Il legame tra la rabbia del genitore e l'aggressività del figlio

L'aggressività dei figli può nascere dall'aggressività che vedono nei genitori


In panorama sociale delle famiglie italiane si è modificato negli ultimi 20 anni: le mamme spesso lavorano a tempo pieno tanto quanto i mariti e quando tornano hanno la casa da risistemare, pile di indumenti da stirare, pranzi da preparare, bambini da lavare ecc. 

L'elenco delle incombenze quotidiane è lungo e la richiesta di un bambino o un'emergenza possono far scattare il nervosismo e tra una lavatrice da stendere e le richieste incessanti di un bambino, uno scatto di ira di mamma e/o papà può scappare!

E così accade tutto in un secondo: alzare la voce, sgridare i propri figli in modo esagerato e reagire con forza eccessiva, comportandoti in modo aggressivo, anche se solo con le parole.  Uno studio dell’Oregon State University di qualche anno fa ha confermato che la rabbia dei genitori rende i bimbi a loro volta aggressivi e inclini a reagire sopra le righe.  

E' importante che come genitore prenda coscienza di questa circolarità: se reagisci urlando ad un comportamento di tuo figlio (ad es. gli è caduto il cibo dalla forchetta o ha rotto in gioco mentre lo sbatteva sul  divano) lui impara da te a rispondere sullo stesso tono, con modalità simili. I bambini sono come la carta  assorbente: assorbono in silenzio, e mettono in campo ciò che hanno appreso personalizzandolo, diciamo così! Ecco cosa puoi fare per evitare di alzre i toni e agire comportamenti aggressivi verso tuo figlio, sono 4 azioni semplici ma incisive che possono dare una svolta quando senti che stai diventando aggressivo con lui:

- AZIONE 1: Guardalo negli occhi 

si, guardalo negli occhi, se stai facendo (stirando, cucinando ecc...) fermati subito, e mettendoti alla sua altezza guardalo dritto negli occhi e parlagli con tono fermo e deciso ma senza rabbia. Ha bisogno di vedere che prendi posizione e che gli dai attenzioni.

- AZIONE 2: Dagli qualche attimo di esclusività

Dietro grandi crisi di rabbia tuo figlio potrebbe nascondere il bisogno di un abbraccio, di uno sguardo, di un momento dedicato solo a lui per potersi poi dedicare ad altro. Terminato il momento del "rifornimento di esclusività" Puoi continuare a parlargli mentre fai le tue incombenze domestiche, lo può aiutare e rassicurare sul fatto che per lui metti da parte ciò che stai facendo...ricorda che i bambini hanno bisogno di mettere alla prova i genitori!

- AZIONE 3: Applica la regola dei 10 respiri

Fai 10 respiri profondi se senti che l'urlo ti sta "crescendo" nella pancia ed è pronto per esplodere! Non lasciarti prendere dalla cattiva abitudine di esprimere liberamente la tua rabbia: essere genitore vuol dire anche intraprendere un cammino di crescita nel modo di esprimere le tue emozioni. Non puoi essere "nature" o senza filtri con tuo figlio, no non puoi. 

- AZIONE 4: Ritaglia ogni giorno 15 minuti per te

Più i figli sono piccoli più è difficile prendere questo tempo per te, man mano che crescono dovrebbe invece essere per te una piacevole abitudine. Bastano per riconnetterti con te stesso, per far due chiacchiere con l'amico o l'amica, per sentire la tua canzone preferita, sfogliare il lobro che hai letto alle superiori, o semplicemente stare sdraiata sul letto a ...non fare nulla! Sono consapevole che 15 minuti sono un tempo limitato, ma cercarlo tutti i giorni ti aiuta a spostare la mente su qualcosa di piacevole, un momento tutto per te!


Cercare un alleato che ti aiuta nei momenti critici è importante e di solito è ciò che fa la differenza; il primo alleato è il tuo partner! Il rapporto di coppia aiuta moltissimo non solo te ma anche tuo figlio : ricordalo sempre, e dai tempo ed energie a coltivarlo!

E poi non dimenticarti di farmi sapere com'è andata, scirivimi a info@federicaciccanti.it!

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