Ci sono delle azioni che è importante imparare ad evitare, delle reazioni alla rabbia di tuo figlio che è importante riconoscere come elementi che rinforzano la sua stessa rabbia. E smetterli, sostituendoli con altri comportamenti che lo aiutino davvero a vivere meglio le proprie emozioni.
Come si generano questi circoli viziosi? Mettiamo il caso che ti sia trovata nel bel mezzo di una crisi rabbia del tuo bambino e hai detto qualcosa, una frase...anche una parola e lui si è arrabbiato ancora di più? Eppure avevi pensato bene a cosa dicevi: eri davvero convinta della bontà delle tue affermazioni e l'ultima cosa che volevi era proprio farlo arrabbiare ancora di più!
E' lì che voglio arrivare, è lì che ti voglio portare: ci sono delle parole, delle frasi che fanno scattare quella specie di molla che fa aumentare la sua collera e diventa come la benzina sul fuoco. E sono frasi semplici, che dette in altro momento e in altro contesto passano inosservate o quasi, solitamente non scatenano reazioni di aggressività; ma spostando frasi e toni dal solito contesto, tutto cambia e i bambini non "li reggono", cioè non riescono a reggere il peso emotivo di quelle frasi e di quelle parole. Il solito fiume di domande che un genitore ansioso e preoccupato nel vedere il figlio arrabbiato non serve a placare la rabbia del fanciullo, pèiuttosto servono (apparentemente) a placare la nostra di ansia, proprio come accennavamo in questo articolo.
#FRASE 1: TE L'AVEVO DETTO
Chissà se anche tu come me l'hai sentita dire tantissime volte dai tuoi genitori! E' una frase comune e proprio per questo ne viene sottovalutato il peso emotivo per i bambini. Ricordi che non ti rendeva felice sentirla pronunciare da mamma e papà? Ti sentivi come uno arrivato in ritardo al binario di un treno che vedevi prendere velocità mentre arrivavi al binario. Il "te l'avevo detto" fa sentire tuo figlio nel posto sbagliato al momento sbagliato e gli lascia contemporaneamente l'incertezza di non riuscire a prendere il treno in futuro e l'amara consapevolezza che oggi bastava poco per evitare di perderlo! Sentimenti contrastanti che possono coesistere nella testa e nel cuore di un adulto, meno nella testa e nel cuore di un bimbo che si sente di aver deluso mamma e papà e sa che dovrà aspettare la prossima occasione per dimostrare di essere un bravo bambino. Ma nel frattempo che arriva quell'occasione come si sentirà?
#FRASE 2: NON CI SI ARRABBIA PER COSì POCO
I bambini fino ai 6 anni imparano via via man mano che fanno le esperienze a dare il giusto peso alle situazioni e a modulare le reazioni; l'impatto che gli eventi hanno solitamente deriva non solo dal modo di considerarli ma anche dal fatto che non sono prevedibili del tutto.Ciò fa sentire tuo figlio spiazzato, insicuro e indeciso; daltronde se egli ha meno di 6 anni dobbiamo concedergli di non avere ancora fatto abbastanza esperienza della vita. Per un bambino ha importanti implicazioni non avere esperienza, non sapere come le situazioni si svolgono e come nascono! Non lo sanno proprio perchè sono bambini e le stanno apprendendo.
#FRASE 3: IMPARA DA TUO FRATELLO CHE NON SI ARRABBIA MAI
I paragoni, soprattutto tra fratelli, sono portatori di bassa autostima; non ho mai visto bambini che, paragonati in negativo ai propri fratelli, ne siano usciti rafforzati e sicuri, certi di essere accettati da mamma e papà a prescindere. Non mi è mai capitato, e nella mia sfera personale noto che anche per i figli dei miei amici vale la stessa legge: "se mi confronti con mio fratello, mi viene il dubbio che mi vorresti diverso". Per un abmbino questo dubbio è lacerante, produce sofferenza e senso di inadeguatezza.
Non è facile lasciare i tuoi schemi di pensiero, sono la prima a dirlo, ma se aumenta la consapevolezza di quanto queste frasi non producano alcun risultato positivo allora potrai modificarle.
Buon allenamento!!!
