad altri bambini.

  • Assegnare degli incarichi di responsabilità adeguata e commisurata all’età dei figli per favorire un maggior senso di autonomia personale e sociale.

  • Offrire ai piccoli occasioni in cui rendersi utili a qualcuno.


Come genitori dobbiamo essere consapevoli che le abilità sociali si apprendono prima a casa e poi a scuola, e non si finisce mai!

Con il crescere dei bambini ci si rende conto che le abilità sociali devono essere chiaramente insegnate e ampliate man mano che il bambino diventa ragazzino, adolescente, adulto.

È necessario motivare i bambini e dare loro l’opportunità di usarle in contesti autentici di apprendimento, e la vita in famiglia è il migliore dei contesti di apprendimento!

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare