Mio figlio è geloso del fratellino: che fare?

La gelosia e l'esclusività

“È nato il mio secondo bambino, ma il fratellino grande è geloso… cosa faccio?”

Hai mai detto o pensato una frase come questa? L’hai mai sentita dire a qualcuno?

Se la tua risposta è “Eccome!”, allora ascoltami bene. Sto per svelarti la ricetta per affrontare al meglio la gelosia tra fratelli.

Un mattino Alberto, 3 anni, vede arrivare la sorellina Emilia, appena nata, dall’ospedale. La sera precedente, il papà gli aveva raccontato la storia del pifferaio che con il suo flauto magico porta i topi ad annegarsi nel fiume, liberando la città dalla loro invasione. Dopo poche ore, i genitori trovano Alberto che, con tutto il fiato che ha in corpo, suona il flauto accanto alla culla di Emilia. “Io soffio” dice deluso “ma lei non se ne va!”. - N. Laniado, Bambini gelosi -

… di situazioni come queste forse ne hai viste anche tu e – non preoccuparti – sono normalissime: è vero, quando nasce un fratello “l’ex piccolino di casa” diventa il più grande e si vede improvvisamente sottratta quell’esclusività di mamma e papà che aveva fino a poco prima.

 "Devi volergli bene" 

Ed ecco che si crea il terreno perfetto per la nascita di sentimenti nuovi e molto, molto destabilizzanti: un po’ di rabbia, un po’ di delusione, un po’ di frustrazione e una routine completamente stravolta portano il piccolo a ingegnarsi e… suonare il flauto magico, sperando che l’incantesimo funzioni anche per lui!

Ricorda l’ultima volta in cui tuo figlio più grande ha fatto una scenata di gelosia.

Cosa gli hai detto?

Sappi che esistono alcune “frasi magiche” che funzionano e altre che, invece, sembrano essere benzina sul fuoco.

Ad esempio, invece che uscirtene con “Adesso che è nato tuo fratello, devi volergli tanto bene” prova a dire a tuo figlio parole come queste: “Adesso che è nato tuo fratello, tu lo potrai conoscere. Chissà che cosa avete in comune”.

Non imponendogli l’amore incondizionato, il “fratello maggiore” si sentirà più libero di esprimere i suoi sentimenti, invece di soffocarli.

"Non devi essere geloso"!

Un’altra frase che non funziona è: “Non devi essere geloso. Ormai sei grande e poi sai che io voglio sempre più bene a te”. È totalmente sbagliata, dannosa addirittura.

Prova invece con questa: “Hai paura che adesso vorrò più bene a tuo fratello? Lo sai che ti amerò per sempre e vedrai che anche lui ti vorrà un sacco di bene”.

Cercare di rassicurare un bambino dicendogli che lui sarà sempre il più amato dei due figli non gli darà pace ma, al contrario, instillerà in lui il dubbio che il genitore possa cambiare idea… proprio perché i figli sono due! “E tra un po’ magari lo chiederà mio fratello! E se la mamma rispondesse la stessa cosa anche a lui?” potrebbe pensare.

Di fronte a degli atti aggressivi del bimbo nei confronti del nuovo arrivato, è importante che non lo incolpiamo e che non ci mostriamo irritati: bisogna accogliere il suo dispiacere e la sua frustrazione, evitando di puntare il dito contro di lui e parlandogli piuttosto del suo comportamento.


Sentirsi "cattivo" fa male alla sua autostima e alla relazione con il fratello

Questo è molto importante perché un bambino (finché non avrà 15 o 16 anni) non sa accettare un rimprovero senza opporsi o mettersi sulla difensiva, in quanto non sa distinguere tra sé e le sue azioni, pensa che “fare azioni sbagliate” voglia dire “essere cattivi” e non sente alcuno stimolo a cambiare.

Quindi piuttosto che incolparlo dicendogli: “Sei un bambino cattivo” oppure “Tutti i giorni sempre le solite scuse, non sei capace di non far male a tuo fratello!”, cogliamo l’occasione per fargli capire che i suoi sentimenti sono comprensibili e che i genitori li accettano.

Prendiamo tra le braccia il nostro primogenito e – sereni, noi per primi – sussurriamogli: “Amore, so ciò che provi… vorresti essere l’unico ad avere mamma e papà tutti per te! Di una cosa, però, stai sempre sicuro: mamma e papà sono e rimangono sempre i tuoi genitori. Noi ti amiamo ogni giorno di più”.

Che situazioni delicate, eh?

Cerchiamo di riepilogare un concetto fondamentale.

Al nostro “bimbo più grande” serve arrabbiarsi e comprendere che può farlo, gli serve appurare che i genitori sanno accettarlo anche così, e che continuano comunque a volergli bene perchè non è un bambino cattivo, ma solo un bambino arrabbiato.

Vedendosi e sentendosi trasmettere queste intenzioni e queste attenzioni, e verificando che rimarrete sempre al suo fianco, il primogenito avrà la prova migliore che non ha motivo di essere geloso.

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