Come cambiano i figli quando diventano adolescenti

Senza preavviso e con la massima intensità, infatti, avvengono molti cambiamenti

L’adolescenza è sicuramente uno dei periodi più scombussolati dell’esistenza umana. Senza preavviso e con la massima intensità, infatti, avvengono molti cambiamenti – ahinoi – contemporanei: un vero e proprio terremoto interno (per tuo figlio) ed esterno (per la famiglia).

Quest’ondata galattica di energia va contenuta con pazienza per evitare che l’adolescente possa rischiare di dirigerla nel verso sbagliato, compromettendo potenzialmente il suo futuro.

I genitori hanno già attraversato questa fase e (anche se non la ricordano così bene…!) dovrebbero sempre tenere aperto uno spiraglio della loro porta, senza però dipendere dagli umori dei figli!

Questo renderà tutta la famiglia più forte, più consapevole e più aperta al cambiamento.

Ma… quali sono questi cambiamenti?


1) Sviluppo corporeo

L’immagine che una persona ha di sé è importante a qualsiasi età, figuriamoci per un adolescente! Il suo corpo cambia velocemente ma non sempre secondo il suo desiderio: brufoli che sembrano il cucuzzolo di un vulcano in eruzione, la voce che diventa profonda e muta radicalmente, peli neri e spessi che fanno capolino ovunque… il resto lo conosciamo tutti. In sostanza, la ricetta di un disastro perché l’adolescente crede di essere come si vede e, se si vede brutto, soffre indicibilmente: non è mai stato così a disagio in vita sua. Spiegargli che, invece, è un bel ragazzo/una bella ragazza diviene un’impresa impossibile, se la sua risposta è sempre: “Io sono brutto/a” e questo, purtroppo, spesso ne condiziona i comportamenti.


2) Comparsa del desiderio sessuale

Oltre che corporeo, il risveglio è anche emotivo e, come conseguenza, sessuale: improvvise pulsioni e forti desideri verso l’altro sesso – o verso il proprio o, a volte, verso entrambi! – nascono dal nulla e scombussolano l’adolescente. Questo può anche implicare quel passaggio che trasforma la semplice cotta nel vero e proprio innamoramento. Ed ecco che scatta la paura del rifiuto, della derisione, dell’esclusione dal gruppo che, addirittura, rischiano di condurlo alla negazione del sentimento stesso. Su un piatto d’argento, la sua confusione non può che aumentare così come la sua contraddittorietà interna. L’adolescente finirà per non fidarsi di ciò che sente, autoconvincendosi che “emozionarsi vuol dire soffrire”.


3) Distacco dai genitori e da alcune abitudini famigliari

Il distacco dai genitori avviene in modo discontinuo, altalenante: da un lato l’adolescente sente il pressante desiderio di allontanarsi da mamma e papà, dall’altro invece ricerca la protezione e la sicurezza genitoriale. Tale “intermittenza” può provocargli ansia e confusione: nemmeno lui sa cosa vuole e, a lungo andare, questo potrebbe anche provocargli insicurezza e la sgradevole sensazione di credersi “inaffidabile”.


4) Forte desiderio di amicizie e di relazioni extrafamigliari

Per un adolescente stare con gli amici è un cambiamento fondamentale rispetto all’infanzia: permette il confronto e rafforza l’identità, ancora deboluccia e propensa perciò a dipendere anche dagli amici stessi. Gli amici, si sa, sono un’arma a doppio taglio: aiutano e sorreggono l’adolescente nel crearsi la propria identità, ma possono anche condizionarlo e indurlo ad assumere comportamenti negativi (a volte, purtroppo, distruttivi) che, nella peggiore delle ipotesi, possono provocare importanti mutamenti nella personalità dei più fragili.

Quante volte leggiamo che “i ragazzi prendono coscienza della scelleratezza dei propri atti, solo dopo aver combinato un grosso guaio”? Questo succede perché la mente è annebbiata dal bisogno di appartenenza al gruppo e ne condizione la regolazione delle emozioni.


5) Comparsa di sogni, progetti, paure e ideali

Paure e ideali, per un adolescente, sono a due poli opposti: le prime generano ansia e blocchi, mentre i secondi spingono verso il futuro, verso il rapporto con gli altri e verso obiettivi duraturi… una delle tante contraddizioni di questo periodo di crescita. Possono così alternarsi fasi di impegno e disimpegno che potrebbero spaventare un genitore. Niente paura! Questa “altalena” va vista nell’ottica del processo di crescita, che permette all’adolescente di fare esperienza, scelte e, perché no, di “pagare” le conseguenze di quelle stesse scelte.


L’adolescenza dei nostri figli, quindi, ha infinite sfaccettature, infinite implicazioni e infinite condizioni. Diciamocelo, può anche essere di complicata gestione, per te genitore, ma l’importante è affrontare questo percorso assieme ai nostri giovani uomini e alle nostre giovani donne, sostenendoli e – perché no? – imparando anche a conoscere meglio noi stessi, attraverso le nostre reazioni alle loro esperienze.

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