Genitore single: le 3 trappole da evitare per vivere un'esperienza unica

Rendi la tua genitorialità un'esperienza meravigliosa

Crescere un figlio da sola/o è una enorme esperienza di vita che lega in maniera indissolubile la figura del genitore presente con quella dei figli. Per il benessere della famiglia è bene che questa esperienza venga vissuta, soprattutto dal genitore, nel modo più equilibrato possibile per una sana crescita dei figli.

Crescere un bambino in solitudine è difficile. È possibile che da fuori ti  vedano come "mamma" o "papà"  coraggiosa/o, che affronta le difficoltà a testa alta, un tipetto tosto col sorriso nonostante tutto, ma dentro di te succedono tante cose, un sacco di pensieri e sensazioni.

Le persone che devono crescere un figlio da sole, al giorno d’oggi, sono un numero sempre maggiore per varie motivazioni: la mamma single può esserlo per scelta, il papà peò esserlo a causa di un evento drammatico, per un rapporto finito, oppure perchè gli eventi della vita  hanno regalato l’opportunità di vivere una avventura che, diciamolo, è diversa e per questo ne parliamo!

In ogni caso, devo essere sincera con te: crescere un figlio è un’esperienza complessa, farlo da soli aumenta la complessità ma può diventare un’esperienza unica, in grado di tirare fuori il meglio di te.

Puoi crescere al meglio i tuoi figli anche se sei da sola/o?

Ebbene si, ci sono però delle trappole alle quali dovrai fare molta attenzione, per fare in modo che il tuo cammino sia il più possibile sereno.

#TRAPPOLA 1: “NON SONO IN GRADO”

Non è vero che non sei in grado di educare tuo figlio, non è vero. La stanchezza, quando prende il sopravvento, gioca brutti scherzi, per non parlare della solitudine che provi quando ti senti il mondo addosso, perchè senti il peso delle responsabilità e non hai dove appoggiare la testa per riposare. Il senso di inadeguatezza arriva puntuale come un orologio svizzero; tu sei la versione migliore di te stessa/o oggi!  E non sentirsi all’altezza ti porta lontano dal vedere i tuoi figli e i loro bisogni.  Riprendi il controllo dei tuoi pensieri, sii attiva/o e confrontati con qualcuno che ti ascolti senza giudicarti.

#TRAPPOLA 2: “MIO FIGLIO NON DEVE SOFFRIRE PER COLPA MIA”

é un pensiero romantico,  un desiderio irrealistico che si scontra con la realtà della vita. I bambini fanno i conti con la sofferenza, tutti noi quando siamo stati bambini abbiamo “patteggiato” con il dolore e la sofferenza. La tua tensione ad evitare loro sofferenze, nostalgie o domande dolorose ti porta a trattenere la tua spontaneità, a contenere forzatamente le tue emozioni, ad esasperare le tue reazioni (ad esempio di fronte a dei capricci o a richieste insistenti)  in un mix che potrebbe portare i tuoi figli a provocare ancora di più in te uno stato d’animo di inadeguatezza. Accogli la vita che ti può sorprendere anche nelle piccole case; e metti giù qualche zaino di aspettative che pesano ora più che mai.

#TRAPPOLA 3: “DEVO ESSERE MADRE E PADRE CONTEMPORANEAMENTE"

E’ un errore comune che compiono tantissimi genitori, sia madri che padri: pensare che devono compiere entrambi i ruoli contemporaneamente. Prendi  coscienza di un concetto basilare: sei tutto per i tuoi figli. Non hai bisogno di esercitare il ruolo classico del padre che dà  le regole, rimprovera e va al lavoro  e la madre affettuosa che coccola e accoglie, sistema i cocci dopo che il padre è passato a rimproverare. Sia gli uomini che le donne possano svolgere entrambe queste funzioni. Puoi dare regole, fissare limiti e paletti finchè  decideranno loro cosa è giusto e cosa è sbagliato; ma fino ad allora, regole o non regole, sarai la loro fonte di sicurezza e di amore incondizionato. Fai la pace con questo, rincuorati che il tuo sistema educativo non può essere paragonato a quello degli altri, è solo tuo. Appartiene alla tua esperienza genitoriale.

#TRAPPOLA 4: “I MIEI FIGLI VENGONO PRIMA DI TUTTO, I MIEI BISOGNI SONO IN SECONDO PIANO”

Niente di più sbagliato, niente di più lontano dai veri bisogni dei tuoi figli. Essi hanno bisogno di toccare con mano che hai una vita che ti appaga, che ti rende “sufficientemente felice”, un lavoro che attiva la tua voglia di crescere e di imparare. Per molti genitori single tutto ciò può sembrare un atto di egoismo, qualcosa che non è prioritario. Eppure, un genitore single ha bisogno di uscire, di amici e amiche con cui passare qualche ora in relax. Tutto ciò ovviamente va organizzato perchè se ti allontani dovrai pensare a chi sta con i tuoi figli; ma organizzarlo non toglie il relax, la gioia che ti darà sapere che prendendoti cura di te darai loro un genitore più rilassato, più distaccato e quindi maggiormente disponibile.

Crescere un figlio da sola/o non è la fine del mondo! 

Sta anche a te decidere come vuoi vivere questa esperienza!  

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